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Microsoft Ambizione Italia: il digitale come chiave per la crescita delle PMI

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Innovazione Microsoft Ambizione Italia: il digitale come chiave per la crescita delle PMI

Il progetto Ambizione Italia #DigitalRestart di Microsoft prevede l'investimento di 1,5 miliardi di dollari in 5 anni per accelerare la trasformazione digitale del Paese. L'azienda ha pubblicato un eBook con 12 casi di successo fra le PMI italiane

 

Il piano #DigitalRestart di Microsoft fa parte della strategia dell'azienda per accelerare la trasformazione digitale del Paese, offrendo formazione ad aziende e privati per colmare quel divario di competenze che sempre pesa sul sistema produttivo del Paese. L'investimento del colosso di Redmond è notevole, ben 1,5 miliardi di euro in 5 anni, e si regge su 5 pilastri: Digital skill (con l'obiettivo di formare 1,5 milioni di persone nei prossimi anni), smart working, intelligenza artificiale, sostenibilità e piano PMI. Durante un webinar tenuto di recente, Microsoft ha affrontato proprio quest'ultimo tema, portando la testimonianza dei alcune delle PMI con cui collabora e pubblicando l'ebook gratuito "Ambizione Italia #DigitalRestart per le PMI. Storie di innovazione: il digitale come opportunità di crescita per il Made-in-Italy”, che può essere scaricato gratuitamente a questo indirizzo

Ambizione Italia: 12 casi di successo di PMI italiane

Bisol

L'ebook si sofferma sulla storia di 12 imprese del Bel Paese che grazie agli strumenti di Microsoft sono riusciti a rinnovarsi e a creare ulteriore valore aggiunto, oltre che a reagire in maniera efficace alla crisi scatenata dal Covid-19. Durante il webinar, sono intervenuti alcuni di questi attori, fra cui Gianluca Bisol, presidente di Bisol 1542, azienda veneta che produce vino e che grazie a Teams è riuscita a rimanere in contatto con i clienti e a continuare a fare business, nonostante l'impossibilità di viaggiare. Come? Facendo degustazioni virtuali: i clienti ricevevano a casa il vino che veniva introdotto e spiegato online, invece che di persona. Un approccio sicuramente meno affascinante rispetto agli incontri di persona ma Bisol garantisce che i risultati sono stati molto superiori alle aspettative, con i partecipanti che, contrariamente a quanto si pensava, risultavano più attenti e concentrati rispetto agli incontri tradizionali. 

"Abbiamo imparato subito a sfruttare la collaborazione da remoto” - spiega Gianluca Bisol - “io stesso ho realizzato tantissimi collegamenti già nel primo mese e mezzo di lock-down, facendo video-conference con anche 30 persone collegate contemporaneamente. Nello stesso periodo ho ricevuto e risposto alle domande di oltre 700 clienti, un volume di relazioni che avrebbe richiesto mesi per essere coltivato dal vivo. [...] ritengo che Teams ci abbia fatto risparmiare mediamente il 60% del tempo destinato alle relazioni, senza contare il taglio dei costi derivanti dalle centinaia di viaggi aerei che non abbiamo fatto a causa della pandemia ma che continueremo a non fare anche dopo”.

Alessandro Bruni

Un altra storia di successo arriva da Baglioni Hotels & Resorts, che insieme a Microsoft ha avviato un percorso di trasformazione digitale che ruota attorno a Microsoft 365 e al cloud Azure. Dal cloud privato, ospitato in housing a Milano e su infrastrutture on-premise presso gli hotel e i resort nel mondo, l’azienda è passata al cloud pubblico, attualmente affiancato da un data center in cloud privato ma con l’idea, in futuro, di bilanciare e ottimizzare i carichi e le funzioni assegnate a ciascun “pezzo”dell’infrastruttura.

"La prima esperienza in cloud l’abbiamo fatta, come tanti, con la posta elettronica ma la vera prova del fuoco è arrivata con l’emergenza Covid-19" - spiega Alessandro Bruni, CIO di Baglioni Hotels & Resorts - "È stato in quel frangente che le caratteristiche di Microsoft 365 – utilizzato da circa 450 dipendenti – e in particolare di Teams ci hanno consentito di toccare con mano i vantaggi del digitale. Uno dei vantaggi più evidenti è la completa integrazione con le applicazioni della suite Microsoft 365 che erano già presenti in azienda. Teams ci ha anche sorpresi positivamente per la grande qualità dell’audio-video, per la sicurezza intrinseca della piattaforma e anche per l’estrema facilità d’uso.

"L’emergenza sanitaria globale sta ponendo grandi sfide, non solo serie implicazioni socio-sanitarie, ma altrettanto importanti ricadute economiche" - ha commentato Giacomo Frizzarin, Direttore della Divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia - "In questo quadro le organizzazioni che sono state in grado di dotarsi della giusta tecnologia e di muovere comunque qualche passo avanti nel proprio percorso d’innovazione si stanno rivelando non solo resilienti ma, ancor meglio, anti-fragili. Il Cloud Computing rappresenta un alleato prezioso soprattutto per le realtà più piccole, che costellano il tessuto economico del Paese impiegando 4,2 milioni di addetti e che possono così accedere in modo semplice a tecnologie capaci di preservarne la continuità e sostenerne la crescita. Lo studio di The European House - Ambrosetti e Microsoft Italia sull’impatto del Cloud sul Sistema Paese stima che se le PMI italiane raggiungessero il livello di adozione del Cloud del Regno Unito crescerebbero in media dello 0,22% anno su anno, generando una crescita del PIL di 20 miliardi di euro da qui al 2025. Ecco perché è fondamentale supportare le Piccole e Medie Imprese nella propria migrazione verso il Cloud ed è questo è uno dei diversi obiettivi che Microsoft si è data con l’iniziativa Ambizione Italia #DigitalRestart, un piano quinquennale da 1,5 miliardi di Dollari di investimento in tecnologie e competenze per accelerare la trasformazione digitale del Paese. In particolare, Microsoft punta a raggiungere con servizi Cloud circa 500.000 PMI e startup in Italia nei prossimi tre anni”.

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