CIE: i siti della Pubblica Amministrazione iniziano ad aggiornare le procedure. Agenzia delle Entrate fra i primi

CIE: i siti della Pubblica Amministrazione iniziano ad aggiornare le procedure. Agenzia delle Entrate fra i primi

I siti della PA man mano integrano le nuove procedure di accesso semplificato tramite CIE, che non richiedono più né il lettore di smart card né di avvicinare la CIE al sensore NFC dello smartphone. Non tutti però sono stati rapidi: i siti dell'INPS e del Comune di Milano propongono ancora le vecchie procedure

di pubblicata il , alle 11:41 nel canale Innovazione
CieIDSPIDIdentita digitale
 

A fine marzo alcuni aggiornamenti al sistema di identità elettronica avevano semplificato le procedure di accesso ai siti degli enti pubblici tramite CIE. Al contrario dello SPID, infatti, per accedere con la Carta di Identità Elettronica era necessario inizialmente possedere un lettore di smart card. Successivamente la procedura è stata aggiornata per potersi autenticare da desktop semplicemente avvicinando la CIE a un telefono dotato di tecnologia NFC, semplificandone parecchio l'utilizzo. Il passo successivo è stato quello di semplificare ulteriormente il processo: una volta registrata la carta, infatti, per il livello 1 basta inserire le credenziali, mentre per il livello 2 è necessario inquadrare un QR Code con lo smartphone, in maniera molto simile a quanto avviene con lo SPID.

A un mese dalla novità, non tutti i siti sono stati aggiornati, ma si stanno facendo passi avanti.

Il sito dell'Agenzia delle Entrate attiva le nuove procedure di accesso tramite CIE

Fra i primi siti ad aggiornare le procedure di accesso tramite CIE si segnala quello dell'Agenzia delle Entrate, sicuramente uno dei più importanti, soprattutto in questo periodo dell'anno, quando si preparano le dichiarazioni dei redditi. 

AdE CieID

In questo caso, per tutti i livelli di accesso 1 e 2, basterà, rispettivamente, inserire le credenziali o inquadrare il QR Code generato al momento dell'accesso tramite l'app CieID, in maniera praticamente identica a quanto accade con lo SPID. Così facendo, si potrà accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate anche chi non è dotato di smartphone con tecnologia NFC, che comunque è ormai presente nella maggior parte dei telefoni. Un vantaggio soprattutto per persone meno avvezze alla tecnologia, che non dovranno preoccuparsi di attivare NFC dalle opzioni. 

Purtroppo, non è così ancora per tutti i siti della PA. Un altro portale fondamentale per i servizi al cittadino, quello di INPS, richiede ancora di appoggiarsi alla precedente procedura. Lo stesso dicasi per il sito del Comune di Milano, che addirittura specifica che per accedere tramite computer è ancora necessario dotarsi di lettore di smartcard. In alternativa, è possibile accedere dallo smartphone, avvicinando la CIE al telefono.

Rimangono comunque attive le modalità di accesso tramite SPID. SPID che, lo ricordiamo, è ancora attivo, e lo sarà per un paio di anni. Inizialmente l'intenzione del Governo era quella di abbandonare lo SPID, mantenendo solamente la CIE in vista di un'app unica per tutta Europa. Questo per evitare di dover mantenere più sistemi paralleli, che hanno un costo non trascurabile. 

Poco prima della scadenza dei contratti coi provider, però, il Governo ha stanziato 40 milioni di euro per finanziare lo SPID, che è stato molto apprezzato dai cittadini, e semplificare la transizione ad altre modalità di accesso. 

9 Commenti
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Tasslehoff24 Aprile 2023, 13:00 #2
Battute a parte, io ci sono passato adeguando i servizi di frontend che si occupavano di autenticazione e autorizzazione per i settori IT di grossi enti.
Nel 2009 con l'autenticazione mediante CRS in Lombardia, poi il passaggio a CNS, poi il passaggio a SPID, poi CIE... poi ho cambiato società e non lavoro più con la PA (aggiungerei purtroppo, perchè con i suoi pregi e difetti è cmq un mondo che può arricchire molto, sia professionalmente che umanamente).

Non mi illudo che ci sarà sempre il buontempone che dirà "mio cuggggino con Wordpress lo faceva meglio e lo faceva prima" ma l'utente finale non avrà mai la più pallida idea della complessità gargantuesca che c'è dietro questi servizi, specialmente quelli erogati da enti grossi (facciamo da 1000 dipendenti in su, giusto per dare un numero, non il comune di Vergate sul Membro).

In particolare va considerato che proprio per la stessa natura delle forniture (e quindi qualcosa che esula totalmente dagli aspetti tecnici IT, ma ha più a che fare con le modalità con cui si va da una delibera di spesa alla fornitura passando per la progettazione) i servizi hanno mediamente vita molto lunga, e quindi ogni cambiamento richiede enormi sforzi di integrazione, spesso con tecnologie "legacy" (il che non significa necessariamente obsolete, ma che magari sono tecnicamente molto diverse da quelle da utilizzare).

