Air Constellation, il progetto di Microsoft per uno spazio di lavoro estremamente flessibile

Air Constellation, il progetto di Microsoft per uno spazio di lavoro estremamente flessibile

Supporti snodabili e intelligenti sui quali appoggiare dispositivi che modificheranno il comportamento delle applicazioni sulla base della posizione dell'orientamento, semplificando l'esperienza utente in applicazioni di videoconferenza, analisi dei dati e non solo

di pubblicata il , alle 15:51 nel canale Innovazione
MicrosoftSmart Working
 

Quanti schermi utilizziamo quotidianamente? Se facciamo parte di quella categoria di persone che lavorano con più dispositivi digitali contemporaneamente, possono essere parecchi: il display del notebook/computer, eventuali display esterni aggiuntivi, ai quali si aggiungono tablet e smartphone. 

Siamo insomma circondati di schermi e le nuove forme di lavoro ibrido non hanno fatto che renderci ancora più dipendenti da loro: una fetta importante delle giornate lavorative è da più di un anno dedicata a videoconferenze e videochiamate, che per essere fruite al meglio richiedono un display dedicato alle comunicazioni, mentre sugli altri prendiamo appunti, analizziamo documenti, visualizziamo presentazioni e informazioni tecniche. 

Con Air Constellation Microsoft vuole rendere più efficace l'utilizzo di più dispositivi digitali contemporaneamente, permettendo di disporli nella maniera più comoda a seconda dei compiti che stiamo svolgendo. 

Air Constellation: il prototipo di Microsoft Research per utilizzare al meglio più dispositivi contemporaneamente

Air Constellation è un progetto sperimentale di Microsoft Research che vuole rendere più flessibile e comodo il lavoro a chi sposa la filosofia del cross-device, cioè chi utilizza più dispositivi contemporaneamente, come notebook e tablet. 

airConstellation

Apparentemente, si tratta di semplici bracci mobili adatti a reggere i dispositivi e poterli disporre comodamente attorno allo spazio di lavoro, ma attenzione a non considerarli dei semplici stand. Questi bracci sono infatti dotati di sensori che tengono traccia della posizione e dell'orientamento di ogni dispositivo nello spazio. Tutte queste informazioni vengono poi registrate ed elaborate da una piattaforma software, che si occuperà di adattare il comportamento del software che gira sui vari dispositivi sulla base della loro posizione e del loro orientamento. 

airconstellation

I campi di applicazioni sono numerosi, a partire dalle videoconferenze: invece di visualizzare tutti i partecipanti su un singolo display, si potranno "muovere" singole persone su differenti schermi, così da personalizzare l'esperienza di videocomunicazione, semplificando anche l'accesso alla lavagna condivisa. Avvicinando uno schermo all'utente, poi, si potrà proseguire in una comunicazione one-to-one, mettendo automaticamente in mute gli altri partecipanti. Semplicemente inclinando un dispositivo, poi, si potrò condividere con gli altri un documento. 

Air Constellation si presta anche alle applicazioni di produttività: si potranno disporre pannelli e dashboard a piacimento sui vari schermi, anche senza dover usare mouse o tastiera: basterà muovere nello spazio i dispositivi per estendere le app su più display.  

L'integrazione si spinge anche oltre, arrivando a coinvolgere ulteriori dispositivi hardware. Avvicinando una tastiera allo schermo di un tablet, verrà disabilitata la tastiera su schermo e si potrà utilizzare quella fisica per inserire testi. Addirittura, un secondo tablet potrà essere avvicinato per il solo inserimento di Emoji o altri caratteri speciali.

Si potrà anche estendere una singola app sui differenti display dei dispositivi connessi, una funzionalità che torna utile nell'ambito dell'analisi dei dati o della ricerca scientifica. I contenuti potranno poi essere condivisi su una lavagna digitale semplicemente avvicinando il display, e non mancano anche utilizzi più generici, anche in ambito ludico, in particolare con Flight Simulator, utilizzato nelle demo rese pubbliche da Microsoft.

Air Constellation è parte di un progetto di ricerca più ampio, SurfaceFleet, tramite il quale Microsoft sta valutando l'impatto sull'esperienza utente nel'utilizzo di numerosi dispositivi contemporaneamente.  

1 Commenti
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calabar21 Ottobre 2021, 12:30 #1
Non vedo l'esigenza di utilizzare dei "bracci", teoricamente basterebbe qualsiasi cosa capace di determinare la posizione degli schermi, per esempio una fotocamera stereoscopica o accoppiata a qualche sensore che misuri le distanze.
Una volta resa la tecnologia agnostica rispetto al sistema utilizzato potrebbe diventare un interessantissimo modo universale di gestire il multischermo (o meglio, in questo caso, il multidispositivo), magari integrato direttamente nel sistema operativo.

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