Sarà in Italia uno dei primi computer quantistici europei
di Riccardo Robecchi pubblicata il 06 Ottobre 2022, alle 16:01 nel canale InnovazioneL'Italia è stata scelta, assieme ad altri cinque Paesi, per ospitare i primi computer quantistici europei all'interno del progetto EuroHPC. È probabile che verrà installato a Bologna, a fianco del supercomputer Leonardo
L'ente europeo che si occupa di incentivare e sviluppare il calcolo ad alte prestazioni in Europa, lo European High Performance Computing Joint Undertaking o EuroHPC JU in breve, ha annunciato di aver scelto sei località dove installare i primi computer quantistici parte del progetto EuroHPC. I nuovi dispositivi saranno posizionati in Cechia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna. Nel nostro Paese è lecito attendersi che il computer quantistico sarà installato presso il tecnopolo del CINECA, a Bologna, dove affiancherà il supercomputer Leonardo.
L'Italia ospiterà uno dei primi computer quantistici europei
A dare l'annuncio della selezione dei Paesi ospitanti è lo stesso EuroHPC JU, che afferma che "questi nuovi sistemi saranno disponibili principalmente per scopi di ricerca e sviluppo a una grande varietà di utenti europei, indipendentemente da dove si trovino in Europa, alle comunità scientifiche, così come ai settori dell'industria e pubblico."
Non è ancora chiaro quali computer quantistici verranno scelti per questo progetto: i più noti sono quelli dei produttori statunitensi come IBM, IonQ, Quantinuum e Rigetti, ma sono emersi anche diversi produttori europei come la finlandese IQM e la franco-olandese Pasqal.
I computer quantistici verranno integrati nelle infrastrutture di supercalcolo già esistenti e saranno probabilmente impiegati come acceleratori, viste le capacità comunque ancora limitate che sono in grado di esprimere.
L'EuroHPC JU pianifica di investire più di 100 milioni di euro per questo progetto, finanziando fino al 50% dei costi per i computer quantistici selezionati. Il Vecchio Continente, insomma, sembra rendersi conto della necessità di iniziare ora a sviluppare queste tecnologie per non rimanere indietro e trovarsi, come accaduto per i computer classici, a dipendere da terzi.
La selezione del nostro Paese risulta molto positiva, dato che permetterà ai ricercatori italiani, operanti tanto nel pubblico quanto nel privato, di accedere più facilmente a dispositivi quantistici con i quali effettuare ricerca e sperimentazioni, così da creare competenze che andranno in futuro a riflettersi positivamente sul territorio e sull'economia.
Non ci sono attualmente ulteriori informazioni sulle tempistiche del progetto.
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