Scontrino Elettronico
A gennaio 2020 l'obbligo di scontrino elettronico sarà esteso a tutti gli esercenti
di Alberto Falchi pubblicata il 19 Dicembre 2019, alle 16:41 nel canale InnovazioneA partire dal primo gennaio, tutti gli esercenti dovranno strutturarsi per poter emettere scontrini elettronici. I negozianti potranno adeguare il registratore di cassa o inviare i corrispettivi tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate
288 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe stronzi allora tutti quelli che poi sono costretti o a migrare da Sud a Nord, o anche all'estero... bastava chiedere a te e trovavano un comodo, ben retribuito, zero pensieri, zero stress, posto da dipendente con magari pure la quattordicesima oltre alla tredicesima...
Che piaccia o no (o che faccia notizia o meno) il lavoro c'è, le aziende cercano, anzi in molte parti d'Italia le aziende fanno una fatica bestiale per trovare personale.
Il problema di fondo è che la domanda purtroppo non coincide con molta parte dell'offerta.
Le aziende non cercano profili astronomici, non cercano gente che sappia scindere l'atomo, cercano gente che sappia lavorare e voglia lavorare.
Purtroppo troppa gente pretende di trovare lavoro senza avere alcuna professionalità o senza dover fare alcun sacrificio, di manovalanza generica o gente che vuol passare 8h le aziende non sanno che farsene.
Ho perso il conto di aziende che si lamentano perchè trovano solo gente che si candida per ruoli "gestionali", che scappa al primo incarico da qualche cliente perchè non accetta di fare nemmeno 50Km di trasferta (spesate di tutto punto) o perchè si richiede la reperibilità per qualche servizio (pagata ovviamente).
Nel mio campo (IT) si fa una fatica bestiale a trovare sviluppatori e sistemisti che sappiano fare il loro lavoro, gente che sappia prendere in carico un progetto e svilupparlo, fare problem solving, studiare ed evolvere con passione, interesse e voglia di fare...
Invece si trovano un'infinità di account o project manager, di gente che si spaccia "sviluppatore Wordpress" (sigh...), presunti sistemisti certificati su tutto ma capaci di ben poco (spacciare certificazioni è diventato uno sport nazionale...), o ad andar bene gente che non è autonoma a far nulla e che di fatto diventa una palla al piede per le figure già operative e capaci, o laureati che si indignano perchè "non ho studiato tutti questi anni per fare questo lavoro di bassa lega"
Nella mia zona (provincia BG) le aziende meccaniche sono disperate perchè non trovano professionisti per macchine a controllo numerico, saldatori capaci, operatori meccanici.
Elettricisti e mobilieri che non trovano gente disposta a fare una trasferta di un week end, ho parenti che hanno visto scappare dipendenti "perchè non posso alzarmi tutte le mattine alle 7" o "non posso pensare di fare il pendolare tutta la vita"
Il lavoro comodo, ben retribuito, zero pensieri, zero stress non esiste, se qualcuno cerca questo rimarrà disoccupato a vita (e francamente se lo merita).
E non parlo di lavoro autonomo ma di lavoro dipendente, se uno non ha voglia di crescere, di formarsi (senza aspettare miracolosi corsi defatiganti), se non ha passione e interesse nel proprio lavoro o non li dimostra può star pure comodo che resterà sempre a bocca asciutta.
I tempi delle aziende parastatali dove vegetare per 8h sono finiti (deo gratias).
Scusate la durezza ma ho tenuto fin troppo colloqui a gente di quel genere e francamente ne ho le tasche fin troppo piene...
Il lavoro non casca addosso e ci mancherebbe perchè è giusto che le persone si impegnino per trovare la propria strada e comprendano i propri limiti rispetto alle proprie aspirazioni (tutti vogliamo guadagnare tanto, ma non tutti ne hanno le capacità... io non ci rientro di certo ).
Però se ti rileggi certi discorsi del passato è sembrato più volte che i piccoli imprenditori (commercianti o altro) spesso lo fanno come singola alternativa alla disoccupazione e che in ogni caso poichè è un mestiere molto difficile con tanti rischi, si voglia quindi giustificare l'evasione per calmierare certi disagi.
