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Il piano di Toshiba per la crittografia quantistica: 3 miliardi di dollari entro il 2030

di pubblicata il , alle 13:14 nel canale Innovazione Il piano di Toshiba per la crittografia quantistica: 3 miliardi di dollari entro il 2030

Toshiba punta a diventare leader in un ramo della crittografia quantistica chiamato "quantum key distribution", particolarmente utile in ambito industriale, governativo e militare. Obiettivo: 3 miliardi di dollari nel 2030

 

Il passaggio a un modello di elaborazione basato sui computer quantistici comporta grandi sfide e grandi rischi, ma anche grandi opportunità. La crittografia è uno di quegli ambiti che verranno cambiati dal progresso nello sviluppo dei computer quantistici, ma questo ha anche degli interessanti risvolti in termini di opportunità. Toshiba ne è al corrente e ha svelato come intenda portare la sua divisione dedicata ai servizi di crittografia quantistica a fatturare 3 miliardi di dollari entro il 2030 grazie anche alla collaborazione con la statunitense Verizon e con la britannica BT Group.

Toshiba punta a fatturare 3 miliardi di dollari entro il 2030 grazie alla crittografia quantistica

Il computer quantistico in sviluppo nei laboratori di Intel

L'andamento altalenante dell'economia e le forti incertezze hanno costretto Toshiba a rivedere i propri piani, arrivando a dismettere la divisione notebook lo scorso agosto (ceduta a Sharp e ora sotto il nome di Dynabook) e le operazioni nel mercato TV a marzo 2019. L'azienda vorrebbe dunque, stando a Reuters, trovare una fonte di introiti che sia maggiormente resistente agli imprevisti del mercato consumer e ne avrebbe individuata una nella crittografia quantistica.

Per essere più specifici, l'azienda si starebbe specializzando in un settore chiamato quantum key distribution o QKD in breve (in italiano "distribuzione di chiavi quantistica"). Si tratta di un metodo per distribuire chiavi crittografiche create a partire da stati quantistici di un sistema; tali chiavi, essendo di natura quantistica, permettono di rilevare tentativi di intercettazione da parte di terzi poiché l'atto di misurazione necessario per leggere le informazioni cambierebbe il loro stato quantistico e risulterebbe quindi rilevabile.

Questo approccio ha un intrinseco vantaggio rispetto ai sistemi ad alta sicurezza adottati oggigiorno: è automatizzato, veloce e non richiede l'intervento umano. Per dare un metro di confronto, la comunicazione tra il National Composites Centre (NCC) e il Centre for Modelling and Simulation (CFMS) di Bristol, nel Regno Unito, avviene tramite lo spostamento fisico di dati contenuti su dispositivi di archiviazione. Toshiba ha collaborato con BT per sostituire tale sistema con uno quantistico, in grado di generare chiavi ritenute sicure e impossibili da manomettere usando computer tradizionali.

Toshiba si aspetta che il mercato globale della QKD arrivi a 12 miliardi di dollari entro i prossimi dieci anni e che una importante fetta sia in Cina, dove il governo sta puntando su questo settore in maniera aggressiva.

3 Commenti
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demon7721 Ottobre 2020, 14:51 #1
Premettendo sempre che sul computing quantistico ci capisco molto poco.. ma le chiavi di crittografia quantistiche presumono tassativamente la presenza di un processore quantistico non solo sul computer che le genera ma anche sul computer che le andrà poi a decrittare giusto?

Quindi in buona sostanza, anche con le chiavi di decrittazione in mano un normale computer non è in grado di decrittare un file giusto?
TorettoMilano21 Ottobre 2020, 14:58 #2
Originariamente inviato da: demon77
Premettendo sempre che sul computing quantistico ci capisco molto poco.. ma le chiavi di crittografia quantistiche presumono tassativamente la presenza di un processore quantistico non solo sul computer che le genera ma anche sul computer che le andrà poi a decrittare giusto?

Quindi in buona sostanza, anche con le chiavi di decrittazione in mano un normale computer non è in grado di decrittare un file giusto?


domanda interessante, penso sia possibile se un normale pc potrà simularne i processi. mai
zescion22 Ottobre 2020, 01:29 #3
A me sembra di capire che il computer quantistico sia usato solo lato server per la generazione e distribuzione delle chiavi crittografiche e che sia accessibile da computer tradizionali per eseguire le operazioni di cifrazione e decifrazione.
Le mie in ogni caso sono supposizioni.
La materia è parecchio complessa e ogni articolo di divulgazione sui computer quantistici regolarmente non ce la fa a spiegarne i meccanismi, anche a chi ne sa di meccanica quantistica.

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