Richiesto lo stop alle vendite di dischi SMR per NAS a marchio Western Digital negli USA. Ignota la situazione italiana
di Riccardo Robecchi pubblicata il 24 Giugno 2020, alle 19:21 nel canale DeviceLa class action contro Western Digital negli Stati Uniti si evolve con una nuova richiesta: sospendere la pubblicizzazione e la vendita dei dischi SMR come adatti ai NAS. La situazione in Italia resta non chiara
La class action avviata nelle scorse settimane negli Stati Uniti contro Western Digital per il suo utilizzo non dichiarato della tecnologia SMR nei dischi per NAS si arricchisce di un nuovo elemento: l'ufficio legale che ha promosso l'azione legale ha infatti richiesto, a nome degli attuali sottoscrittori, una misura inibitoria (in inglese permanent injunction) per impedire che Western Digital continui a vendere dischi SMR destinandoli al mercato dei NAS.
Niente dischi SMR per NAS da Western Digital: la richiesta della class action
Alla fine di maggio era stata avviata una class action contro Western Digital per chiedere risarcimenti all'azienda, accusata di aver mentito relativamente all'impiego della tecnologia SMR nei propri dischi WD Red destinati all'impiego nei NAS. Tale class action si arricchisce ora di un ulteriore elemento, come riporta Ars Technica: la richiesta di una misura inibitoria per proibire a Western Digital di commercializzare in futuro dischi SMR per sistemi NAS.
Tale misura, come reso chiaro dall'inglese permanent injunction, prevede che l'azienda non possa più vendere dischi che utilizzino la tecnologia SMR etichettandoli come adatti all'uso in sistemi NAS. Nello specifico, la richiesta è quella di "fermare la pubblicizzazione, e di istruire i rivenditori [di Western Digital] di fermare la pubblicizzazione, di qualunque disco con la tecnologia SMR come appropriato per dispositivi NAS o per RAID (inclusa la rimozione di "NAS" dai nomi di tali prodotti)."
La base legale dietro la richiesta sarebbe la presunta pubblicità ingannevole che Western Digital farebbe dei dischi con tecnologia SMR: l'azienda non avrebbe dichiarato il passaggio dalla tecnologia CMR alla SMR e in questo modo avrebbe arrecato danno ai suoi clienti, che non sarebbero stati in possesso dei dati necessari per prendere decisioni informate e consapevoli circa l'acquisto dei dischi. Al contrario, la mancata informazione ne avrebbe alterato la condotta e li avrebbe indotti ad acquistare prodotti non adeguati alle proprie esigenze.
Vigendo negli Stati Uniti un assetto giuridico di common law, se i giudici dovessero stabilire che la class action ha un fondamento e che la misura inibitoria deve essere applicata, ciò avrebbe delle conseguenze su tutto il settore dell'archiviazione: anche Toshiba e Seagate, unici due concorrenti rimasti, potrebbero essere impossibilitati a vendere i propri dischi SMR per i NAS. Bisogna altresì notare, a questo proposito, che nessuna delle due aziende ha venduto dischi SMR pubblicizzandoli come dischi adatti ai NAS.
Un ulteriore aspetto interessante è il fatto che Western Digital era a conoscenza delle problematiche che emergono utilizzando i dischi SMR nell'ambito di configurazioni RAID o in NAS: in un video della OpenZFS European Conference 2015 Manfred Berger, ingegnere di HGST (sussidiaria di Western Digital), afferma come i dischi SMR gestiti dal dispositivo (device managed SMR) non sono adatti all'utilizzo in configurazioni che fanno uso di ZFS. Per questi casi bisogna utilizzare dei dischi SMR gestiti dal dispositivo ospitante (host-managed SMR) così da evitare le problematiche. I dischi WD Red, però, sono di tipo device-managed e sono pertanto incompatibili.
Questo tipo di documentazione che l'azienda fosse a conoscenza della problematica, insieme ad altri elementi, potrebbe portare l'ago della bilancia a pendere in direzione dei sottoscrittori della class action, se Western Digital non saprà fornire elementi difensivi sufficientemente validi.
Dischi SMR Western Digital in Italia: la situazione attuale
Abbiamo chiesto all'ufficio stampa italiano di Western Digital chiarimenti riguardo la posizione dell'azienda sui dischi SMR e sulla possibilità di ricevere dei dischi CMR sostitutivi in caso di problemi prestazionali. Siamo stati invitati a consultare l'annuncio delle misure di Western Digital in merito: si tratta dello stesso annuncio diramato lo scorso 22 aprile e destinato a tutto il mondo, senza dunque specifiche informazioni per il mercato italiano.
Nel resto del mondo, con esempi sia dagli USA che dall'Europa, l'azienda sta provvedendo a sostituire i dischi agli utenti che ne fanno richiesta contattando l'assistenza e segnalando problemi prestazionali. Non è chiaro se la stessa politica sia applicata anche in Italia e, se lo è, a quali condizioni. Invitiamo pertanto i nostri lettori a rivolgersi all'assistenza dell'azienda nel caso in cui abbiano riscontrato problemi con i propri dischi WD Red SMR e a comunicarci l'esito delle richieste.
