Scontrino Elettronico
A gennaio 2020 l'obbligo di scontrino elettronico sarà esteso a tutti gli esercenti
di Alberto Falchi pubblicata il 19 Dicembre 2019, alle 16:41 nel canale InnovazioneA partire dal primo gennaio, tutti gli esercenti dovranno strutturarsi per poter emettere scontrini elettronici. I negozianti potranno adeguare il registratore di cassa o inviare i corrispettivi tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate
288 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTu credi seriamente che sia del 33% tra i giovani? Specie al Sud?
Non sarà che moltissimi lavorano sistematicamente in nero e quindi vengono conteggiati tra quelli che stanno a casa?
Io non ho mai detto che si possa trovare un lavoro da dipendente comodo, ben retribuito, zero pensieri e zero stress.
Ho semplicemente detto che non è impossibile come alcuni vogliono far credere trovare un posto fisso (certo, magari all'inizio dovrai stare a tempo determinato... io ci sono stato per almeno 10 anni in vari lavori).
Ovvio che nessuno ti regala niente e che spesso devi anche sottostare a paghe basse e magari non commisurate al tuo livello di conoscenza ed esperienza.
C'è chi si accontenta, chi vuole avere qualcosa di rapportato al suo livello (e magari emigra) e chi si mette in proprio.
Ma dire che l'attività imprenditoriale sia quasi un'imposizione o l'unica scelta, mi sembra onestamente una falsificazione della realtà.
Messa così è un po' diverso dal pensiero che avevi espresso nell'altro messaggio eh
comunque anche con lavori del cazzo non è detto che uno lo possa trovare, il lavoro, senza spostarsi, anche senza pretendere il lavoro comodo in orario d'ufficio, semplicemente perchè, in molte realtà, non c'è abbastanza lavoro per supportare la popolazione che vive in quella zona...
Ma... mi sembra fossero altri che dicevano che, se devono pagare tutte queste tasse e non dormire la notte pensando a come fare, meglio allora fare il dipendente.
Io pure piuttosto che fare il dipendente farei il magnate del petrolio od il grande industriale, magari farei il manager, ma anche il piccolo imprenditore con attività discreta.
Purtroppo non sono "figlio", per fare il manager non ho le conoscenze professionali (e personali), e nemmeno ho soldi per rilevare una buona attività redditizia (che poi anche qui non ti puoi improvvisare).
Per fare il dipendente nel pubblico serve un titolo, un percorso formativo, bisogna vincere concorsi, i posti sono pochi e si presentano sempre a migliaia, anche per titoli con lauree specifiche.
Si può provare a fare il dipendente privato, certo, spesso ad un certo punto non ti pagano più e poi ti dicono che sei licenziato, magari non ti danno nemmeno il TFR (solita mania che i soldi che hanno in mano loro sono loro), oppure utilizzano i vari contratti e ti fanno lavorare 8/10 ore al giorno e ti fanno un contratto part time, o magari, preferiscono, a chiamata. Ma si trova bene anche in nero, certo, la pensione te la scordi e quando vogliono ti fanno stare a casa senza nemmeno la scocciatura dei sindacati.
Le grosse aziende offrono più garanzia, ma non è semplice nemmeno lì, ed alcune sono dei brutti posti.
Come dicevamo? Semplice la vita del dipendente?
E comunque a seconda del posto, puoi scordarti feste e serate a casa, se hai servizio turnistico e reperibilità.
E spesso non è simpatico prendere ordini il più delle volte da un cretino, ma ci si adatta a tutto.
Ah, dimenticavo, la quattordicesima è nei vostri sogni proibiti, e le tasse le paghi uguale (se ti mettono in regola), ne paghi tante se rapportate a quanto guadagni, e spesso guadagni proprio poco. Chiedete ai vari bikers e operatori di call center.
comunque anche con lavori del cazzo non è detto che uno lo possa trovare, il lavoro, senza spostarsi, anche senza pretendere il lavoro comodo in orario d'ufficio, semplicemente perchè, in molte realtà, non c'è abbastanza lavoro per supportare la popolazione che vive in quella zona...
