Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"

Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"

Durante una conferenza virtuale con il MIT il presidente di Microsoft, Brad Smith, ammette che Microsoft si è sbagliata in passato su Linux e sull'open source: non sono negativi, ma un'importante parte del mondo IT

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Innovazione
MicrosoftLinux
 
47 Commenti
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cdimauro30 Maggio 2020, 07:46 #41
Originariamente inviato da: marcram
Il concetto fanciullesco di libertà che segui è una nozione ideale solo in ambito individualistico, perché se si parla di libertà collettiva ci devono per forza essere delle regole da imporre agli individui, affinché la loro libertà personale non intacchi la libertà degli altri.

Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...

Hai perso il contesto: non stiamo parlando astrattamente di libertà, ma della libertà offerta dalle licenze per il software.

Da questo punto di vista, e come avevo già detto, all'estremo della massima libertà si pone il "dominio pubblico". E per ovvie ragioni: ci si può fare qualunque cosa senza nessunissimo vincolo.
E' una cosa che riconosce perfino Stallman. D'altra parte viene da quell'ambiente, e il motivo per cui ha realizzato la GPL è proprio perché ai suoi tempi iniziò a circolare software non di dominio pubblico, e col copyright sui binari.
All'estremo opposto ci sono le GPL, perché limitano enormemente ciò che si possa fare, come ampiamente discusso.
Originariamente inviato da: PLAYsWITCH
Che la mia libertà finisca dove inizia quella di un altra persona e' ovvio.
A me lo hanno iniziato a far capire quando avevo due anni.
C'e' pero' anche la libertà di esprimere le proprie idee, se uno vuole vivere propagandando contro una licenza (come la GPL) libero di farlo.
Non ne capisco il senso ma de gustibus.

Il senso è quello che ho esposto prima.

Da programmatore è pacifico che abbia bisogno di utilizzare software sviluppato da altri e non posso certo mettermi a reinventare la ruota ogni volta. Per cui si pone il problema delle licenze.

Se tutti rilasciano il loro codice con licenze virali come la GPL, mi ritroverò bloccato.

Se, invece, viene rilasciato con licenze più permissive, li potrò utilizzare e andare avanti.

Da cui la mia presa di posizione e propaganda anti-GPL: per un mondo migliore per i programmatori (e di conseguenza anche per gli utenti: il software si trasforma in prodotto utilizzabile da terzi).
PLAYsWITCH30 Maggio 2020, 10:11 #42
Originariamente inviato da: cdimauro
Il senso è quello che ho esposto prima.

Da programmatore è pacifico che abbia bisogno di utilizzare software sviluppato da altri e non posso certo mettermi a reinventare la ruota ogni volta. Per cui si pone il problema delle licenze.

Se tutti rilasciano il loro codice con licenze virali come la GPL, mi ritroverò bloccato.

Se, invece, viene rilasciato con licenze più permissive, li potrò utilizzare e andare avanti.

Da cui la mia presa di posizione e propaganda anti-GPL: per un mondo migliore per i programmatori (e di conseguenza anche per gli utenti: il software si trasforma in prodotto utilizzabile da terzi).


In realtà allora te non sei contro la GPL ma contro chi la usa.
cdimauro31 Maggio 2020, 23:11 #43
In realtà il problema è proprio la GPL: esiste.
PLAYsWITCH01 Giugno 2020, 08:32 #44
Originariamente inviato da: cdimauro
In realtà il problema è proprio la GPL: esiste.


Ok ma e' creata, revisionata e usata dagli esseri umani.
cdimauro01 Giugno 2020, 09:06 #45
Quelli purtroppo non si possono eliminare.
dirac_sea01 Giugno 2020, 11:09 #46
A mio modo di vedere, la genialità della GPL, oltre ad assicurare la oggi indispensabile libertà di controllo del codice e la sicurezza del programma, ottiene anche di spostare il modello di business. Infatti la GPL non nega il business, però lo schioda dalla classica posizione di rendita, che perlopiù è in mano alle grandi multinazionali e non al piccolo programmatore, a quello ove viene premiato il servizio e l'assistenza. Se notate, sono i piccoli ad aver adottato per primi la GPL. Gli elefanti invece hanno difeso e in molti casi continuano a difendere il modello del software chiuso, convinti come sono del modello di business classico.
cdimauro01 Giugno 2020, 23:01 #47
La GPL non offre niente di più di altre licenze per quanto riguarda il controllo del codice e la "sicurezza". Controllo che non è affatto indispensabile.
D'altra parte, e come ho già dimostrato e detto altre volte, il codice chiuso è almeno "sicuro" quanto quello open (questo perché la "sicurezza" è una proprietà intrinseca del software, e non una conseguenza/proprietà del modello di distribuzione utilizzato. Sempre che di proprietà del codice si possa parlare: è il motivo per cui uso il virgolettato).

Che i piccoli programmatori abbiano scelto la GPL non mi sorprende, comunque, perché la viralità della licenza funge da centro gravitazionale che tende ad attirare a sé altro codice, facendo ingrandire la base e quindi contribuendo ad aumentare ancora di più la capacità di attrazione di altro codice. E' l'equivalente di un buco nero, insomma. Ed è per questo che è stata pensata. Non è un caso che il suo creatore non manchi di affermare che vorrebbe tutto il codice fosse (diversamente) libero.

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