8 Commenti
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Prima o poi gli passerà la voglia: mica glielo abbiamo chiesto noi di risparmiare 5€ a disco (e lo sanno bene, dato che dentro ai loro NAS ci sono gli EFRX).
hanno modificato le diciture dei dischi identificandone le aree di utilizzo.
-
RED per i SOHO (bassi carichi di lavoro)
- modelli codice finale EFAX - tec. DMSMR
~
RED PLUS dedicato ai NAS SMB (alti carichi di lavoro)
e con file system ZFS (che è quello su cui si sono avuti i problemi
di riallineamento tra dischi di diverse tecnologie che formavano un RAID
dove usano il resilvering per il riallineamento tra i dischi, simile al riallineamento
classico, ma non uguale)
- modelli codice finale EFRX + EFAX - tec. SMR
~
RED PRO per modelli Big BUSINESS
- modelli codice finale FF_X + KF_X - tec. SMR
-
giusto per la completezza, non lavoro, ne ora, ne in passato, per WD
Mentre tutti li consigliavano come i migliori per NAS, anche professionali, io mi affidavo alle statistiche di BackBlaze che evidenziavano più alti tassi di rotture rispetto ad hard disc di altre marche o modelli.
Risultavano migliori anche gli hard disc da desktop quindi per il mio NAS ne hoi presi 2 desktop che costavano meno e avevano meno rotture, statisticamente parlando.
hanno modificato le diciture dei dischi identificandone le aree di utilizzo.
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RED per i SOHO (bassi carichi di lavoro)
- modelli codice finale EFAX - tec. DMSMR
~
RED PLUS dedicato ai NAS SMB (alti carichi di lavoro)
e con file system ZFS (che è quello su cui si sono avuti i problemi
di riallineamento tra dischi di diverse tecnologie che formavano un RAID
dove usano il resilvering per il riallineamento tra i dischi, simile al riallineamento
classico, ma non uguale)
- modelli codice finale EFRX + EFAX - tec. SMR
~
RED PRO per modelli Big BUSINESS
- modelli codice finale FF_X + KF_X - tec. SMR
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giusto per la completezza, non lavoro, ne ora, ne in passato, per WD
avevo letto che questi hanno tecnologia CMR o sbaglio?
- modelli codice finale EFAX - tec. DMSMR
Cosa intendi con "tec."? Ti riferisci alla nuova dicitura?
Per cosa sta "SMB"?
di riallineamento tra dischi di diverse tecnologie che formavano un RAID
dove usano il resilvering per il riallineamento tra i dischi, simile al riallineamento classico, ma non uguale)
ZFS è tranquillamente usato anche dai nas casalinghi ormai.
Intendi allora forse tecnologia?
Quindi non è più come ora dove EFRX erano CMR ed EFAX SMR?
- modelli codice finale FF_X + KF_X - tec. SMR
Dubito però che facciano anche i Red Pro con tecnologia SMR: gli tornerebbero tutti indietro ad esclusione delle nuove installazioni.
Mentre tutti li consigliavano come i migliori per NAS, anche professionali, io mi affidavo alle statistiche di BackBlaze che evidenziavano più alti tassi di rotture rispetto ad hard disc di altre marche o modelli.
Risultavano migliori anche gli hard disc da desktop quindi per il mio NAS ne hoi presi 2 desktop che costavano meno e avevano meno rotture, statisticamente parlando.
In realtà le statistiche in datacenter dicono ben poco: sono molto più influenti le condizioni di utilizzo come temperatura, vibrazioni, etc. Per il resto, serie sfigate escluse, sono tutti affidabili allo stesso modo.
Io ho un nas con 4 WD Red da 4TB ed uno con 4 Ironwolf dalla stessa capienza, come prestazioni sono allineati, come rumore anche. Non ho motivi di preferire gli uni agli altri.
Mentre tutti li consigliavano come i migliori per NAS, anche professionali, io mi affidavo alle statistiche di BackBlaze che evidenziavano più alti tassi di rotture rispetto ad hard disc di altre marche o modelli.
Risultavano migliori anche gli hard disc da desktop quindi per il mio NAS ne hoi presi 2 desktop che costavano meno e avevano meno rotture, statisticamente parlando.
Hai fatto una cosa molto saggia.
La differenza con il finto competente è quella di ficcare sempre il naso dentro, perché la differenza la fanno i dettagli. Poi se uno ascolta le pubblicità dei produttori al 90% rimane fregato.
diversamente andrò su altre marche, a pari capienza.
gli smr alla fine il loro perchè ce l'hanno... ma non per sistemi raid con molte modifiche.
se si parla di nas per mera archiviazione... allora si, ma al giusto prezzo.
trovare smr venduti al prezzo dei cmr è una gran presa per il ....
e qui in italia c'è ben poca cultura a riguardo
(vendiamo hdd usati da 320 gb a 20€ rendiamoci conto... in germania gli 8tb usati li danno a 110-130€, qui raramente sotto i 160, per il solo fatto che nuovi li paghiamo 180-230..)
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