Microsoft Ambizione Italia: il digitale come chiave per la crescita delle PMI
Il progetto Ambizione Italia #DigitalRestart di Microsoft prevede l'investimento di 1,5 miliardi di dollari in 5 anni per accelerare la trasformazione digitale del Paese. L'azienda ha pubblicato un eBook con 12 casi di successo fra le PMI italiane
di Alberto Falchi pubblicata il 01 Dicembre 2020, alle 17:41 nel canale InnovazionePMITeams Microsoft
Il piano #DigitalRestart di Microsoft fa parte della strategia dell'azienda per accelerare la trasformazione digitale del Paese, offrendo formazione ad aziende e privati per colmare quel divario di competenze che sempre pesa sul sistema produttivo del Paese. L'investimento del colosso di Redmond è notevole, ben 1,5 miliardi di euro in 5 anni, e si regge su 5 pilastri: Digital skill (con l'obiettivo di formare 1,5 milioni di persone nei prossimi anni), smart working, intelligenza artificiale, sostenibilità e piano PMI. Durante un webinar tenuto di recente, Microsoft ha affrontato proprio quest'ultimo tema, portando la testimonianza dei alcune delle PMI con cui collabora e pubblicando l'ebook gratuito "Ambizione Italia #DigitalRestart per le PMI. Storie di innovazione: il digitale come opportunità di crescita per il Made-in-Italy”, che può essere scaricato gratuitamente a questo indirizzo.
Ambizione Italia: 12 casi di successo di PMI italiane
L'ebook si sofferma sulla storia di 12 imprese del Bel Paese che grazie agli strumenti di Microsoft sono riusciti a rinnovarsi e a creare ulteriore valore aggiunto, oltre che a reagire in maniera efficace alla crisi scatenata dal Covid-19. Durante il webinar, sono intervenuti alcuni di questi attori, fra cui Gianluca Bisol, presidente di Bisol 1542, azienda veneta che produce vino e che grazie a Teams è riuscita a rimanere in contatto con i clienti e a continuare a fare business, nonostante l'impossibilità di viaggiare. Come? Facendo degustazioni virtuali: i clienti ricevevano a casa il vino che veniva introdotto e spiegato online, invece che di persona. Un approccio sicuramente meno affascinante rispetto agli incontri di persona ma Bisol garantisce che i risultati sono stati molto superiori alle aspettative, con i partecipanti che, contrariamente a quanto si pensava, risultavano più attenti e concentrati rispetto agli incontri tradizionali.
"Abbiamo imparato subito a sfruttare la collaborazione da remoto” - spiega Gianluca Bisol - “io stesso ho realizzato tantissimi collegamenti già nel primo mese e mezzo di lock-down, facendo video-conference con anche 30 persone collegate contemporaneamente. Nello stesso periodo ho ricevuto e risposto alle domande di oltre 700 clienti, un volume di relazioni che avrebbe richiesto mesi per essere coltivato dal vivo. [...] ritengo che Teams ci abbia fatto risparmiare mediamente il 60% del tempo destinato alle relazioni, senza contare il taglio dei costi derivanti dalle centinaia di viaggi aerei che non abbiamo fatto a causa della pandemia ma che continueremo a non fare anche dopo”.
Un altra storia di successo arriva da Baglioni Hotels & Resorts, che insieme a Microsoft ha avviato un percorso di trasformazione digitale che ruota attorno a Microsoft 365 e al cloud Azure. Dal cloud privato, ospitato in housing a Milano e su infrastrutture on-premise presso gli hotel e i resort nel mondo, l’azienda è passata al cloud pubblico, attualmente affiancato da un data center in cloud privato ma con l’idea, in futuro, di bilanciare e ottimizzare i carichi e le funzioni assegnate a ciascun “pezzo”dell’infrastruttura.
"La prima esperienza in cloud l’abbiamo fatta, come tanti, con la posta elettronica ma la vera prova del fuoco è arrivata con l’emergenza Covid-19" - spiega Alessandro Bruni, CIO di Baglioni Hotels & Resorts - "È stato in quel frangente che le caratteristiche di Microsoft 365 – utilizzato da circa 450 dipendenti – e in particolare di Teams ci hanno consentito di toccare con mano i vantaggi del digitale. Uno dei vantaggi più evidenti è la completa integrazione con le applicazioni della suite Microsoft 365 che erano già presenti in azienda. Teams ci ha anche sorpresi positivamente per la grande qualità dell’audio-video, per la sicurezza intrinseca della piattaforma e anche per l’estrema facilità d’uso”.
"L’emergenza sanitaria globale sta ponendo grandi sfide, non solo serie implicazioni socio-sanitarie, ma altrettanto importanti ricadute economiche" - ha commentato Giacomo Frizzarin, Direttore della Divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia - "In questo quadro le organizzazioni che sono state in grado di dotarsi della giusta tecnologia e di muovere comunque qualche passo avanti nel proprio percorso d’innovazione si stanno rivelando non solo resilienti ma, ancor meglio, anti-fragili. Il Cloud Computing rappresenta un alleato prezioso soprattutto per le realtà più piccole, che costellano il tessuto economico del Paese impiegando 4,2 milioni di addetti e che possono così accedere in modo semplice a tecnologie capaci di preservarne la continuità e sostenerne la crescita. Lo studio di The European House - Ambrosetti e Microsoft Italia sull’impatto del Cloud sul Sistema Paese stima che se le PMI italiane raggiungessero il livello di adozione del Cloud del Regno Unito crescerebbero in media dello 0,22% anno su anno, generando una crescita del PIL di 20 miliardi di euro da qui al 2025. Ecco perché è fondamentale supportare le Piccole e Medie Imprese nella propria migrazione verso il Cloud ed è questo è uno dei diversi obiettivi che Microsoft si è data con l’iniziativa Ambizione Italia #DigitalRestart, un piano quinquennale da 1,5 miliardi di Dollari di investimento in tecnologie e competenze per accelerare la trasformazione digitale del Paese. In particolare, Microsoft punta a raggiungere con servizi Cloud circa 500.000 PMI e startup in Italia nei prossimi tre anni”.
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