Huawei

Huawei Connect 2024: ecco come la tecnologia cercherà di salvare il nostro pianeta

di pubblicata il , alle 17:00 nel canale Innovazione Huawei Connect 2024: ecco come la tecnologia cercherà di salvare il nostro pianeta

Il colosso tecnologico ha organizzato HUAWEI CONNECT 2024 a Parigi, riunendo esperti e partner per discutere il futuro tecnologico del continente. Abbiamo partecipato all'evento e vi raccontiamo gli argomenti principali emersi durante i diversi incontri

 

La capitale francese ha ospitato l'edizione 2024 di HUAWEI CONNECT, appuntamento annuale che punta a radunare numerosi professionisti del settore tecnologico provenienti da tutta Europa con l'obiettivo di fare il punto sulla transizione del continente verso un futuro più sostenibile e digitalizzato. Ken Hu, Rotating Chairman di Huawei, ha ricordato come la presenza dell'azienda in Europa, consolidata da oltre vent'anni di collaborazioni, continui a crescere attraverso partnership strategiche nei settori del networking, cloud computing, storage ed energia.

HUAWEI CONNECT 2024 Parigi

Durante la manifestazione, a cui abbiamo partecipato negli scorsi giorni, l'azienda ha posto particolare enfasi anche sul programma TECH4ALL, un'iniziativa dedicata all'inclusione digitale e al miglioramento degli ambienti che ha già permesso di formare oltre 80 mila persone in Europa grazie alla collaborazione con università e organizzazioni non governative. Jim Lu, Senior Vice President e President della regione europea di Huawei, ha premiato i partner più virtuosi con l'Industry Pioneer Award, sottolineando l'importanza della collaborazione in un momento cruciale per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e industriale.

Huawei Connect, l'incontro annuale dove si fa il punto sui processi di trasformazione digitale

Le prospettive future sono state al centro degli interventi di numerosi esperti del settore. Pascal Terrien del Gruppo EDF, Cillian O'Donoghue di Eurelectric e Magdalena Landry dell'UNESCO hanno condiviso le loro visioni sulla trasformazione digitale europea. Significativi anche i contributi di Daan Boekestein del Gruppo Azerion, Eric Blazy di Orange Business e Franck Le Moal del Gruppo LVMH, che hanno evidenziato le opportunità offerte dalle nuove tecnologie nei rispettivi settori.

Terrien, in particolare, ha sottolineato come nel panorama della transizione energetica mondiale sia necessario un piano strutturato che punta a rivoluzionare il nostro rapporto con l'energia. L'obiettivo è chiaro e non ammette compromessi: costruire un futuro a zero emissioni attraverso l'elettricità pulita e soluzioni innovative, bilanciando la salvaguardia del pianeta con il benessere sociale e lo sviluppo economico. La roadmap già tracciata nel settore delinea una strategia multilivello che parte da un presupposto fondamentale: lo stop definitivo alla costruzione di nuove centrali a carbone, seguito da un potenziamento massiccio delle energie rinnovabili, che dovranno triplicare la loro capacità attuale, accompagnato da un raddoppio degli investimenti nelle infrastrutture di rete.

HUAWEI CONNECT 2024 Parigi

Parallelamente, si punta a duplicare sia i miglioramenti nell'intensità energetica che la capacità nucleare, con l'obiettivo di elettrificazione che è fissato al 50% del fabbisogno energetico totale. Dal cambiamento climatico alla sicurezza energetica, dalla tutela della biodiversità all'efficienza dei sistemi produttivi, il piano tocca ogni aspetto della sostenibilità. In questo scenario di cambiamento, gli standard internazionali IEC emergono come pilastri fondamentali della transizione: il loro ruolo è promuovere un mondo sostenibile, favorendo al contempo un clima di fiducia, inclusione e collaborazione tra i diversi attori coinvolti. Gli effetti di questi standard devono ripercuotersi positivamente su molteplici fronti: dal commercio mondiale equo alla riduzione dei costi di produzione, dall'interoperabilità dei sistemi alla certificazione della sicurezza. Fungono da catalizzatori per l'innovazione e, soprattutto, creano un consenso internazionale necessario per una trasformazione di tale portata. Il successo di questa transizione dipenderà dalla capacità di tutti gli attori coinvolti di muoversi nella stessa direzione, con determinazione e visione comune.