Il mio punto di vista invece rimane quello che se ti scegli questa possibilità, dopo non puoi usare qualsiasi mezzo (anche illecito) per rimanere a galla.
Guarda, fai una caso: se conosci un finanziere ( di quelli che fanno controlli in piccole attività e fatti spiegare da lui.
Più di chi opera sul campo e committe le sanzioni non possiamo saperne.
Più di chi opera sul campo e committe le sanzioni non possiamo saperne.
Non capisco che c'entra il resoconto di un finanziere con ciò che alcuni hanno espresso in questo thread.
Come ti ho scritto, ho letto dare le più disparate motivazioni per accettare l'evasione.
Una delle quali era che le persone erano state obbligate, dalla attuale situazione lavorativa, a intraprendere l'attività imprenditoriale.
Alcuni dimenticano (o sottovalutano) che si tratta di uno dei mestieri più difficili perchè richiede un capitale iniziale (a volte importante), tantissimo impegno, un consistente fattore di rischio e molta perspicacia nell'identificare il settore giusto nel quale operare (sapessi quante volte ho visto ad esempio pizzerie piuttosto che bar aprire a distanza di pochi metri... segno che non si è fatto neanche un minimo di analisi del mercato).
Dopo il fervore iniziale, alla nascita dei primi problemi (spese di fornitura, tasse e ritardi nei pagamenti) che riportano le persone a contatto con la realtà, si iniziano a trovare 100.000 scuse per dire che l'evasione è accettabile perchè altrimenti si chiude.
Ora io da essere umano posso ben comprendere lo stress, la frustrazione e finanche la rabbia che si possa provare quando una propria idea non raggiunge i risultati sperati, ma la soluzione non può e non deve essere quella di rifarsi sulle spalle altrui.
Tutti nella vita abbiamo fallito in qualcosa (se contassi i miei ci si potrebbe scrivere un libro ), ma in primis bisogna farsi un'esame di coscienza e comprendere i propri errori per non ripeterli e non addossare le colpe a qualcun altro.
Altrimenti chi ha avuto successo nella vita, sembra che sia stato soltanto fortunato e non gli si riconoscerà mai il suo merito e capacità.
Come ti ho scritto, ho letto dare le più disparate motivazioni per accettare l'evasione.
Una delle quali era che le persone erano state obbligate, dalla attuale situazione lavorativa, a intraprendere l'attività imprenditoriale.
Alcuni dimenticano (o sottovalutano) che si tratta di uno dei mestieri più difficili perchè richiede un capitale iniziale (a volte importante), tantissimo impegno, un consistente fattore di rischio e molta perspicacia nell'identificare il settore giusto nel quale operare (sapessi quante volte ho visto ad esempio pizzerie piuttosto che bar aprire a distanza di pochi metri... segno che non si è fatto neanche un minimo di analisi del mercato).
Dopo il fervore iniziale, alla nascita dei primi problemi (spese di fornitura, tasse e ritardi nei pagamenti) che riportano le persone a contatto con la realtà, si iniziano a trovare 100.000 scuse per dire che l'evasione è accettabile perchè altrimenti si chiude.
Ora io da essere umano posso ben comprendere lo stress, la frustrazione e finanche la rabbia che si possa provare quando una propria idea non raggiunge i risultati sperati, ma la soluzione non può e non deve essere quella di rifarsi sulle spalle altrui.
Tutti nella vita abbiamo fallito in qualcosa (se contassi i miei ci si potrebbe scrivere un libro ), ma in primis bisogna farsi un'esame di coscienza e comprendere i propri errori per non ripeterli e non addossare le colpe a qualcun altro.
Altrimenti chi ha avuto successo nella vita, sembra che sia stato soltanto fortunato e non gli si riconoscerà mai il suo merito e capacità.
1:
Nessuno giustifica l'evasione.
2:
La pressione fiscale sulle piccole PI in percentuale è molto più alta che sulle altre.