Cerchiamo di capirci bene.
Si vuole un lavoro a tempo indeterminato senza fare alcun sacrificio?
Beh se si sta nel privato questo non esiste e non da oggi o da ieri, ma da sempre.
Sicuramente chi vive in grandi città o metropoli è favorito rispetto alle piccole comunità, ma d'altra parte non si può neanche pensare che un imprenditore crei una società in ogni angolo sperduto della nazione.
E in questo caso si hanno due opzioni: spostarsi o crearsi la propria attività (è pur sempre una scelta e non un obbligo).
Io pure piuttosto che fare il dipendente farei il magnate del petrolio od il grande industriale, magari farei il manager, ma anche il piccolo imprenditore con attività discreta.
Purtroppo non sono "figlio", per fare il manager non ho le conoscenze professionali (e personali), e nemmeno ho soldi per rilevare una buona attività redditizia (che poi anche qui non ti puoi improvvisare).
Per fare il dipendente nel pubblico serve un titolo, un percorso formativo, bisogna vincere concorsi, i posti sono pochi e si presentano sempre a migliaia, anche per titoli con lauree specifiche.
Si può provare a fare il dipendente privato, certo, spesso ad un certo punto non ti pagano più e poi ti dicono che sei licenziato, magari non ti danno nemmeno il TFR (solita mania che i soldi che hanno in mano loro sono loro), oppure utilizzano i vari contratti e ti fanno lavorare 8/10 ore al giorno e ti fanno un contratto part time, o magari, preferiscono, a chiamata. Ma si trova bene anche in nero, certo, la pensione te la scordi e quando vogliono ti fanno stare a casa senza nemmeno la scocciatura dei sindacati.
Le grosse aziende offrono più garanzia, ma non è semplice nemmeno lì, ed alcune sono dei brutti posti.
Come dicevamo? Semplice la vita del dipendente?
E comunque a seconda del posto, puoi scordarti feste e serate a casa, se hai servizio turnistico e reperibilità.
E spesso non è simpatico prendere ordini il più delle volte da un cretino, ma ci si adatta a tutto.
Ah, dimenticavo, la quattordicesima è nei vostri sogni proibiti, e le tasse le paghi uguale (se ti mettono in regola), ne paghi tante se rapportate a quanto guadagni, e spesso guadagni proprio poco. Chiedete ai vari bikers e operatori di call center.
Non è che lavoriamo insieme?
Le parti in grassetto le conosco molto bene e nel mio caso non esistono neanche le festività (religiose e civili) perchè lavoro anche durante quelle senza tanta possibilità di scelta.
Ma io sono fortunato perchè sono un dipendente
Si vuole un lavoro a tempo indeterminato senza fare alcun sacrificio?
Beh se si sta nel privato questo non esiste e non da oggi o da ieri, ma da sempre.
Sicuramente chi vive in grandi città o metropoli è favorito rispetto alle piccole comunità, ma d'altra parte non si può neanche pensare che un imprenditore crei una società in ogni angolo sperduto della nazione.
E in questo caso si hanno due opzioni: spostarsi o crearsi la propria attività (è pur sempre una scelta e non un obbligo).
Si, ma nemmeno nel pubblico è sempre una manna. Basta chiederlo a chi si deve spostare di centinaia di chilometri inseguendo il posto. Personalmente ho fatto il pendolare per 5 anni con 4 ore di viaggio al giorno (e tre mezzi da utilizzare più un pezzo a piedi, andata e poi ritorno... e i mezzi pubblici sempre strapieni, viaggio in piedi alle 5 di mattina), un giorno facevo colazione alle 4.30, un altro alle 10, un giorno pranzavo alle 10, un altro alle 16.30, la cena alle 17.30, oppure alle 23, la vita era varia. E ti dirò, mi sono sempre detto fortunato.