Secondo Cillian O'Donoghue, invece, l'Europa si sta muovendo con decisione verso la neutralità climatica, con il suo progetto che poggia su due pilastri fondamentali: la decarbonizzazione del settore energetico e l'elettrificazione della società entro il 2050. Come evidenziato dal dirigente di Eurelectric, i progressi sono già tangibili, con una riduzione del 90% dei costi del fotovoltaico e un settore elettrico già decarbonizzato al 74%. Tuttavia, la strada presenta sfide significative dal momento che attualmente il processo di elettrificazione della società è fermo al 23%, ben lontano dall'obiettivo del 70%. I settori chiave mostrano progressi disomogenei, con ad esempio il settore edilizio che ha visto un calo nelle vendite di pompe di calore tra il 2022 e il 2023, nonostante l'obiettivo di raddoppiarle entro il 2030. Nel trasporto, nonostante gli 8 milioni di veicoli elettrici aggiunti negli ultimi quattro anni, serve un'accelerazione per raggiungere i 30 milioni di veicoli previsti nei prossimi cinque anni.

Particolarmente critica è la situazione delle infrastrutture della rete elettrica: con il 30% della rete europea che supera i 40 anni di età, si registra una crescita evidente delle richieste di connessione di impianti basati sul fotovoltaico - fino al 1425% in Lettonia, ma solo del 162% in Italia. Questo evidenzia l'urgente necessità di modernizzare e potenziare le infrastrutture, richiedendo un forte impegno politico e consistenti investimenti di capitale. In questo contesto, O'Donoghue sottolinea come siano tre gli aspetti fondamentali da considerare nel processo di transizione ecologica in Europa: flessibilità, stoccaggio energetico e reti elettriche.

  • Per quanto riguarda la flessibilità, emerge come la gestione della congestione della rete diventi sempre più cruciale, con costi variabili. L'Europa deve introdurre un nuovo quadro di investimenti per tecnologie flessibili che copra le questioni di finanziamento, riduca i rischi per gli investimenti privati e coordini gli attori industriali.
  • Il secondo punto riguarda lo stoccaggio energetico, che necessita di un "boost" significativo: i dati presentati mostrano una proiezione impressionante: partendo da una capacità di 4 GW nel 2022, sarà necessario un aumento fino a 117 GW entro il 2030 - una crescita di 29 volte. Il mix di tecnologie di stoccaggio si diversificherà notevolmente, includendo pompaggio idroelettrico, batterie utility-scale, V2G (Vehicle-to-Grid) e batterie prosumer, con una capacità totale che dovrebbe raggiungere i 448 GW entro il 2050 nell'UE e nel Regno Unito.
  • Per quanto riguarda l'aspetto delle reti elettriche, O'Donoghue ha tracciato i pilastri della strategia Grids4Speed, che si basa sui fattori di eccellenza nelle prestazioni degli asset, flessibilità favorevole alla rete e investimenti anticipatori. Gli investimenti annuali nelle reti di distribuzione (DSO) dovranno raddoppiare fino a raggiungere 67 miliardi di euro nei prossimi 20 anni, con varie priorità in base alla categoria.

In occasione dell'evento, l'UNESCO ha rilanciato la sua strategia globale per l'educazione STEM, presentando un quadro completo di azioni mirate a trasformare radicalmente l'apprendimento delle materie scientifiche e tecnologiche. Magdalena Landry ha delineato un piano articolato su tre livelli temporali, progettato per rispondere alle sfide educative contemporanee e future. Le disparità di genere nell'accesso all'istruzione STEM rappresentano una delle priorità fondamentali del programma, e la strategia pone particolare enfasi sulla necessità di creare ambienti formativi inclusivi, dove studentesse e minoranze possano sviluppare liberamente il proprio potenziale nelle discipline scientifiche. Un'attenzione specifica viene dedicata al Sud-Est Europa, dove paesi come Slovenia, Croazia e Malta stanno già implementando programmi pilota basati su metodologie didattiche flessibili e interattive.

Gli investimenti nell'istruzione STEM vengono monitorati attraverso precisi indicatori di performance, correlati alla percentuale di PIL destinata al settore educativo. La roadmap prevede cinque aree strategiche prioritarie: allineamento delle politiche nazionali, evoluzione degli ambienti di apprendimento, formazione continua degli educatori, percorsi collaborativi tra stakeholder e impatto globale delle iniziative. Una particolare rilevanza assume il concetto di ecosistema STEM integrato, dove istituzioni educative, governo e settore privato collaborano sinergicamente. Le best practice emergenti dal Sud-Est Europa evidenziano l'efficacia di approcci come il peer learning in Slovenia e Turchia, o l'applicazione pratica delle conoscenze teoriche in Croazia: l'obiettivo dichiarato è costruire un sistema educativo che prepari adeguatamente le nuove generazioni alle sfide scientifiche e tecnologiche del futuro.