3:
Ti sembrerà strano ma in moltissimi posti in Italia inventarsi un lavoro significa aprire PI perchè ci sono zero possibilità di lavoro dipendente.
4:
Combattere l'evasione fiscale significa colpire il grande come il piccolo, e non accanirsi contro i piccoli perchè più deboli ( per il fisco italiano quando ti vengono commitate delle multe sei tu a dover dimostrare che non hai evaso e non loro a dover dimostrare che hai evaso)
5: che la maggioranza delle piccole pi evadono è una bufale, come pure lo scontrino del caffe non fatto: in quanti bar ti servono il caffe in assenza di scontrino?
6: la maggiorparte degli illeciti commessi dalle pi non è ascrivibile alla voce mancata dichiarazione ( ovvero evasione) e molte dei cosidetti soggetti in nero sono moglie o figli che proprio non si riesce a mettere in regola per mancanza di possibilità e non certo per sfruttarli ( sfrutteresti mai tua moglie o tuo figlio?)
7: preferisco non vendere mai ai privati ( ti vengono sempre con i prezzi di amazzon o ebay) perchè per poter essere appena allineati mi tocca applicare un ricarico del 10-15% sui prodotti contro il 35/40% presunto dell'agenzia delle entrate ed a fine anno fiscale dovevo sempre integrare i versamenti per adeguamento alle loro aliquote, e di conseguenza ad andar bene vendevo in pari.
8: la gente è convinta che un negozio in basilicata debba guadagnare come uno in lombardia dimenticando che esiste un reddito medio degli abitanti molto diverso ed una differenza di densità demografica astronomica ( l'intera basilicata ha meno abitanti di un quartiere di milano).
9: Nessuno vuole rubare o evadere ( nei piccoli) e conosco molti ex negozianti che hanno chiuso e stanno a spasso perchè quello che guadagnavi non bastava a pagare le tasse presunte dall'AE e possibilità di lavoro da dipendenti pari a zero.
I piccoli esercizi devono essere tutelati ed aiutatati dallo stato e questo è facilmente intuibile dal fatto che da quando la politica ha applicato spinte rivolte al mercato globale i grandi hanno continuato a versare uguale, mentre i piccoli chiudono costantemente ( la bilancia tra piccole attività aperte vs chiuse è in perenne rosso da 2 decenni) portando di fatto minor entrate al fisco e facendo si che la pressione fiscale aumente sempre più.
In Italia si vocifera che la pressione fiscale sulle piccole PI è del 47%, peccato che quella reale è del 75/77%.
Se io pi potessi scaricare tutte le spese, e pagare a fine anno il 60% di quello che realmente ho accantonato farei festa per rimanere ubriaco per una settimana, ma questo non è possibile perchè nessuna grande azienda sarebbe disposta a far pagare ai propri azioni il 60% di tasse sui divedendi.
Se crei strumenti idonei a combattere l'evasione questi funzioneranno sia con i piccoli che con i grandi, per chi evade poco e per gli evasori totali. Già liberare chi è preposto a controlli da piccole ma capillari incombenze, libererebbe risorse per poter contrastare la grande evasione, così come l'accettare la trasparenza delle transizioni con sistemi digitali.
Se crei strumenti idonei a combattere l'evasione questi funzioneranno sia con i piccoli che con i grandi, per chi evade poco e per gli evasori totali. Già liberare chi è preposto a controlli da piccole ma capillari incombenze, libererebbe risorse per poter contrastare la grande evasione, così come l'accettare la trasparenza delle transizioni con sistemi digitali.
e no..... gli strumenti per l'evasione sono diversi, il panettiere sotto casa, non usa aziende cartiere, paradisi fiscali, o aziende matrioska....
Ah no? Trasparenza (poter accedere a conti bancari), transazioni digitali ed eliminazione del contante non sono strumenti anche contro la grande evasione? Liberare guardia di finanza ed enti preposti da piccole (ma generalizzate) incombenze non libererebbe risorse per combattere i grandi evasori?
Già eliminare il contante metterebbe in crisi la più grande impresa italiana, quella della criminalità organizzata che ha assoluto bisogno di contante e di "ripulirlo'.