Le parti in grassetto le conosco molto bene e nel mio caso non esistono neanche le festività (religiose e civili) perchè lavoro anche durante quelle senza tanta possibilità di scelta.
Ma io sono fortunato perchè sono un dipendente
No, sono un fortunato del pubblico, ma basta avere un figlio o sentire parenti ed amici e come funziona il privato lo si capisce bene.
Io pure piuttosto che fare il dipendente farei il magnate del petrolio od il grande industriale, magari farei il manager, ma anche il piccolo imprenditore con attività discreta.
Purtroppo non sono "figlio", per fare il manager non ho le conoscenze professionali (e personali), e nemmeno ho soldi per rilevare una buona attività redditizia (che poi anche qui non ti puoi improvvisare).
Per fare il dipendente nel pubblico serve un titolo, un percorso formativo, bisogna vincere concorsi, i posti sono pochi e si presentano sempre a migliaia, anche per titoli con lauree specifiche.
Si può provare a fare il dipendente privato, certo, spesso ad un certo punto non ti pagano più e poi ti dicono che sei licenziato, magari non ti danno nemmeno il TFR (solita mania che i soldi che hanno in mano loro sono loro), oppure utilizzano i vari contratti e ti fanno lavorare 8/10 ore al giorno e ti fanno un contratto part time, o magari, preferiscono, a chiamata. Ma si trova bene anche in nero, certo, la pensione te la scordi e quando vogliono ti fanno stare a casa senza nemmeno la scocciatura dei sindacati.
Le grosse aziende offrono più garanzia, ma non è semplice nemmeno lì, ed alcune sono dei brutti posti.
Come dicevamo? Semplice la vita del dipendente?
E comunque a seconda del posto, puoi scordarti feste e serate a casa, se hai servizio turnistico e reperibilità.
E spesso non è simpatico prendere ordini il più delle volte da un cretino, ma ci si adatta a tutto.
Ah, dimenticavo, la quattordicesima è nei vostri sogni proibiti, e le tasse le paghi uguale (se ti mettono in regola), ne paghi tante se rapportate a quanto guadagni, e spesso guadagni proprio poco. Chiedete ai vari bikers e operatori di call center.
Mi sa che non ci siamo capiti:
Finiti gli studi ho iniziato a lavorare come dipendente di un artigiano a 50000 lit a settimana ( in nero e 10 ore al gg) quando un bidello con zero scatti d'anzianità prendeva 1500000.
Dopo 1 anno prendevo 500000 lit al mese e dopo 3 con retribuzione fissa a 500000 lit ( e rigorosamente in nero) e millamile promesse di regolarizzarmi con uno stipendio di un milione ho fatto valigia ed emigrato a 900 km per un contratto d'apprendistato a 1390000 lit. D'affitto pagavo 800000 lit!
Dopo 5 anni sono arrivato a prendere 1900000 + straordinari + premi di produzione ( nella media annuale puoi calcolare tra i 2,5 mil e 3,0 mil mensili ed in un solo mese presi 2,4 mil di straordinari, fuori busta).
Nel frattempo ho fatto corsi di formazione e certificazioni per il settore che adesso occupo, più per passione che per fini lavorativi, ma problemi di salute mi hanno fatto cambiare lavoro e fare della mia passione lo stesso.
