Computer quantistici contro COVID-19, scende in campo D-Wave

Computer quantistici contro COVID-19, scende in campo D-Wave

D-Wave mette a disposizione dei ricercatori i propri computer quantistici nella battaglia contro COVID-19. L'accesso, del tutto gratuito, avviene tramite la rete Leap 2, che permette di accedere a risorse di calcolo tradizionali e quantistiche.

di pubblicata il , alle 15:41 nel canale Innovazione
D-WaveComputer Quantistico
 

Supercomputer, calcolo distribuito e ora anche i computer quantistici. Nelle ultime settimane il mondo si è mobilitato per rispondere alla pandemia di COVID-19, mettendo in campo risorse di qualsiasi portata e genere.

L'ultima in ordine di tempo a unirsi alla lotta al nuovo Coronavirus è D-Wave Systems, realtà canadese impegnata nella realizzazione di computer quantistici. In una nota stampa, D-Wave Systems ha annunciato l'accesso immediato e gratuito ai propri sistemi (da questo indirizzo) a "chiunque stia lavorando a risposte alla crisi causata da COVID-19". L'uso dei computer quantistici D-Wave avviene tramite Leap 2, il suo servizio di quantum cloud ibrido.

Come già spiegato in precedenti articoli, i computer quantistici di D-Wave fanno parte di una particolare famiglia che utilizza una tecnica chiamata "quantum annealing" o "ricottura quantistica", utile per trovare il minimo globale all'interno di una funzione in uno spazio di ricerca. I computer di D-Wave dunque sono particolarmente utili per risolvere i problemi di ottimizzazione. Un esempio di problema risolvibile con questo metodo è: "conviene spedire questo pacco con il primo camion disponibile o con il successivo?". Il quantum annealing trova lo stato a minore energia del sistema, che risulta essere quello che dà la soluzione o l'insieme di soluzioni più vicine all'ideale.

Leap 2 è immediatamente disponibile in 35 paesi sparsi tra Nord America, Europa e Asia ed è un servizio che permette di accedere sia ad hardware quantistico che tradizionale per far svolgere a ciascun dispositivo i calcoli che vengono eseguiti meglio sulla specifica architettura. Secondo D-Wave, questo consente di risolvere problemi 100 volte più grandi della prima generazione con la sola parte quantistica e con un numero di variabili che arriva a 10.000.

Oltre a D-Wave partecipano a questo impegno partner e clienti come CINECA, DENSO, Forschungszentrum Jülich, Kyocera Corporation, KYOCERA Communication Systems, MDR/Cliffhanger, Menten AI, NEC Solution Innovators Ltd., OTI Lumionics, QAR Lab at LMU Munich, Sigma-i, Tohoku University e Volkswagen. Tutte queste aziende metteranno a disposizione team di ingegneri con esperienza nell'uso dei computer quantistici e nella formulazione di problemi, inoltre aiuteranno a sviluppare soluzioni.

Leggi anche: Quantum computing: cos'è, a cosa serve e come funziona

"Stiamo vivendo una crisi senza precedenti che colpisce quasi ogni settore e popolazione. La risposta a questa pandemia richiede creatività e nuovi approcci per risolvere i problemi. Riteniamo che unendo le competenze dei nostri clienti e partner al calcolo quantistico ibrido, possiamo offrire una potente risorsa a singoli, gruppi di ricerca e governi nel mondo per creare soluzioni agili e collaborative", ha dichiarato Alan Baratz, CEO di D-Wave.

Il calcolo quantistico ibrido potrebbe risolvere una serie di problemi complessi come l'analisi di nuovi metodi di diagnosi, la creazione di modelli sulla diffusione del virus, l'ottimizzazione della logistica ospedaliera, la distribuzione dei materiali, le combinazioni farmaceutiche e molto altro.

1 Commenti
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cignox101 Aprile 2020, 08:52 #1
Ma se fino a questo momento, da quel che so, la supremazia quantistica é stata raggiunta con un solo algoritmo, qualcuno sa spiegarmi in che modo un computer quantistico dovrebbe aiutare in questo scenario?
O é solo una mossa di marketing d D-Wave con la quale sperano di avere aggratis anche un sacco di beta testers (o il contrario).

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