Come chiedere i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni
di Riccardo Robecchi pubblicata il 29 Marzo 2021, alle 19:38 nel canale Innovazione
La possibilità di richiedere gli aiuti per aziende e partite IVA previsti dal decreto Sostegni voluto dal Governo partirà il 30 marzo e continuerà fino al 28 maggio. La domanda sarà presentabile direttamente al sito dell'Agenzia delle Entrate
Le domande per i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni potranno essere inviate dal 30 marzo al 28 maggio usando una procedura presente sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Le somme saranno depositate sul conto dei richiedenti di norma entro due settimane dalla domanda. Questa è la situazione per quanto riguarda l'erogazione dei fondi previsti dal governo per aiutare aziende e partite IVA colpite dalle chiusure e impossibilitate a lavorare o che hanno comunque visto un calo nei propri utili.
Decreto Sostegni: domande al via dal 30 marzo
Il Governo guidato da Mario Draghi ha stanziato risorse per un totale di 11 miliardi di euro per aiutare imprese e professionisti tramite il decreto Sostegni, annunciato qualche settimana fa. Le domande potranno essere presentate dal 30 marzo fino al 28 maggio, con accredito diretto delle somme sul conto corrente definito in fase di domanda o riconoscimento del credito d'imposta in base alla scelta del contribuente.
Le domande saranno analizzate dall'Agenzia delle Entrate, che verificherà la correttezza dei dati e in particolare che ci sia stato il calo di fatturato dichiarato. I controlli verranno effettuati anche dopo l'erogazione del contributo, aiutandosi anche con i dati della fatturazione elettronica, e l'Agenzia procederà a richiedere indietro l'eventuale parte non dovuta con le relative sanzioni nel caso in cui l'indennizzo non fosse effettivamente spettante (in tutto o in parte).
Decreto Sostegni: chi ha diritto agli aiuti
Il decreto Sostegni prevede alcune specifiche condizioni per individuare chi ha diritto a ricevere i fondi. C'è un limite massimo di fatturato, posto a 10 milioni di euro, e una soglia minima di calo nel fatturato mensile durante il 2020 rispetto al 2019 pari al 30%. Le aziende e i professionisti sopra i 10 milioni di fatturato o con un calo medio inferiore al 30% non avranno diritto a ricevere gli aiuti.
L'indennizzo sarà diviso in 5 fasce:
- 60% dell'ammontare della perdita sotto i 100mila euro di fatturato complessivo;
- 50% tra i 100mila e i 400mila euro;
- 40% tra 400mila euro e 1 milione;
- 30% tra 1 e 5 milioni;
- 20% tra 5 e 10 milioni.
Sparisce il riferimento ai codici ATECO presente nei precedenti decreti. La platea degli aventi diritto è prevista essere di circa 3 milioni di beneficiari tra imprese e partite IVA.
Decreto Sostegni: come fare domanda
Sarà possibile chiedere gli aiuti previsti dal decreto Sostegni utilizzando il sito Web dell'Agenzia delle Entrate. Nello specifico, bisognerà effettuare la domanda usando l'apposita sezione "Fatture e Corrispettivi" nell'area riservata del portale dell'Agenzia, accessibile a questo indirizzo.
Sarà necessario accedere con uno dei metodi di autenticazione previsti dall'Agenzia, ovvero tramite SPID, carta d'identità elettronica, carta nazionale dei servizi o Entratel. A fare domanda potrà essere anche un intermediario delegato, come ad esempio il commercialista.
Vi aggiorneremo con una guida passo passo non appena l'Agenzia delle Entrate renderà disponibile la sezione apposita.
8 Commenti
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Se questa è digitalizzazione...
A parte i commenti sulle cifre, ma ci rendiamo conto che qui digitalizzazione significa scaricare un modulo, compilarlo e caricarlo?Tu sei l'agenzia dell'entrate, hai già la mia dichiarazione dei redditi dello scorso anno, perché non mi chiedi il fatturato del 2020 e calcoli media mensile e quanto mi spetta? Roba che anche un PC dell'anno 2ac calcolerebbe in meno di un millesimo di secondo.
E invece no, mi devi dare la possibilità di sbagliare, di poter pensare di fare il furbo o di dovermi spaventare e pagare un commercialista per avere 4 spicci che, ripeto, in un mondo davvero digitale avrei dovuto fare due click al massimo per fare questa richiesta.
Ridicoli come al solito. E il cittadino vessato e frustrato, sempre in preda al panico di aver sbagliato e dover pagare il doppio o più di quanto ricevuto.
Mi rispondo da solo, SI.
Ho fatto domanda stamattina in 30 secondi,
inserito il reddito medio mensile 2019, quello 2020,
e l'IBAN per l'accredito.
Fine.
Quindi i tuoi "due click al massimo" sono in realtà 3,
e direi che va bene così, possiamo sopportarlo.
Non c'è nessun modulo da scaricare, compilare, caricare.
Si fa tutto online e in pochi secondi.
Per favore, non diamo info sbagliate.
chi ha aperto nel 2020 spero sia stato furbo da non fare troppi investimenti visto il periodo..
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