Coronavirus: IBM Italia sostiene l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Coronavirus: IBM Italia sostiene l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

IBM Italia ha appena donato 250mila euro all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al fine di assicurare le risorse necessarie per affrontare la recente emergenza sanitaria: alla devoluzione della somma hanno contribuito i dipendenti IBM e i business partner italiani

di pubblicata il , alle 14:41 nel canale Innovazione
IBM
 

Tramite la propria Fondazione, IBM Italia ha donato una cifra pari a 250mila euro all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La donazione è stata effettuata insieme con le consociate Dock, Intesa, Sistemi Informativi e VT-Services, con l'obiettivo di garantire nuove risorse finanziarie per far fronte all'emergenza Coronavirus. A contribuire sono stati sia i dipendenti, ed ex-dipendenti, di IBM sia i business partner presenti sull'intero territorio nazionale.

IBM Italia: l'ultima iniziativa dell'azienda per la lotta al COVID-19

La donazione di IBM Italia rientra in una serie di iniziative della società volte a sostenere il popolo italiano in questo delicato periodo. Come dichiara IBM, l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è stato scelto "perché assurto tra i simboli, in tutto il mondo, degli sforzi messi in campo da un intero Paese e per lo spirito di sacrificio dedicato alla cura del più alto numero possibile di vite umane".

Tra i progetti promossi dall'azienda ne troviamo anche alcuni che fanno leva sull'impiego dell'innovazione tecnologica. La comunità scientifica, ad esempio, ha trovato il sostegno di IBM Summit, che vanta una potenza di 200 petaflop - equivalenti a 200 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Grazie alla capacità di calcolo del più potente supercomputer del mondo, i ricercatori ha potuto identificare 77 composti candidati a bloccare gli effetti devastanti del COVID-19.

Non dimentichiamoci del Consorzio HPC (High Performance Computing), che ha unito organizzazioni governative, aziende e laboratori americani per elevare la disponibilità di potenza per la ricerca a ben 330 petaflop.

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Al contempo, IBM si è rivolta anche agli sviluppatori di tutto il mondo, incoraggiandoli a creare applicazioni che siano in grado di alleviare i disagi sociali causati dalla pandemia. La Call for Global Challenge 2020 non affronterà solo il tema del cambiamento climatico, dunque, ma anche quello del COVID-19.

Restringendo il campo all'Italia, pochi giorni fa abbiamo visto come IBM sia scesa in campo per supportare anche la formazione a distanza, in partnership con Cisco. Le due società hanno unito le forze per permettere a studenti e insegnanti di continuare le lezioni scolastiche durante il periodo di quarantena, restando all'interno delle proprie abitazioni: questo è stato reso possibile da Cisco Webex, piattaforma di collaborazione che ha accolto oltre 100mila studenti italiani nelle sue 'aule virtuali'. Tanta attenzione è stata rivolta anche alle aziende e, dunque, agli smart worker, che hanno avuto accesso a una serie di applicazioni gratuite messe a disposizione da IBM Cloud.

Le ultime notizie legate a tali iniziative sono raccolte nel portale di IBM Italia dedicato alla solidarietà digitale, dove l'azienda mette a disposizione della collettività un programma di supporto per far fronte all'improvviso cambiamento dello scenario economico e sociale.

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