Il Covid-19 ha accelerato l'uso dei pagamenti digitali in Italia. L'analisi di Mastercard
di Alberto Falchi pubblicata il 26 Giugno 2020, alle 13:22 nel canale InnovazioneDurante la pandemia, un italiano su due ha utilizzato maggiormente i pagamenti digitali. Il 56% degli esercenti dichiara di aver utilizzato più denaro elettronico che contante. Gli strumenti più usati sono stati carte di credito e di debito
Ci voleva una spinta per accelerare la diffusione dei pagamenti digitali in Italia e, come spesso avviene, è stata una disgrazia a dare uno scossone alle persone. L'emergenza sanitaria ha costretto molti a rivedere le proprie abitudini, incluse le modalità di pagamento, che pian piano si stanno spostando sul terreno digitale.
La ricerca Paying digital, living digital: evoluzione dello stile di vita degli italiani prima e dopo il Covid-19 di Mastercard ha approfondito il rapporto degli italiani con la tecnologia e, in particolare, con gli strumenti di pagamento, e offre alcuni spunti interessanti.
Come il Covid ha cambiato il mercato dei pagamenti
Il rapporto sottolinea come la metà degli italiani ha incrementato l'uso di pagamenti digitali. Nella maggior parte dei casi (69,9%) dichiara di utilizzare prevalentemente i classici strumenti come carta di credito e di debito, mentre i sistemi contactless sono usati da poco più metà della popolazione.
E una volta finita l'emergenza? Secondo l'indagine, è probabile che il trend prosegua: un italiano su quattro infatti per la prima volta nella sua vita, dichiara di voler abbandonare per sempre il contante e la carta di pagamento tradizionale potrebbe diventare il mezzo più utilizzato. Una sorpresa, considerata la storica avversione degli italiani verso i pagamenti digitali. La pandemia a quanto pare ha messo in luce i vantaggi: per il 70% il fattore che fa la differenza è il risparmio di tempo che si ottiene pagando in maniera digitale, ma ciò che più ha spinto gli intervistati a "strisciare" le carte è la questione igienica: carte, smartphone e app bancarie sono considerate più sicure (sotto il profilo sanitario) del denaro contante.
Strumenti ancora più innovativi, come l'app bancaria, continuano a rappresentare una minoranza delle transazioni: sono solo il 29,5%, mentre i pagamenti tramite smartphone rappresentano solo il 20% del totale. Ancora meno usati i dispositivi indossabili: solo il 12,5% li sfrutta per pagare.
"Quanto emerge da questa nuova ricerca di Mastercard rappresenta un’importante conferma per l'Italia rispetto alla propensione degli italiani ad utilizzare i pagamenti digitali" - ha dichiarato Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard - "Durante l’emergenza Covid-19 i nostri connazionali si sono rivolti al digitale per effettuare acquisti, in alcuni casi scoprendo per la prima volta le loro potenzialità. Il dato rilevante è che questo trend dichiarano i consumatori e gli esercenti continuerà nel futuro".
Italiani e digitale: una questione di fiducia
Quanto si fidano gli italiani di chi gestisce i loro dati personali? Dipende. Il 54,5% degli intervistati dichiara di avere fiducia nella propria banca e sarebbe disposto a fornire i dati personali al proprio istituto di credito in cambio di benefici da applicazioni/siti web e servizi personalizzati, percentuale che sale al 66% nella fascia di età tra i 55 e 65 anni.
Più contenuta è invece la fiducia verso i colossi del web a cui solo il 19,5% degli italiani cederebbe i propri dati, seguita dal proprio supermercato (15,9%), una App sviluppata da Start Up italiane (12,1%) e organizzazioni no-profit (10,4%). Il tema della riservatezza dei dati caratterizza profondamente il rapporto degli italiani con la tecnologia per il 74,4% dei casi. Tra i dati sensibili che gli italiani sono disposti a comunicare a terzi troviamo data di nascita e sesso (rispettivamente 64,5% e 63,3%). Seguono a breve distanza giorno e mese di nascita (57,3%), titolo di studio (56,6%) e professione (52,3%). Mentre molto limitata è la percentuale di chi cederebbe informazioni su malattie e condizioni di salute (20,8%), sul reddito (19,5%) e sulla geo-localizzazione (16,5%), sebbene per quest’ultima si riscontri un aumento interessante negli ultimi mesi (+4,5%) probabilmente dettato dal coronavirus.
8 Commenti
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Cò,sòòsòlslssòls
alle macchinette ora puoi, molte hanno app da usare e ricaricabili tramite carta di debito/credito
comunque sarei curioso di capire se questa ricerca ha considerato che, durante il lockdown, molti hanno comprato online
molte carte di debito (specialmente le banche fisiche) sono su circuito Mastercard/visa
non dargli idee
E tutte le altre sono su circuito Maestro/Cirrus o Vpay, spesso affiancate dal circuito BANCOMAT, PagoBANCOMAT.
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