I piccoli evasori sono uno strumento in mano ai grandi evasori ed alla criminalità organizzata. La loro ottusa lotta per opporsi ad una fiscalità controllata e trasparente per guadagnare pochi spiccioli è fondamentale per chi sull'evasione guadagna cifre enormi.
Nessuno giustifica l'evasione.
Non mi sembra leggendo certi discorsi.
La pressione fiscale sulle piccole PI in percentuale è molto più alta che sulle altre.
Sicuramente hanno delle tasse accessorie (vedi occupazione suolo pubblico, tassa sull'ombra, etc...).
Ti sembrerà strano ma in moltissimi posti in Italia inventarsi un lavoro significa aprire PI perchè ci sono zero possibilità di lavoro dipendente.
Certo che in piccole realtà, specie rurali, devi per forza ingegnarti.
Però se non ottieni quello che speri, non puoi dare la colpa a mezzo mondo e decidere di non pagare le tasse.
Combattere l'evasione fiscale significa colpire il grande come il piccolo, e non accanirsi contro i piccoli perchè più deboli ( per il fisco italiano quando ti vengono commitate delle multe sei tu a dover dimostrare che non hai evaso e non loro a dover dimostrare che hai evaso)
Nessuno ha mai sostenuto il contrario.
Sicuramente il piccolo è più aggredibile in quanto ha una sede verificabile e dei redditi chiari rispetto alle grandi società che hanno mille strumenti per occultare (parliamo di elusione soprattutto).
Sul fatto che l'onere della prova sia contrapposto rispetto alla norma, sono d'accordo che è sbagliato.
Possono tranquillamente.
Basta far pagare DOPO la consumazione.
6: la maggiorparte degli illeciti commessi dalle pi non è ascrivibile alla voce mancata dichiarazione ( ovvero evasione) e molte dei cosidetti soggetti in nero sono moglie o figli che proprio non si riesce a mettere in regola per mancanza di possibilità e non certo per sfruttarli ( sfrutteresti mai tua moglie o tuo figlio?)
Quella si chiama evasione contributiva. In ogni caso è un danno per lo Stato perchè si presume che non pagando un regolare stipendio e quindi i relativi contributi (INAIL o INPS), di fatto ricadono totalmente sulla comunità.
E' una tua precisa scelta, ampiamente comprensibile.
Anche perchè il privato da guadagni spesso risibili (parlo del piccolo consumatore) e tante grane da pelare.
Non conosco bene come funzionano gli studi di settore.
Ma credo che un minimo tendano conto anche di questo fattore.
E' anche vero però che al momento non esistono per legge le gabbie salariali, quindi non è sempre vero che chi lavora in aree disagiate del paese, guadagni meno che in altre zone (vedi dipendenti pubblici).
E secondo te come ci siamo arrivati a questo punto?
Forse perchè negli anni passati (anni 80-90, ma anche prima direi) si evadeva come se non ci fosse un domani.
Questo finchè si aveva una moneta, era un problema marginale.
Oggi che non si può più giocare con il debito e hai l'Europa con il fiato sul collo, devi recuperare tutte le risorse ivi compresa l'evasione.
Mi spiace, ma non sono d'accordo.
Posso comprendere di tutelare le eccellenze, ma dover pagare con i soldi dello Stato un piccolo esercizio che si regge in piedi per miracolo e che sarebbe stato un progetto fallimentare sin dall'inizio, mi sembra solo l'ennesima forma di assistenzialismo e già ne abbiamo a sufficienza.
Se io pi potessi scaricare tutte le spese, e pagare a fine anno il 60% di quello che realmente ho accantonato farei festa per rimanere ubriaco per una settimana, ma questo non è possibile perchè nessuna grande azienda sarebbe disposta a far pagare ai propri azioni il 60% di tasse sui divedendi.
75% ho qualche dubbio, penso sia più prossima al 60% (comunque una follia).
Il resto del discorso non l'ho capito e comunque ti assicuro che le grandi aziende non pagano solo l'IRPEG, hanno anche l'IRAP (l'imposta più illogica del mondo) e altri balzelli.
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