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Dell EMC PowerOne, l'infrastruttura autonoma secondo Dell

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Device Dell EMC PowerOne, l'infrastruttura autonoma secondo Dell

Dell EMC PowerOne autonomous infrastructure integra le funzioni di PowerEdge compute, PowerMax storage, PowerSwitch networking e VMware virtualization in un server dotato di un intelligence engine capace di automatizzare numerose operazioni

 

Pensate all'idea di mettere in piedi un'intera infrastruttura di cluster vSphere pronta a gestire carichi di lavoro con pochi click: il sogno di ogni amministratore di sistema. Un sogno che Dell è riuscita a concretizzare con Dell EMC PowerOne, un server pensato per accelerare i processi di modernizzazione delle aziende automatizzando quanto più possibile le operazioni manuali, sgravando dal peso il reparto IT. 

Dell EMC PowerOne Autonomous Infrastructure riduce del 98% le operazioni manuali

Dell EMC PowerOne è un prodotto che integra le funzioni di calcolo di PowerEdge, storage di PowerMax, networking di PowerSwitch, virtualizzazione di VMware" e, aspetto fondamentale, permette di automatizzare la maggior parte delle operazioni di configurazione manuale. Secondo i test eseguiti da Dell, EMC PowerOne ha permesso di ridurre del 98% le operazioni manuali per la configurazione di un sistema con 16 nodi e 4 chassis.

dellemc_powerone

I vantaggi di un simile sistema sono facilmente intuibili e sintetizzabili in tre punti: 

  • Riduzione del rischio: i server PowerOne sono pre-assemblati e pre-validati in fabbrica, evitando al reparto IT le operazioni relative alla scelta dei componenti e alla loro installazione.
  • Risparmio di tempo: grazie a PowerOne Controller, Launch Assist, e l'API PowerOne è possibile velocizzare sensibilmente il tempo di sviluppo.
  • Risparmio economico: PowerOne è un sistema autonomo, che si autoconfigura e si aggiorna in automatico, risparmiando tutte queste operazioni al reparto IT, che sarà libero di concentrarsi su altri aspetti dello sviluppo.

L'automazione del PowerOne si basa su tre tecnologie: Launch Assist, Lifecycle Assist ed Expansion Assist. La prima guida l'inizializzazione del sistema, l'ottimizzazione della piattaforma VMWare e semplifica la configurazione e la messa in produzione dei cluster vSphere, mentre Lifcycle Assist permette di automatizzare tutte le operazioni necessarie al corretto funzionamento del sistema nel suo ciclo di vita, che tendono a essere quelle che rubano più tempo al reparto IT. 

Tramite Expansion Assist Del rende più semplice e snella l'espansione del sistema, minimizzando l'inevitabile rischio che si corre quando si adottano nuove tecnologie. 

L'edge computing secondo Dell

L'annuncio di Dell EMC PowerOne è stato dato in occasione del Dell Technologies Forum tenutosi a Milano. Edge9 era presente e ha avuto modo di incontrare Nigel Moulton, EMEA CTO Converged Platforms and Solutions Division - Dell Technologies, col quale abbiamo spostato la discussione sul tema dell'edge computing.

 

Nigel Moulton_EMEA CTO Converged Platforms and Solutions Division - Dell Technologies

 

Nonostante "cloud" sia la parola chiave più usata in questo periodo dalle aziende del settore informatico, l'edge sta rapidamente evolvendo e diventa sempre più strategico

"Sino a qualche anno fa l'edge era l'edificio dell'azienda, la sua sede fisica. Ora la definizione è più sfumata e anche uno smartwatch può essere edge in certi casi" - ci ha spiegato Nigel - "Il numero di dispositivi però cresce in maniera esponenziale. Non parliamo di un'azienda che aggiunge altre sedi fisiche, ma di decine di migliaia di nuovi dispositivi edge, sempre più distribuiti. Nel caso di smartphone e smartwatch, parliamo anche di una porzione di edge che non è posseduta dall'azienda, non è sotto il suo diretto controllo. Noi crediamo che la soluzione per gestire questa complessità stia nello sviluppo di applicazioni"

Applicazioni che siano in grado di dare un senso all'enorme mole di dati acquisiti. Per comprendere la complessità, Nigel ci fa l'esempio di un ipotetico sensore che controlla battiti, pressione e altri parametri vitali e, se necessario, inietta nel corpo un medicinale.

In questo caso, i dati rimangono nel perimetro dell'edge per il semplice fatto che devono essere utilizzati in tempo reale dal dispositivo, non appena arriva il segnale. Ma questi dati possono essere anche spostati verso altri sistemi, così da integrarli con altri: posizione geografica, altitudine, orario. Correlando tutti questi dati tramite algoritmi di deep learning è poi possibile trarre informazioni più precise e più puntuali, andare alla ricerca di pattern ripetuti che possono aiutare a intervenire in maniera più efficace e a prevenire.

Per quanto l'edge si sia trasformando radicalmente, il suo legame col cloud rimane molto stretto e necessiterà comunque di infrastrutture per l'elaborazione dei dati come i sistemi PowerOne

 

 

 

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