Atlas 900: il training cluster AI di Huawei è il più veloce al mondo
di Alberto Falchi pubblicata il 20 Settembre 2019, alle 18:01 nel canale InnovazioneAtlas 900 è un cluster di autoapprendimento AI basato su processori Ascend e concepito per applicazioni come l'astronomia, le previsioni metereologiche, l'esplorazione petrolifera e la guida autonoma
Definire Atlas 900 come un semplice computer sarebbe oltremodo riduttivo. Atlas 900 è un cluster composto da migliaia di processori Ascend 910 (Huawei non ha specificato il numero esatto). È dotato di interconnessioni PCI-E 4.0, 100G RoCE. L'azienda indica la sua potenza in 256–1024 PFLOPS con calcoli FP16, approssimativamente la potenza di mezzo milione di normali desktop.
Per il raffreddamento vengono utilizzati speciali cabinet capaci di dissipare 50 KW ciascuno e di particolari sistemi a liquido.
Basandosi sul benchmark ResNet-50 Atlas 900 è il computer per il training AI più veloce al mondo: il test è stato completato in 59,8 secondi, risultando il 15% più veloce del secondo in classifica.
A cosa serve Atlas 900?
Atlas 500 è un cluster concepito per il training delle intelligenze artificiali, cioè per addestrare le AI in relazione ai compiti che dovranno svolgere. Fra le applicazioni ideali per questo tipo di architettura Huawei indica l'esplorazione spaziale, la realizzazione di modelli per le previsioni del meteo, la ricerca idrogeologica.
"Siamo in una nuova era di esplorazione" - ha dichiarato Ken Hu, Chairman di Huawei - "Un oceano di potenziale illimitato ci sta aspettando e oggi noi lanciamo un migliaio di navi. Lavoriamo insieme, cogliamo questa opportunità storica e portiamo l'intelligenza artificiale a nuovi livelli".
La strategia di Huawei per l'elaborazione dati
In occasione del Huawei Connect 2019 l'azienda ha presentato la sua strategia relativa ai sistemi di calcolo che, secondo l'azienda, sta evolvendo molto rapidamente, andando oltre i calcoli statistici, che rappresenteranno solo il 20% degli strumenti di calcolo utilizzati nel monto: il restante 80% sarà basato su calcoli relativi all'AI.
La strategia di Huawei si basa su questo assunto e si concentra su quattro punti cardine, l'innovazione dell'architettura, l'investimento in differenti gamme di processori adatti ai vari scenari, mantenere chiari i confini dell'attività commerciale e investire in un ecosistema aperto.
Se i primi due punti sono facilmente comprensibili, vale la pena di spendere due parole sui restanti, in particolare sul concetto di definire i confini dell'attività commerciale. Huawei ha specificato di non avere intenzione di vendere direttamente le CPU, ma li offrirà direttamente sotto forma di servizio cloud oppure li venderà come componenti ai suoi partner, dando la priorità alle soluzioni integrate.
Huawei non ha intenzione di chiudere i suoi sistemi, ma vuole che siano il più aperti possibile e a tal proposito ha dichiarato di voler investire 1,5 miliardi nei prossimi cinque anni sul programma dedicato agli sviluppatori, così da dare una spinta allo sviluppo di applicazioni innovative.
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