Ancora a distanza di anni i miei ex datori di lavora mi chiamano per gli auguri di natale, quindi puoi capire che l'ambiente dove ho lavorato era per me sereno e familiare ( oltre che carico di responsabilità verso persone che mi hanno fatto sentire come uno di famiglia anche grazie ai miei meriti ed alla mia onestà
A sentire voi sembra che il lavoro ti casca addosso dal cielo, idem a sentire gli alberghieri della riviera che si lamentano perchè non trovano personale ( ma non dicono della retribuzione da tariffa base ma lavorando 12/13 h al giorno per 7 gg su sette)
Se vuoi cercare lavoro e ti trovi nella bassa o nel pesarese ( tranne che per pretese assurde) il lavoro lo trovi al max in 2 settimane ( a stare larghi), ma se ti trovi gia a Roma, be fai fatica anche a fare l'operaio in un cantiere edile.
secondo la vostra opinione una fabbrichetta da 200 dipendenti potrebbe delocalizzare con zero impatto sull'occupazione, purtroppo quando questo capita anche nel ricco nordest si fanno scioperi su scioperi ed interrogazioni parlamentari, quindi i casi sono due:
o non sapete proprio cosa si nasconde dietro il vostro orizzonte, oppure tutti i problemi derivanti da delocalizzazione del nord sono bufale montate dai media.
Fatto sta che il 70% delle tasse in Italia li versano i piccoli contribuenti avendo allo stesso tempo un fatturato medio totale inferiore alle grosse imprese che partecipano per poco meno del 20%.
Ps per aprire una piccola attività ti possono bastare anche 20k€, per sperare che sopravviva ai primi 3 anni ne occorrono almeno 80/90k. il continuo chiusura/apertura di nuove attività è dovuto a questo, genitori che finanziano i figli con quei pochi soldi che anno per un'attività che inesorabilmente è costretta a chiudere ( ne conosco tantissimi) con la sola speranza di riuscirci a tirare su a fine mese quanto basta per vivere ( e non fare il benestante).
Un piccolo commerciante o artigiano apre per questo motivo, chi ha i fondi ( i molti fondi) non apre, perchè grazie alle sue conoscenze ( ed influenze) ha gia sistemato i figli in qualche sana azienda ( ed anche medio/grossa) o addirittura con i giusti santi in paradiso in qualche posto pubblico ( e credeteci pure che i concorsi da nord a sud sono meritocratici perchè è una mera illusione)
Le parti in grassetto le conosco molto bene e nel mio caso non esistono neanche le festività (religiose e civili) perchè lavoro anche durante quelle senza tanta possibilità di scelta.
Ma io sono fortunato perchè sono un dipendente
Fidati, che odiosi come alcuni clienti nemmeno il peggior responsabile riesce ad esserlo.
Ma mi sa che sei abituato ai centri commerciale dove le rimostranze non vengono fatte, ma la clientela del piccolo negozietto è lontano anni luce da quello del grosso supermercato o centro commerciale.
Ti capisco benissimo... anche io mi sono trovato a fare colazione, pranzare (?) o cenare in orari decisamente improponibili anche per chi ha un'attività imprenditoriale.
Ovviamente per quanto riguarda il pubblico io intendo sempre quella tipologia di lavoro che non ha turni. Negli altri casi purtroppo non c'è molta differenza con il privato a parte il fatto che si ha una maggiore certezza che il tuo datore di lavoro ti paghi (vabbè in questo ho sempre avuto acume nello scegliere e non mi sono mai trovato in brutte situazioni).
Comunque mi fa piacere che anche tu fai comprendere ai nostri amici imprenditori, che essere un dipendente non ti porta sempre ad una condizione di privilegiato se non per il fatto di avere uno stipendio più o meno stabile (che però rimane spesso il medesimo a dispetto di inflazione e tutto il resto per gli anni a venire).
Finiti gli studi ho iniziato a lavorare come dipendente di un artigiano a 50000 lit a settimana ( in nero e 10 ore al gg) quando un bidello con zero scatti d'anzianità prendeva 1500000.
Dopo 1 anno prendevo 500000 lit al mese e dopo 3 con retribuzione fissa a 500000 lit ( e rigorosamente in nero) e millamile promesse di regolarizzarmi con uno stipendio di un milione ho fatto valigia ed emigrato a 900 km per un contratto d'apprendistato a 1390000 lit. D'affitto pagavo 800000 lit!
