Omnicom PR Group: gli italiani si aspettano più innovazione e un maggior supporto al cliente delle aziende tech

Omnicom PR Group: gli italiani si aspettano più innovazione e un maggior supporto al cliente delle aziende tech

Secondo un'indagine di Omnicom PR Group le aziende operanti nell'ambito tech sono molto brave nel comunicare i loro risultati di business, ma meno nel supportare i clienti e - soprattutto - nel portare innovazione

di pubblicata il , alle 15:41 nel canale Innovazione
Omnicom PR Group
 

Le aziende operanti nel settore della tecnologia sono quelle che hanno subito meno la crisi derivata dal Covid, anzi, in più casi hanno incrementato volumi di vendita e fatturati. Del resto, sono state fondamentali nel garantire la continuità del business, permettendo alla maggior parte dei lavoratori di poter svolgere da casa le loro mansioni tramite prodotti e servizi. Eppure, per certi versi non convincono pienamente i consumatori. A rivelarlo è un'indagine di Omnicom PR Group, che nello studio Post-Invasion ha analizzato la reputazione delle aziende di vari settori, incluso il tech, intervistando 2.000 utenti finali.

Le aziende tech deludono i consumatori, che si aspettano più innovazione e un miglior servizio al cliente

Il dato principale che emerge dal rapporto di Omnicom PR Group è che il campione intervistato riconosce alle aziende operanti nell'ambito tecnologico una grande capacità di "agire efficacemente in termini operativi e finanziari, così come di comunicare tali risultati in maniera costante ed esauriente". Sono insomma brave a fare soldi e a sottolineare al mercato i risultati positivi. Peccato che poi cadano su altri aspetti, quelli che per l'utente finale sono i più importanti: la capacità di innovare e di assistere i propri clienti.

Aspettative consumatori

Gli italiani intervistati da Omnicom PR Group, infatti, dichiarano di essere insoddisfatti del customer care e di non vedere grandi innovazioni nei prodotti. L'esperienza, insomma, non convince. Così come non convincono le iniziative di welfare aziendale, che hanno deluso le aspettative, forse a causa di una comunicazione poco efficace nel trasmettere le iniziative e il loro impatto durante il periodo di crisi.   

Si nota, in definitiva, un discostamento significativo fra le aspettative e le esperienze in ambito tech, un gap che è invece meno marcato in altri settori, in particolare alimentare, grande distribuzione e automotive

“Il ruolo chiave giocato dalla tecnologia durante la pandemia ha forse illuso sul fatto che il Tech potesse essere percepito come panacea di tutti i mali, e di conseguenza che il giudizio dei consumatori fosse a priori sicuramente positivo" - spiega Eros Bianchi, Senior Business Manager – Tech Industry Lead di Omnicom PR Group Italia -"In realtà, i dati della nostra ricerca mostrano che in tema di innovazione – ambito che dovrebbe essere il punto di forza del settore – i brand deludono le elevate aspettative create. La cause possono essere molteplici come la mancanza di un customer care capace di adattarsi rapidamente al periodo di transizione ‘ibrido’ che stiamo vivendo. Ciò comporta spesso esperienze di marca negative che il cittadino-consumatore è pronto a condividere sia per cercare soluzioni ai problemi riscontrati sia per cogliere tutte le potenzialità offerte, in teoria, dal prodotto o servizio acquistato. In tale contesto, saranno altamente ricompensate le aziende Tech che sapranno investire sul customer care in modo lungimirante ed efficace”.

Le fonti di informazione più affidabili per gli italiani

Il rapporto di Omnicom PR Group ha indagato anche su un altro aspetto, cioè l'affidabilità dei media. I soggetti ritenuti meno affidabili in assoluto sono quelli legati alla politica: solo il 5% del campione considera credibili politici, parlamentari, membri del Governo e amministratori pubblici nazionali o locali. Al gradino immediatamente superiore si trovano dirigenti d'azienda, considerati affidabili dal 6,9% e non va troppo meglio agli enti no-profit, che trovano la fiducia di meno del 10% (9,4%) degli intervistati.

Fiducia consmatori

Il podio della classifica della fiducia è in mano ai principali canali televisivi, considerati affidabili dal 28,1%, seguiti dalle Istituzioni (Politici, Parlamentari, membri del Governo, amministratori pubblici nazionali o locali, che "convincono" il 24,5%) e dalle associazioni di consumatori (23,6%). 

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