Tutto questo si accompagna a costi enormi, solo per implementare la federazione con SPID (che poi banalmente è SAML2 leggeramente ritoccato) saranno stati spesi centinaia di milioni di euro sommando tutte le cr i nuovi sviluppi sulle migliaia e migliaia di servizi dei tantissimi enti di PA.

Tanto? Poco? Dipende...
Se diamo retta alla chiacchera da bar della gente che si scandalizza vien da dire tanto, ma che diavolo ne sa il tizio che sta al bar col suo calice di bianco dei costi e della complessità di un servizio del genere?
O della complessità della commessa e degli infiniti passaggio di approvazione e collaudo e documentazione che comporta anche la più stupida richiesta?
Perchè sei ci fermiamo alla chiacchera da bar lo smanettone di turno può scandalizzarsi per le centinaia o migliaia di € spese per esporre in https un sito con Let's Encrypt (è gggggratisss ), ma lo smanettone che diavolo ne sa della quantità di attività, collaudi, gestione commerciale, subappalti, approvazioni che stanno dietro a quella semplice e piccola attività da mezz'ora?
quartz24 Aprile 2023, 13:44 #3
Non c'hanno pace....

Poi sì, certo, prima mangiamoci un po' facendo acquistare alla gente un bel po' di lettori di smartcard da 30 EUR o più.... poi gli diciamo "ah, no scusate, in realtà non serve"

Che paese delle banane.

Opteranium24 Aprile 2023, 14:13 #4
l'inps lo aggiornerà quando sarò pensionato
Tasslehoff24 Aprile 2023, 15:29 #5
Originariamente inviato da: quartz
Non c'hanno pace....

Poi sì, certo, prima mangiamoci un po' facendo acquistare alla gente un bel po' di lettori di smartcard da 30 EUR o più.... poi gli diciamo "ah, no scusate, in realtà non serve"

Che paese delle banane.

Dai questa cosa dei lettori smart card risale appunto al 2008-2009.
Ora non fatemi fare l'avvocato del diavolo ma se stiamo rivangare qualcosa che risale a 15 anni fa non siam messi tanto bene...
Senza considerare che nessuno è stato obbligato a farlo, tant'è che tanta gente non l'ha fatto ed è campata cmq, magari si è giocata tante cose comode ma francamente nessuno aveva la pistola puntata alla tempia per usare la CRS.

Io ad es ci avevo caricato addirittura l'abbonamento ferroviario e della metro di Milano e la usavo per passare ai tornelli come la tessera ATM, davvero comodissima.
Per non parlare del fascicolo sanitario (accessibile giustamente solo tramite autenticazione strong, che allora significava CRS), saranno 10 anni che non vado dal medico per far ripetere ricette mediche, e chi ha malattie croniche potrà testimoniare che è una rottura di palle cosmica dover far la spola per consegnare la richiesta e ritirare le ricette ogni x settimane.
quartz24 Aprile 2023, 21:44 #6
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Dai questa cosa dei lettori smart card risale appunto al 2008-2009.
Ora non fatemi fare l'avvocato del diavolo ma se stiamo rivangare qualcosa che risale a 15 anni fa non siam messi tanto bene...
Senza considerare che nessuno è stato obbligato a farlo, tant'è che tanta gente non l'ha fatto ed è campata cmq, magari si è giocata tante cose comode ma francamente nessuno aveva la pistola puntata alla tempia per usare la CRS.

Io ad es ci avevo caricato addirittura l'abbonamento ferroviario e della metro di Milano e la usavo per passare ai tornelli come la tessera ATM, davvero comodissima.
Per non parlare del fascicolo sanitario (accessibile giustamente solo tramite autenticazione strong, che allora significava CRS), saranno 10 anni che non vado dal medico per far ripetere ricette mediche, e chi ha malattie croniche potrà testimoniare che è una rottura di palle cosmica dover far la spola per consegnare la richiesta e ritirare le ricette ogni x settimane.


Ma ben venga che sparisca, non mi fraintendere.

Ma non è assolutamente cosa di 15 anni fa.
Io ho dovuto comprare il cazzillo smartcard 2 anni fa per la firma digitale che mi serviva per firmare un contratto. Zero opzioni alternative.
scottial7726 Aprile 2023, 15:06 #7
Originariamente inviato da: Tasslehoff
il comune di Vergate sul Membro).


Hai vinto tutto!
zappy29 Aprile 2023, 21:07 #8
Originariamente inviato da: quartz
Ma ben venga che sparisca, non mi fraintendere.

Ma non è assolutamente cosa di 15 anni fa.
Io ho dovuto comprare il cazzillo smartcard 2 anni fa per la firma digitale che mi serviva per firmare un contratto. Zero opzioni alternative.

a parte che le firme digitali ci sono anche online senza bisogno di smartcard.

ma suppongo che tu sia andato in rovina per comprare il lettore sc.
poverino, se vuoi facciamo una colletta, così arrivi alla fine del mese...

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