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Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Maggio 2020, alle 17:41 nel canale InnovazioneDurante una conferenza virtuale con il MIT il presidente di Microsoft, Brad Smith, ammette che Microsoft si è sbagliata in passato su Linux e sull'open source: non sono negativi, ma un'importante parte del mondo IT
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEdge, essendo basato su Chromium, di conseguenza contiene molti componenti sotto GPL, uno su tutti il codec FFmpeg che serve per la codifica dei flussi video. Oppure alcuni componenti Netscape.
C'e' scritto nelle info di edge stesso.
Se fosse virale allora tutto edge dovrebbe passare a licenza GPL.
E mi pare che nessuno questo l'abbia negato.
I link li ho portati e sono presi direttamente dalla fonte: basta leggerli.
Correggetemi se sbaglio ma per esempio il sistema operativo di Apple non e' basato su Unix?
Il SO della playstation non e' sempre su FreeBSD?
Edge non e' basato su Chromium?
Su questi ti hanno risposto: quelle che hai citato sono tutte licenze non virali. Quindi l'esatto opposto della GPL. Sono chiamate anche "commercial-friendly".
Esempi? Perché è proprio per come l'hai scritta che fa ridere, visto che non ci sono casi del genere.
C'e' scritto nelle info di edge stesso.
Se fosse virale allora tutto edge dovrebbe passare a licenza GPL.
A quanto pare non ho ancora l'ultimo Edge basato su Chromium e non posso controllare, comunque bisogna vedere come venga come vengano utilizzati quei componenti GPL.
Delle scappatoie ci sono (complicate da gestire, ma si può fare), e sono riportate anche nella FAQ della GPL.
L'esempio e' proprio questo articolo di Hwupgrade.
MS in passato ha criticato l'open source,considerandolo un cancro.
Tanto e' che ora fanno retromarcia dicendo che si sono sbagliati.
https://www.punto-informatico.it/ba...inux-un-cancro/
https://www.lffl.org/2013/08/second...nux-era-un.html
https://www.pcprofessionale.it/news...-source-cancro/
La vertià e' che prima Linux minacciava il loro impero, ora non e' piu una minaccia e gli conviene pure visto che per esempio il loro browser e' basato su un progetto open source
E' lapalissiano che il browser sia strumento per accedere ai loro servizi , per esempio e' discretamente vincolato al loro account e bing, e passa spot pubblicitari, vedi il banner a destra quando usi outlool da web.
Questione di soldi.. quando Linux era una minaccia per il loro impero economico era cancro ora che fanno business in modo differente va bene.
p.s. e' normale che le aziende navighino dove tira il vento, non sono Onlus. Semplicemente fa ridere che quando Linux e' minaccia economica e' cancro ora che non lo e' piu sono baci e abbracci.
Delle scappatoie ci sono (complicate da gestire, ma si può fare), e sono riportate anche nella FAQ della GPL.
Quindi non capisco il problema.
Chi fa software e' libero di decidere come gestire la licenza.
Se non ti sta bene non lo usi , se lo vuoi usare probabilmente ci sono scappatoie per farlo che possano soddisfare le tue esigenze.
MS in passato ha criticato l'open source,considerandolo un cancro.
Tanto e' che ora fanno retromarcia dicendo che si sono sbagliati.
https://www.punto-informatico.it/ba...inux-un-cancro/
https://www.lffl.org/2013/08/second...nux-era-un.html
https://www.pcprofessionale.it/news...-source-cancro/
OK, è chiaro adesso. A parte il fatto che in realtà Ballmer () volesse intendere in realtà la GPL, pensavo che ti riferissi a qualcuno dei presenti.
E' lapalissiano che il browser sia strumento per accedere ai loro servizi , per esempio e' discretamente vincolato al loro account e bing, e passa spot pubblicitari, vedi il banner a destra quando usi outlool da web.
Questione di soldi.. quando Linux era una minaccia per il loro impero economico era cancro ora che fanno business in modo differente va bene.
p.s. e' normale che le aziende navighino dove tira il vento, non sono Onlus. Semplicemente fa ridere che quando Linux e' minaccia economica e' cancro ora che non lo e' piu sono baci e abbracci.
"Parigi val bene una messa..."
Chi fa software e' libero di decidere come gestire la licenza.
Se non ti sta bene non lo usi , se lo vuoi usare probabilmente ci sono scappatoie per farlo che possano soddisfare le tue esigenze.
Scusami, ma quante volte lo dovete scrivere, e quante volte devo ripetere che è ovvio che sia così?