I frutti delle iniziative TECH4ALL

Fra gli argomenti di maggiore interesse, fra quelli affrontati durante gli incontri organizzati dall'azienda a Parigi, c'è stato TECH4ALL. Si tratta di un'iniziativa a lungo termine di inclusione digitale unita a un piano d'azione decisamente concreto da parte di Huawei in diverse aree. Allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e con la visione del colosso cinese, TECH4ALL mira a creare un mondo digitale più inclusivo e sostenibile per tutti. L'iniziativa si basa su quattro aspetti principali: Salute, Sviluppo, Educazione e Ambiente, con l'obiettivo di garantire che tutti abbiano accesso ai diritti fondamentali, concentrandosi su comunità remote, studenti e insegnanti, giovani disoccupati, donne, anziani e persone con disabilità, oltre che sulla protezione di ambienti come zone umide, oceani e foreste.

HUAWEI CONNECT 2024 Parigi

Quello che è emerso durante l'evento è che TECH4ALL sta già facendo la differenza in tutto il mondo, con progetti che connettono le comunità non connesse, potenziano le comunità svantaggiate e proteggono il pianeta. L'azienda sta implementando soluzioni tecnologiche avanzate per affrontare sfide cruciali come la protezione delle specie a rischio, la prevenzione degli incendi boschivi e l'accesso all'istruzione nelle aree remote. I progetti, sviluppati in collaborazione con partner locali e internazionali, stanno già mostrando risultati significativi in termini di impatto sociale e ambientale. Dal monitoraggio delle aquile di Bonelli in Spagna alla formazione digitale itinerante in 18 paesi, le iniziative dell'azienda stanno producendo risultati tangibili in termini di conservazione della biodiversità e inclusione sociale.

Particolarmente interessante è il progetto sviluppato in Grecia per il rilevamento precoce degli incendi boschivi, una minaccia ricorrente nei paesi mediterranei durante i mesi estivi. La soluzione, frutto della collaborazione tra l'Università di Atene, la startup PROBOTEK e Huawei, si basa su un centro di comando dotato di intelligenza artificiale collegato a sensori che rilevano particelle nell'aria, CO2, temperatura e direzione del vento. Il sistema è in grado di identificare un principio di incendio nei primi cruciali quindici minuti, consentendo una risposta tempestiva delle squadre di emergenza. Droni connessi in 5G trasmettono immagini in tempo reale al centro di comando, permettendo di prevedere il percorso delle fiamme e pianificare le operazioni di evacuazione. Di sistemi come questi non si parla molto, proprio perché decisamente efficaci a prevenire eventuali disastri: fa più notizia la distruzione di un incendio, ovviamente, rispetto a un incendio evitato.

La tecnologia sta giocando un ruolo determinante anche nella conservazione delle specie a rischio. In Norvegia, Huawei e la Berlevag Hunting and Fishing Association hanno implementato una soluzione basata sull'intelligenza artificiale per proteggere il salmone atlantico selvatico dall'invasione del salmone rosa del Pacifico. Il sistema, che utilizza video subacquei e intelligenza artificiale per identificare e filtrare la specie invasiva, ha già rimosso oltre 6 mila esemplari da due fiumi con un'accuratezza del 99%, riducendo del 90% il lavoro manuale precedentemente necessario. Un altro esempio significativo arriva dall'Austria, dove il Lago Neusiedl ospita una ricca varietà di uccelli, anfibi e mammiferi. Per contrastare il deterioramento degli habitat naturali causato dalle alterazioni del livello dell'acqua, Huawei, l'Università di Vienna e il Parco Nazionale Neusiedler See hanno installato un sistema di monitoraggio audio che registra le vocalizzazioni degli uccelli. L'intelligenza artificiale ha già identificato 69 specie diverse, fornendo dati essenziali per la gestione controllata dei canneti basata sulle preferenze abitative delle diverse specie.

