Aitken il nuovo supercomputer di HPE progettato per le missioni lunari
di Alberto Falchi pubblicata il 05 Settembre 2019, alle 14:01 nel canale InnovazioneIl nuovo supercomputer Aitken è il risultato di una collaborazione quadriennale attualmente in fase di sviluppo tra HPE e il Centro Ricerche Ames della NASA. Si occuperò di simulare le operazioni di ingresso, discesa e allunaggio
Il nuovo supercomputer di HPE si chiama Aitken ed è un mostro in grado di macinare ben 3,69 petaFLOPS. Verrà installato nella struttura di calcolo Ames della NASA e verrà utilizzato per un compito estremamente delicato: far "atterrare" in sicurezza gli astronauti sulla Luna, più precisamente sulla regione lunare del Polo Sud, sulla quale la NASA conta di mandare nuovi uomini entro il 2024.
L'architettura di Aitken, il supercomputer di HPE realizzato per la NASA
Aitken è basato sull'architettura HPE SGI 8600, che già anima più di un calcolatore della Top 500, la lista degli elaboratori più potenti al mondo. Sarà dotato di 1.150 nodi, 46.080 core (sono utilizzate CPU Xeon di seconda generazione) e di un totale di 221 TB di RAM.
Sarà installato in una struttura di Mountain View, in California, una zona il cui clima, combinato con le speciali tecnologie di raffreddamento, permetterà di risparmiare i milioni di galloni d'acqua che sarebbero richiesti appoggiandosi a tecnologie più tradizionali.
"HPE ha da tempo instaurato una collaborazione con NASA Ames e insieme continuiamo a realizzare soluzioni innovative di HPC (High Performance Computing, NdR) dedicate alla ricerca scientifica e spaziale capaci di migliorare l'efficienza e ridurre i costi" - ha dichiarato Bill Mannel, vice president and general manager, HPC and AI, di HPE - "Siamo onorati di aver sviluppato il nuovo supercomputer Aitken e di dare un contributo per le prossime missioni umane sulla Luna".
Perché è stato scelto il nome Aitken?
Il nuovo supercomputer di HPE è stato chiamato Aitken in onore di Robert Grant Aitken, astronomo statunitense noto per i suoi studi sui sistemi stellari binari.
4 Commenti
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...": far "atterrare" in sicurezza gli astronauti sulla Luna,"..Ma nei primi anni '70 con un computer che neanche si avvicinava ad uno sgrauso smartphone odierno ci andavano e venivano tutte le settimane... pure con veicoli al seguito..
Si si certo certo ... come no...
Ma nei primi anni '70 con un computer che neanche si avvicinava ad uno sgrauso smartphone odierno ci andavano e venivano tutte le settimane... pure con veicoli al seguito..
Si si certo certo ... come no...
Spero sia ironico...
Altrimenti sei soltanto un ignorante (non è un insulto ma un dato di fatto)
girerà?
Ci gira Crysis?Ma nei primi anni '70 con un computer che neanche si avvicinava ad uno sgrauso smartphone odierno ci andavano e venivano tutte le settimane... pure con veicoli al seguito..
Si si certo certo ... come no...
Come puoi vedere anche nel film "The First Man", la probabilità dell'equipaggio dell'Apollo 11 di andare e tornare era 1 su due...come il lancio della monetina.
L'Apollo 13 qualcosa la dovrebbe insegnare...una per tutte... i filtri del LEM e del modulo Apollo di forma diversa pur facendo la stessa cosa.
E guardati anche "Il diritto di Contare" dove i calcoli dei computer erano ricontrollati a mano perché spesso più precisi.
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