La viralità della GPL esiste nel momento in cui si dovesse prendere in considerazione di usarla, altrimenti non staremmo qui a parlarne.
E' lapalissiano che se ne sei consapevole e non ti piace, non la usi. Sic et simpliciter.
Non mi sento parte di nessuna setta perché non propagando né venero il codice chiuso.
Guarda che il fatto che il creatore sembri un santone non fa di chi vuole utilizzare la GPL una setta. Perché è chiaro il parallelo da cui nasce il termine usato, che rimane usato a proposito, come quando si usa "Microzoz" e termini dispregiativi simili.
Fidati che neanche chi sceglie il GPL si sente parte di una setta, esattamente come tu non ti senti parte della "setta" del codice chiuso.
PS: in realtà stai propagandando parecchio, non te ne rendi neppure conto?
Al contrario, la libertà è sempre stata legata a leggi e vincoli atti a tutelarla e a non invadere la libertà degli altri. Per il codice libero è esattamente lo stesso, ma tu pretendi che tale libertà la abbia solo chi intende sfruttarlo per ciò che desidera senza dover rendere conto a nulla e nessuno.
Che fosse una mia personale valutazione credo sia lapalissiano dall'incipit della frase, ma ha decisamente il suo fondamento.
E' lapalissiano che se ne sei consapevole e non ti piace, non la usi. Sic et simpliciter.
Continuo a non capire il problema ..
cmq a me pare che il dilemma sia risolto al 100%
1) La GPL esiste ed e' giusto che esista, essendo lo sviluppatore titolare dei diritti di sfruttamento economico per quanto riguarda il suo lavoro (E' lui quindi che ne definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera, come dice wikipedia) - Sic et simpliciter
2) La usa chi la vuole usare e chi la usa ne rispetta le regole - Sic et simpliciter
3) Chi non ne condivide i principi non la usa - Sic et simpliciter
Link ad immagine (click per visualizzarla)
PS: in realtà stai propagandando parecchio, non te ne rendi neppure conto?
Se ti riferisci alla mia propaganda anti-GPL, sì: ne sono assolutamente consapevole.
Libertà:
[I][INDENT]"1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero
[...]
b. In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo; cioè, in termini filosofici, quella facoltà che è il presupposto trascendentale della possibilità e della libertà del volere, che a sua volta è fondamento di autonomia, responsabilità e imputabilità dell’agire umano nel campo religioso, morale, giuridico
[...]
2. Con sign. più limitati: a. L’esser libero da vincoli, freni o impedimenti
[...]
1. a. [l'essere libero nell'agire e nello scegliere]"[/INDENT][/I]
La mia concezione della libertà è perfettamente coerente col significato che le viene attribuito nella lingua italiana.
No, che non ce l'ha. Mi quoto:
[I][INDENT]"demonizzare la GPL non implica che necessariamente dietro ci siano degli interessi"[/INDENT][/I]
logica alla mano.
cmq a me pare che il dilemma sia risolto al 100%
1) La GPL esiste ed e' giusto che esista, essendo lo sviluppatore titolare dei diritti di sfruttamento economico per quanto riguarda il suo lavoro (E' lui quindi che ne definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera, come dice wikipedia) - Sic et simpliciter
2) La usa chi la vuole usare e chi la usa ne rispetta le regole - Sic et simpliciter
3) Chi non ne condivide i principi non la usa - Sic et simpliciter
Appunto: l'avevo già detto in tutte le salse.
[I][INDENT]"1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero
[...]
b. In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo; cioè, in termini filosofici, quella facoltà che è il presupposto trascendentale della possibilità e della libertà del volere, che a sua volta è fondamento di autonomia, responsabilità e imputabilità dell’agire umano nel campo religioso, morale, giuridico
[...]
2. Con sign. più limitati: a. L’esser libero da vincoli, freni o impedimenti
[...]
1. a. [l'essere libero nell'agire e nello scegliere]"[/INDENT][/I]
La mia concezione della libertà è perfettamente coerente col significato che le viene attribuito nella lingua italiana.
Il concetto fanciullesco di libertà che segui è una nozione ideale solo in ambito individualistico, perché se si parla di libertà collettiva ci devono per forza essere delle regole da imporre agli individui, affinché la loro libertà personale non intacchi la libertà degli altri.
Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...
Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...
Che la mia libertà finisca dove inizia quella di un altra persona e' ovvio.
A me lo hanno iniziato a far capire quando avevo due anni.
C'e' pero' anche la libertà di esprimere le proprie idee, se uno vuole vivere propagandando contro una licenza (come la GPL) libero di farlo.
Non ne capisco il senso ma de gustibus.
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