Ericsson ConsumerLab: la pandemia ha cambiato (per sempre) le nostre abitudini online

Ericsson ConsumerLab: la pandemia ha cambiato (per sempre) le nostre abitudini online

Ericsson ConsumerLab ha pubblicato una nuova interessante ricerca sulle abitudini online sviluppate dai consumatori durante l'emergenza sanitaria globale. Secondo il report, i cambiamenti sono destinati a resistere anche a pandemia conclusa

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Innovazione
Ericsson
 

La pandemia ha sconvolto la nostra vita e le nostre abitudini. Tra smart working e tempo trascorso chattando con amici e famigliari o semplicemente navigando in Rete, le ore passate online da tutti noi sono aumentate in modo esponenziale durante i lockdown. Questi abitudini sono destinate a resistere anche nel futuro, come dimostra un interessante report realizzato da Ericsson ConsumerLab. Le abitudini online sviluppate durante la pandemia non cambieranno: questo è il sunto del report che ha coinvolto 2.3 miliardi di persone in 31 paesi. 

Come cambierà la nostra vita online dopo la pandemia

Il report di Ericsson ConsumerLab prevede che i consumatori continueranno a gestire online diverse attività quotidiane come lavoro, didattica a distanza, servizi di telemedicina e spesa. Nel prossimo futuro si stima che i consumatori aggiungeranno alla loro routine quotidiana altri servizi online. Ci sarà più spazio anche per i viaggi, amici e familiari, oltre che per praticare uno stile di vita più sano. Per quanto riguarda le attività online, si stima che i consumatori trascorreranno connessi dieci ore in più a settimana quando si tornerà alla normalità. Zeynep Ahmet, Senior Researcher, ConsumerLab, Ericsson Research, ha così commentato: “Durante la pandemia l’ICT ha permesso ai consumatori di continuare a gestire numerosi aspetti della propria vita. Le nostre ultime ricerche mostrano che questa situazione sarà la nuova normalità per il futuro. Questa tendenza permette di dare maggiore priorità agli aspetti più importanti della vita, sia che si tratti di passare più tempo con i propri cari sia che si tratti di avere uno stile di vita più sano. Nel ruolo di abilitatori, è chiaro che sia le reti mobili che gli sforzi di inclusione digitale giocheranno un ruolo cruciale nella costruzione delle società di resilienti, inclusive ed eque di domani”. 

Il nostro futuro sarà sempre più online?

Entro il 2025 un consumatore su due si aspetta di usare l'e-learning per aggiornarsi, mentre la metà degli intervistati crede che tutte le attività d'intrattenimento si svolgeranno prevalentemente online. Si stima, poi, che più di un terzo dei consumatori ordinerà la spesa principalmente online. Essere sempre online, però, preoccupa non poco: il 64% degli intervistati, infatti, prevede un aumento del livello di stress nel prossimo futuro. Una delle principali fonti di preoccupazione è il lavoro: tre intervistati su cinque credono che sarà necessario avere più di un'occupazione per mantenere un reddito soddisfacente. Allo stesso tempo, sette intervistati su dieci si aspettano di condurre una vita più sana. Per quanto riguarda il capitolo "acquisti", la metà dei consumatori prediligerà i prodotti locali nel futuro anche per salvaguardare l'ambiente, altra fonte di preoccupazione. La maggior parte degli intervistati, infatti, vorrebbe maggiori opzioni per un trasporto più sostenibile, mentre solo uno su tre indica afferma che si asterrà dal volare per viaggi di piacere nel prossimo futuro. Infine, la ricerca di Ericsson ConsumerLab stima che il tempo passato online aumenterà in media di 10 ore a settimana nel 2025: quindi, la dipendenza dalle piattaforme online continuerà anche dopo la pandemia. Gli intervistati, infatti, prevedono di aggiungere in media 2.5 nuovi servizi digitali a quelli che utilizzano abitualmente  entro il 2025: l'inclusione digitale diventa così un requisito fondamentale, soprattutto per garantire a tutti un'equa “nuova normalità”. 


 

1 Commenti
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WarDuck03 Agosto 2021, 17:57 #1
E ovviamente a guadagnarci sono principalmente le piattaforme, che affare eh, perdere il contatto con la realtà e passare la propria vita online

Ma nuova normalità cosa? Ma c'è veramente chi vuole questo per la propria vita?

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