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Data center e sostenibilità ambientale: come Elmec Informatica ha abbattuto i consumi con le soluzioni di Pure Storage

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Innovazione Data center e sostenibilità ambientale: come Elmec Informatica ha abbattuto i consumi con le soluzioni di Pure Storage

Il data center BR4 di Elmec Informatica è stato progettato pensando all'ambiente: l'energia per alimentarlo proviene interamente da fonti rinnovabili. I sistemi di archiviazione basati su tecnologia Pure Storage contribuiscono a migliorare l'efficienza energetica dell'infrastruttura

 

Il tema della sostenibilità ambientale è uno dei più caldi negli ultimi anni, soprattutto in Europa, che si è impegnata a raggiungere traguardi ambiziosi di decarbonizzazione con il piano Fit for 55 per la transizione verde. Si parla del Green Deal europeo soprattutto per il suo impatto sul settore automotive, “costretto” ad accelerare molto sull’elettrificazione, ma non sempre ci si ricorda che anche i data center sono infrastrutture assetate di energia e il loro impatto in termini di emissioni di CO2 è significativo. Risulta fondamentale quindi abbattere anche queste tipologie di consumi, adottando processori in grado di offrire un miglior rapporto performance/Watt, ottimizzare i sistemi di raffreddamento e ridurre anche i consumi dei sistemi di storage al loro interno.

Elmec BR4 data center

Un obiettivo che Elmec Informatica, Managed Service Provider di Varese che coi suoi quattro data center supporta circa 1.500 clienti a livello globale. Per Elmec abbattere i consumi era fondamentale sia nell’ottica di contenere i costi sia in quella di attrarre più clienti: un numero sempre maggiore di aziende, infatti, tende a collaborare solo con fornitori “sostenibili” lungo tutta la supply chain, così da abbattere anche le emissioni Scope 3, quelle generate lungo la catena di approvvigionamento.

Il green data center di Elmec Informatica

Il BR4 è il data center più recente dei quattro progettati e gestiti da Elmec Informatica. Un’infrastruttura di tipo TIER IV, il più elevato grado di sicurezza, che prevede che tutti i sistemi, dall’alimentazione al raffreddamento, siano ridondanti così da garantire un uptime del 99,995%, che significa in anno il tempo di inattività totale non può essere superiore ai 26,3 minuti. BR4, che eroga i servizi a circa 300 aziende, è nato mettendo la sostenibilità al centro tanto da essere alimentato al 100% da fonti rinnovabili. In parte acquistata da fonti green, in parte generata dai pannelli fotovoltaici installati sulla struttura, che sono realizzati “in casa”. A fornirli è stata Elmec Solar, realtà che fa sempre parte del gruppo.

Green data center Elmec

Per assurdo, anche la sua costruzione è stata “positiva” per il territorio: il terreno su cui è stato edificato era infatti destinato allo stoccaggio di amianto e rifiuti oleosi. Per realizzare BR4, ha bonificato una zona di 13.000 mq. Altre misure per abbattere i consumi sono l’adozione di un sistema di illuminazione a LED, che oltre a richiedere meno energia rispetto ad altre lampate non emettono raggi UV. Molta attenzione è stata dedicata al sistema di raffreddamento, che si regola sulla base delle temperature esterne per ridurre al minimo l’energia necessaria per raffreddare i server. Abbiamo avuto modo di parlarne qui.

Storage All Flash per ridurre le emissioni: il caso Emec e Pure Storage

Oggi è essenziale disporre di una strategia di sostenibilità,” spiega Mattia Ballerio, Technology Solutions Manager di Elmec. “L'innovazione sostenibile è diventata un prerequisito indispensabile per fare business”. E quando Elmec si è trovata a realizzare il suo quarto data center ha deciso di puntare subito su tecnologie all’avanguardia sotto il profilo dell’efficienza energetica, sviluppando un’infrastruttura che fosse il meno energivora possibile. Per quanto riguarda la parte storage, ha scelto le soluzioni All-Flash di Pure Storage. Questo perché, come spiega Ballerio, “Un approccio sostenibile all'IT è essenziale per la qualità che ci aspettiamo da partner e fornitori, senza che ciò vada a compromettere le performance. Volevamo una soluzione storage che ci permettesse di essere competitivi e allo stesso tempo di avere un impatto positivo sull’ambiente”.

Pure flasharray X

Nello specifico, all’interno del più recente data center di Elmec trovano spazio sistemi Pure FlashArray//X e Pure FlashArray//C. Che hanno permesso non solo di ridurre i consumi di energia, ma anche di abbattere del 50% i volumi di dati grazie alle tecnologie di data reduction introdotte da Pure. Si tratta di sistemi ideali per le esigenze dei data center, in grado di garantire una disponibilità del 99,9999% e di archiviare fino a un massimo di 7,3 Petabyte di dati, nella configurazione più spinta.

Elmec data center BR4 efficienza

L’adozione dei sistemi di Pure ha contribuito ottimizzare l’indice Power Effectiveness Usage (PUE), un indicatore dell’efficienza energetica di un data center, che nel caso dell’azienda di Varese si attesta attorno all’1,15%, contro una media a livello mondiale di 1,8%.  Il PUE è un valore che tiene conto del rapporto dell’energia utilizzata dall’intera infrastruttura e quella necessaria ad alimentare solo l’equipaggiamento IT. Più è basso, maggiore l’efficienza dei dispositivi IT.

Elmec ha inoltre scelto di aderire al programma Pure Evergreen, che garantisce un ciclo di vita dell’hardware più lungo, evitando di cambiare l’hardware ogni tre/quattro anni, la cadenza tipica per questa tipologia di infrastrutture.  “Grazie a Pure non dobbiamo più rivalutare e sostituire lo storage nell’arco di pochi anni. Quindi l'impatto netto sull'ambiente e sulla nostra bottom line è decisamente significativo”, sottolinea Ballerio.

Per il futuro, Elmec sta valutando l’adozione dei server Pure FlashBlade, progettati per l’archiviazione di file e oggetti e ideali per l’utilizzo in ambienti containarizzati e virtualizzati perché “l’obiettivo è quello di allinearci ad altri pionieri che condividono il nostro stesso approccio alla sostenibilità. Pure ci permette di erogare servizi eccezionali nel modo più trasparente e responsabile possibile”.

Pure Evergreen: anche lo storage diventa as a Service

Pure Evergreen è la soluzione STaaS (STorage as a Service) proposta da Pure Storage, che permette di spostare i costi relativi ai sistemi di archiviazione da Capex a Opex. Chi aderisce a questa formula, potrà evitare di occuparsi dei costosi e spesso frequenti aggiornamenti di questa tipologia di server. Pure si occuperà infatti di gestire il cambio delle memorie e anche dei controller in maniera “non-disruptive”: gli upgrade non andranno insomma a pesare sulla disponibilità dei servizi o sulle performance del sistema. In caso di necessità, Pure si occuperà anche di espandere lo spazio di archiviazione sulla base delle necessità dei clienti. Questo approccio permette di ottimizzare i costi per lo storage e garantisce una maggiore scalabilità, oltre a semplificare la gestione dell’ambiente. Secondo Pure Storage, consente di abbattere il TCO del 50% rispetto a un upgrade forklift tradizionale, cioè a un aggiornamento completo delle soluzioni di archiviazione che prevede la sostituzione dell’hardware con modelli più recenti, sempre in maniera non-disruptive.

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