Il modulo digitale per i viaggiatori che va stampato: una storia (assurda) di burocrazia italiana

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Innovazione Il modulo digitale per i viaggiatori che va stampato: una storia (assurda) di burocrazia italiana

Chi viaggia deve compilare un modulo che, per fortuna, è digitale. Anzi, no: va stampato, perché così comanda la necessità di carta della burocrazia italiana. Un sintomo di una grave malattia che affligge il nostro Paese: l'amore per la carta

 
36 Commenti
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Personaggio29 Luglio 2021, 13:11 #31
Originariamente inviato da: \_Davide_/
Trovo incredibile quanta ostinazione nell'uso della carta ci sia ancora. Fosse per me non mi porterei dietro neanche il portafogli (come si può tranquillamente fare in altri stati), ma non qui.

I problemi della carta sono infinitamente più di quelli elettronici (posso perdere un documento, rovinarlo, falsificarlo, etc. etc.).

In un sistema informatico organizzato come si deve è l'autorità che controlla la presenza del mio documento, io non devo fornire nulla oltre alle mie generalità e nemmeno avere un dispositivo con me


qualcosa si muove, mi è già capitato un paio d volte di essere stato fermato ad un posto di blocco e non hanno voluto ne il libretto ne l'assicurazione, ma solo la patente. Glieli stavo per dare, ma mi risposero che non ce ne era bisogno, e ci avrebbero pensato loro
386DX4029 Luglio 2021, 13:23 #32
Il procedimento di notifica degli atti e' un attimo piu' complesso e la materia vasta. Tra l'altro dipende non solo dal tipo di atto, non tutti i portalettere svolgono quella funzione che comunque ha una valenza delicata per conto di altri che la richiedono al punto di accettazione, per cui ci sono varie fasi da svolgere per poter tornare al richiedente la notificazione eventualmente mancata. Circa la residenza, essa e' la dimora abituale che si e' dichiarata in fase di iscrizione e anche eventualmente soggetta a variazioni qualora quella stabilità abbia definitivamente a variare, per cui si presume che situazioni temporanee a parte, vacanze o lavoro, prima o poi a quella dimora abituale la persona torna appunto..abitualmente.
Imho non e' che passando tutto al digitale magicamente la qualità della vita delle persone cambia in meglio. Basta solo un software gestionale che non riconosce una carta, un chip su una tessera che si e' rotto, un problema di connessione rete, un client bloccato etc..etc.. e si bloccherebbero anche procedimenti che prima con il cartaceo sarebbero stati fatti in pochi minuti.
Per cui pro e contro in entrambe le soluzioni. Credere che una sia a prescindere meglio dell' altra e' imho non la soluzione.
\_Davide_/29 Luglio 2021, 13:36 #33
Originariamente inviato da: Personaggio
Pensa che orami da qualche anno, una raccomandata viene riconosciuta consegnata, semplicemente 14 giorni dopo che il postino dichiara di averti messo l'avviso nella buca delle lettere della tua residenza, anche se non vai mai a ritirarla alla posta. Quindi tue sei tenuto a verificare quotidianamente la posta del tuo luogo di residenza, e la dichiarazione del postino come pubblico ufficiale, è sufficiente. Se poi tale postino è un bugiardo e non ti ha messo l'avviso nella buca, sei tu che devi dimostrarlo


Infatti non vedo l'ora che diventi possibile obbligare a mandare tutto per PEC. Ogni volta che ricevo una raccomandata è una tragedia: nonostante ci sia sempre qualcuno in casa/azienda il vigliacco del postino mette l'avviso e se ne va, così qualcuno è obbligato a farsi ORE di coda per ritirarla (dato che fa così con tutti e che essendo un paese piccolo con un singolo sportello non si può prenotare l'appuntamento).

@Personaggio: menomale! Sono anni che in teoria sono consultabili da remoto...
An.tani29 Luglio 2021, 14:15 #34
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
L'autocertificazione è stato l'esempio lampante di come e perché in Italia abbiamo una burocrazia bizantina: troppe persone da mantenere e troppo ignoranti per fare il proprio lavoro.


L'ignoranza che avanza....

L'autocertificazione era un deterrente perchè scrivere il falso in una qualsiasi autocertificazione è un reato PENALE con pene sino a 2 anni

Dato che non si poteva fare un reato ad hoc per chi usciva a pene di segugio in piena emergenza hanno scelto questa via

il resto mi sembra un coacervo di luoghi comuni in tipico stile italiano... la colpa è SEMPRE degli altri
386DX4029 Luglio 2021, 17:16 #35
Imho quella passata la si chiamava comunemente un po' tutti autocertificazione ma la parola "corretta" con cui chiamarla sarebbe stata 'dichiarazione sostitutiva' (comunemente autodichiarazione). Poiche' non sostituisce un certificato in cui presenti dati già esistenti in registri o albi pubblici e piu' compatibilmente era una 'dichiarazione' con riconoscimento del dichiarante. Almeno per la logica amministrativa di comune riferimento imho.
Mister2417 Agosto 2021, 13:33 #36
Sono rientrato a Malpensa da Lisbona la notte tra domenica e lunedì e non mi è stato chiesto niente (niente PLF, niente green pass). Sono sceso dall'aereo, ritirato i bagagli e uscito dall'aeroporto come si è sempre fatto prima del covid.

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