Nel Parco Naturale Sant Llorenç del Munt i l'Obac in Spagna, l'aumento dei visitatori dopo la pandemia ha influenzato la mobilità e il successo riproduttivo delle aquile di Bonelli. Per studiare gli effetti dell'incremento del turismo e implementare misure di conservazione mirate, Huawei, IUCN e l'Università di Girona hanno sviluppato una soluzione di monitoraggio che comprende telecamere, ricevitori GPS e una piattaforma cloud. Dal suo dispiegamento nel 2023, il sistema ha fornito dati cruciali per supportare le decisioni di gestione del parco e stabilire protocolli per prevenire futuri incidenti.

Sul fronte educativo, UNESCO e Huawei hanno lanciato nel 2020 il progetto Technology-enabled Open Schools for All (TeOSS), una risposta concreta alle sfide poste dalla pandemia COVID-19 nel settore dell'istruzione. L'iniziativa, che punta a garantire la continuità dell'apprendimento attraverso l'integrazione di modelli educativi con piattaforme digitali, ha già supportato 15 mila studenti e insegnanti in Etiopia, Ghana ed Egitto nella sua prima fase. Dal 2024 al 2027, la seconda fase supporterà la trasformazione digitale dell'istruzione in Brasile, Egitto e Thailandia. Dal 2019, inoltre, i progetti Skills on Wheels hanno raggiunto 93 mila persone in 18 paesi, portando la formazione digitale nelle comunità prioritarie attraverso aule mobili montate su autobus o camion. I DigiTrucks, alimentati interamente a energia solare e dotati di dispositivi digitali, offrono formazione sulle competenze digitali di base e soft skills. In Europa, invece, gli SmartBus forniscono formazione sulla sicurezza online per bambini tra gli 11 e i 15 anni, mentre in Arabia Saudita e Perù, gli SmartTrucks si concentrano sulla formazione digitale per gli anziani.

HUAWEI CONNECT 2024 Parigi

Gli impatti positivi di queste iniziative dimostrano come tecnologie potenzialmente distruttive per l'ambiente in termini di consumi di risorse possano invece contribuire significativamente alla conservazione ambientale e all'inclusione sociale, soprattutto se utilizzate in modo mirato e in collaborazione con partner esperti. La combinazione di IA, connettività avanzata e dispositivi smart sta creando nuove possibilità per affrontare sfide globali complesse, sottolinea Huawei con l'evento parigino, dalla protezione della biodiversità all'accesso all'istruzione nelle aree più remote.

Considerazioni finali

Michael Ma, Corporate Vice President e President of ICT Product Portfolio Management & Solutions di Huawei, ha illustrato le nuove tecnologie sviluppate per accelerare la modernizzazione dei settori industriali europei. L'azienda ha presentato cinque soluzioni chiave, tra cui una piattaforma CloudCampus a 10 Gbps e un sistema DCN ad alta disponibilità per i data center. Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza informatica con Multilayer Ransomware Protection, una soluzione specifica per contrastare gli attacchi ransomware. L'impegno di Huawei si concretizza anche nello sviluppo di oltre 30 soluzioni specifiche per diversi settori, dalla pubblica amministrazione alla sanità, dall'istruzione alla vendita al dettaglio. Un ecosistema completo di prodotti eKit è stato progettato per rispondere alle esigenze peculiari di ciascun ambito, garantendo economicità, diversificazione, facilità di manutenzione e scalabilità.

La strategia dell'azienda cinese si basa sostanzialmente su diversi pilastri fondamentali: competitività economica, diversificazione delle soluzioni, semplicità nella gestione e potenziale di crescita. L'obiettivo dichiarato è supportare le imprese europee nel processo di digitalizzazione, mantenendo un equilibrio tra prestazioni tecniche e sostenibilità ambientale. L'evento parigino ha dimostrato come la collaborazione tra settore pubblico e privato sia essenziale per realizzare una trasformazione digitale efficace e sostenibile, e in particolare come le partnership sviluppate da Huawei con istituzioni accademiche, organizzazioni non governative e aziende europee rappresentino un modello di cooperazione internazionale orientato al progresso tecnologico e alla sostenibilità. La presenza ventennale di Huawei nel mercato europeo si consolida attraverso investimenti mirati e partnership strategiche, confermando l'importanza del Vecchio Continente nei piani di sviluppo dell'azienda. L'impegno nella formazione digitale e nella ricerca di soluzioni sostenibili sottolinea una visione a lungo termine che va oltre gli aspetti puramente commerciali per abbracciare scelte sociali e ambientali che andranno a plasmare il futuro del nostro pianeta.

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^