IonQ userà ioni di bario nei suoi computer quantistici, aprendo la strada a ulteriori miglioramenti

IonQ userà ioni di bario nei suoi computer quantistici, aprendo la strada a ulteriori miglioramenti

Il bario è l'elemento chimico che IonQ ha scelto come nuova base per la costruzione dei suoi computer quantistici: saranno infatti ioni di bario a essere impiegati nelle trappole ioniche per eseguire i calcoli

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Innovazione
IonQComputer Quantistico
 

IonQ ha annunciato che intende usare il bario nei suoi prossimi computer quantistici per ottenere una serie di vantaggi rispetto ai dispositivi attuali, quali maggiore scalabilità, maggiore potenza di calcolo, maggiore capacità di interconnessione e maggiore uptime.

IonQ cambia elemento: i prossimi computer quantistici useranno il bario

IonQ realizza i propri computer quantistici usando dispositivi ben noti: le trappole ioniche. Il principio di base è quello di intrappolare atomi con una carica positiva o negativa, detti ioni, all'interno di un campo magnetico; una volta che sono intrappolati, gli ioni possono essere controllati usando appositi segnali luminosi. Uno dei vantaggi di questo approccio è l'estrema stabilità che si ottiene, in particolare rispetto ai dispositivi a superconduttori come i computer quantistici di IBM, che porta a sua volta a una migliore fedeltà, ovvero a un minore tasso di errore.

Finora IonQ ha usato ioni di ytterbio, un metallo della serie dei lantanidi, all'interno dei suoi computer quantistici. L'azienda ha però comunicato che in futuro passerà al bario per via delle proprietà superiori esibite da questo elemento.

IonQ cita infatti quali vantaggi del bario un minor tasso di errori, una maggiore fedeltà dei gate e un migliore rilevamento degli stati, assieme a una maggiore facilità di costruzione dei dispositivi. I qubit costruiti col bario possono, infatti, essere controllati con la luce visibile, anziché con gli ultravioletti, e ciò ha dei significativi vantaggi per quanto riguarda sia l'approvvigionamento sia l'affidabilità dei dispositivi che fungono da sorgente. Infine, gli ioni di bario, essendo più facili da controllare, permettono anche di combinare più facilmente diversi processori quantistici.

Questa novità va ad aggiungersi a quelle annunciate i mesi scorsi da IonQ, come l'impiego di trappole ioniche realizzate con il vetro evaporato. L'azienda afferma che le novità dovrebbero portare complessivamente a una maggiore potenza di calcolo, così come a una maggiore disponibilità dei computer quantistici per poter far eseguire loro più calcoli.

"Crediamo che l'aggiunta di qubit di bario ai sistemi di IonQ apra a opportunità tecniche incredibili per rendere i nosti sistemi più scalabili, più affidabili e più facili da costruire", afferma Jungsang Kim, co-fondator e CTO di IonQ. "Sfruttando i vantaggi intrinsechi dei qubit di bario, abbiamo intenzione di sfruttare [le loro] nuove caratteristiche per costruire computer quantistici avanzati che riteniamo saranno rilevanti per risolvere problemi critici della società."

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