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Il Governo non eroga i fondi e lo SPID diventa a pagamento per InfoCert e Aruba: cosa succede da luglio

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Innovazione Il Governo non eroga i fondi e lo SPID diventa a pagamento per InfoCert e Aruba: cosa succede da luglio

InfoCert ha annunciato che renderà il servizio SPID a pagamento, seguendo così Aruba: la causa di questo cambiamento, dopo dieci anni di gratuità, sarebbe nella mancata distribuzione di fondi da parte del Governo, che li aveva promessi nel 2023

 

A partire da luglio 2025, il servizio di SPID offerto da InfoCert diventerà a pagamento. La decisione arriva a fronte della mancata erogazione di fondi da parte del Governo, con 40 milioni di finanziamenti promessi nel 2023 ma mai effettivamente distribuiti ai fornitori dei servizi.

InfoCert rende il suo servizio SPID a pagamento

Lo SPID è diventato, negli anni, lo strumento con cui autenticarsi per interagire con la Pubblica Amministrazione. Tuttavia, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, nonostante il nome, è in realtà fornito da entità private, che finora l'hanno erogato in larga parte gratuitamente: proprio la gratuità è uno degli aspetti che hanno favorito la diffusione del servizio, che oggi conta circa 39 milioni di utilizzatori distribuiti tra i vari fornitori.

Tra questi c'è InfoCert, che ha comunicato che dal 28 luglio chiederà ai propri utenti di pagare un canone di 5,98€ l'anno. L'addebito non sarà automatico, ma qualora non si paghi il servizio se ne perderà l'accesso. InfoCert non è la sola realtà ad aver imposto il pagamento di una quota annuale per usufruire del servizio: anche Aruba, un altro dei principali fornitori, aveva comunicato negli scorsi mesi che gli utenti dovranno pagare la stessa cifra (e, quindi, 5,98€ IVA inclusa) dal secondo anno in poi.

L'imposizione di canoni arriva a una decina d'anni dall'esordio del servizio, che finora è stato gratuito grazie alla convenzione tra Stato e fornitori privati del servizio, per cui questi ultimi hanno ricevuto fondi per continuare a erogarlo. Poste Italiane ha la maggioranza del mercato, con una quota del 70%, e attualmente non ha annunciato piani per l'introduzione di un canone. Tuttavia, la convenzione con lo Stato scadrà proprio a luglio e, vista l'assenza dei fondi promessi nel 2023, è plausibile che ulteriori operatori decidano di imporre il pagamento di un canone o di dismettere del tutto il servizio.

Il Governo perde tempo

Il servizio SPID è dunque attualmente in una sorta di limbo: tra i fondi non erogati e la progressiva dismissione a favore della carta d'identità elettronica, è certo che il servizio andrà prima o poi a sparire; tuttavia, è attualmente estremamente più diffuso e utilizzato rispetto a CieID, servizio che sfrutta la carta d'identità elettronica e che ha registrato, nel 2024, 52 milioni di accessi, contro gli 1,2 miliardi dello SPID. Quest'ultimo resta dunque uno strumento fondamentale per l'interazione con lo Stato e la Pubblica Amministrazione da parte di cittadini e imprese; una sua dismissione precoce porterebbe senz'altro a disagi significativi.

Il servizio CieID andrà, nel tempo, a sostituire lo SPID: di fatto attualmente i due sistemi svolgono la stessa funzione, ma sarà necessario attendere perché il servizio CieID diventi capillare come lo è diventato SPID. È dunque naturale che lo SPID venga, prima o poi, dismesso, anche perché non avrebbe senso mantenere servizi duplicati sul lungo termine; dall'altro lato, CieID andrà ad armonizzare i sistemi italiani con quelli europei.

Ciò non giustifica, però, l'attuale inazione del Governo. Visto che il servizio SPID è sempre stato, di fatto, in perdita per gli operatori, appare significativa l'inazione del Governo, che in questa fase appare quasi determinato a lasciar morire lo SPID per inedia anziché coordinare un passaggio al nuovo sistema della CIE in maniera ordinata e senza disagi. O, peggio ancora, a far pagare a cittadini e imprese questo passaggio senza coordinarlo e, dunque, senza assolvere al suo compito. I tempi per un intervento che salvi capra (la gratuità del servizio) e cavoli (il volto e il ruolo istituzionale del Governo), a questo punto, diventano molto stretti.

6 Commenti
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Saturn09 Giugno 2025, 17:22 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
InfoCert ha annunciato che renderà il servizio SPID a pagamento, seguendo così Aruba: la causa di questo cambiamento, dopo dieci anni di gratuità, sarebbe nella mancata distribuzione di fondi da parte del Governo, che li aveva promessi nel 2023


Bah. Pazienza, già lo avevo con Aruba.

Non sono queste le spese che ti mettono in crisi.

Gas e luce che ogni anno sono aumenti più o meno del 50%, ecco quelli si chi mi rodono !

p.s. ma non lo dovevano dismettere in favore della CIED ???
insane7409 Giugno 2025, 17:49 #2
Originariamente inviato da: Saturn
...
p.s. ma non lo dovevano dismettere in favore della CIED ???


si, ma dato che ci sono più italiani con lo SPID che con la CIED, devono tenere in piedi tutte e due le baracche.
il problema è che hanno approvato di prolungare il finanziamento da dare ai vari provider, ma come al solito la burocrazia ha i suoi tempi e i soldi non li hanno ancora dati, e quindi infocer e aruba stanno cominciando a pararsi le chiappe facendo pagare direttamente l'utente.
tanto prima o poi i soldi dallo stato arriveranno, così saranno pagati due volte.
demon7709 Giugno 2025, 18:23 #3
Lo SPID è nato per mettere una toppa nelle more del passaggio da carta ID a CIE.. con la quale idealmente si fa l'autenticazione ai siti governativi.

Di fatto ad oggi l'autenticazione a mezzo CIE non è ancora disponibile al 100% e di fatto ad oggi ancora moltissimi hanno ancora la vecchia carta ID..

Delle due l'una: o si spinge al massimo per coompletare il passaggio a CIE e nel contempo si opera per garantire la piena funzionalità della stessa ovunque OPPURE si mantiene attivo lo SPID.

Ora, per carità, nessuno muore per 5 euro all'anno.. ma è una questione di coerenza e di serietà.
Therinai09 Giugno 2025, 18:30 #4
CIEID è comodissimo e mi fa entrare nei siti amministrativi che uso (non molti, giusto fascicolo sanitario e agenzia delle uscite mortacci loro ).
Purtroppo molta gente ha ancora il vecchio papiro come carta d'identità e non sa quando riuscirà ad avere una benedetta cie, si spera con i prossimi rinnovi le cambino tutte ste vecchie carte del medioevo.
Ginopilot09 Giugno 2025, 19:35 #5
Tutte le ci sono cie. Per la cartacea ci sono casi molto particolari.
coschizza09 Giugno 2025, 19:58 #6
Originariamente inviato da: Therinai
CIEID è comodissimo e mi fa entrare nei siti amministrativi che uso (non molti, giusto fascicolo sanitario e agenzia delle uscite mortacci loro ).
Purtroppo molta gente ha ancora il vecchio papiro come carta d'identità e non sa quando riuscirà ad avere una benedetta cie, si spera con i prossimi rinnovi le cambino tutte ste vecchie carte del medioevo.


CIEID è comodissimo ma lo spid lo è moto di piu molto piu veloce e versatile fra i 2 io uso al 100% solo lo spid, l'altro lo considero la riserva ma di fatto non l'ho mai usato se non per vedere come funziona cioè peggio dello spid

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