Dopo 5 anni sono arrivato a prendere 1900000 + straordinari + premi di produzione ( nella media annuale puoi calcolare tra i 2,5 mil e 3,0 mil mensili ed in un solo mese presi 2,4 mil di straordinari, fuori busta).
Nel frattempo ho fatto corsi di formazione e certificazioni per il settore che adesso occupo, più per passione che per fini lavorativi, ma problemi di salute mi hanno fatto cambiare lavoro e fare della mia passione lo stesso.
Ancora a distanza di anni i miei ex datori di lavora mi chiamano per gli auguri di natale, quindi puoi capire che l'ambiente dove ho lavorato era per me sereno e familiare ( oltre che carico di responsabilità verso persone che mi hanno fatto sentire come uno di famiglia anche grazie ai miei meriti ed alla mia onestà
A sentire voi sembra che il lavoro ti casca addosso dal cielo, idem a sentire gli alberghieri della riviera che si lamentano perchè non trovano personale ( ma non dicono della retribuzione da tariffa base ma lavorando 12/13 h al giorno per 7 gg su sette)
Se vuoi cercare lavoro e ti trovi nella bassa o nel pesarese ( tranne che per pretese assurde) il lavoro lo trovi al max in 2 settimane ( a stare larghi), ma se ti trovi gia a Roma, be fai fatica anche a fare l'operaio in un cantiere edile.
secondo la vostra opinione una fabbrichetta da 200 dipendenti potrebbe delocalizzare con zero impatto sull'occupazione, purtroppo quando questo capita anche nel ricco nordest si fanno scioperi su scioperi ed interrogazioni parlamentari, quindi i casi sono due:
o non sapete proprio cosa si nasconde dietro il vostro orizzonte, oppure tutti i problemi derivanti da delocalizzazione del nord sono bufale montate dai media.
Fatto sta che il 70% delle tasse in Italia li versano i piccoli contribuenti avendo allo stesso tempo un fatturato medio totale inferiore alle grosse imprese che partecipano per poco meno del 20%.
Ps per aprire una piccola attività ti possono bastare anche 20k€, per sperare che sopravviva ai primi 3 anni ne occorrono almeno 80/90k. il continuo chiusura/apertura di nuove attività è dovuto a questo, genitori che finanziano i figli con quei pochi soldi che anno per un'attività che inesorabilmente è costretta a chiudere ( ne conosco tantissimi) con la sola speranza di riuscirci a tirare su a fine mese quanto basta per vivere ( e non fare il benestante).
Un piccolo commerciante o artigiano apre per questo motivo, chi ha i fondi ( i molti fondi) non apre, perchè grazie alle sue conoscenze ( ed influenze) ha gia sistemato i figli in qualche sana azienda ( ed anche medio/grossa) o addirittura con i giusti santi in paradiso in qualche posto pubblico ( e credeteci pure che i concorsi da nord a sud sono meritocratici perchè è una mera illusione)
Non inizierò a farti l'elenco di lavori, contratti e stipendi perchè altrimenti ci passiamo vigilia, natale e arriviamo fino a capodanno
Il lavoro non casca addosso e ci mancherebbe perchè è giusto che le persone si impegnino per trovare la propria strada e comprendano i propri limiti rispetto alle proprie aspirazioni (tutti vogliamo guadagnare tanto, ma non tutti ne hanno le capacità... io non ci rientro di certo ).
Però se ti rileggi certi discorsi del passato è sembrato più volte che i piccoli imprenditori (commercianti o altro) spesso lo fanno come singola alternativa alla disoccupazione e che in ogni caso poichè è un mestiere molto difficile con tanti rischi, si voglia quindi giustificare l'evasione per calmierare certi disagi.
Il mio punto di vista invece rimane quello che se ti scegli questa possibilità, dopo non puoi usare qualsiasi mezzo (anche illecito) per rimanere a galla.
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