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Scontrino elettronico: le soluzioni di RCH basate su Android
di Alberto Falchi pubblicata il 02 Gennaio 2020, alle 12:41 nel canale InnovazioneChi non si è ancora dotato di registratore di cassa telematico non deve disperare. Le sanzioni scatteranno solamente a partire da luglio. Chi si deve ancora adeguare potrebbe trovare interessanti le soluzioni RCH, basate sul sistema operativo Android
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda il discorso del 2% è una buona idea, ma facilmente potrebbe essere usata come maggiorazione camuffata o falso sconto.
Il sistema sarebbe semplice... aumento del 2% il prezzo del prodotto e applico lo sconto quando si paga in contanti. Sulla carta il cliente vede il risparmio, ma in pratica il venditore ottiene il prezzo che avrebbe avuto in origine. Se paga con il bancomat, la relativa commissione diventa un onere per il cliente che ovviamente pensa solo di aver pagato il prezzo normale.
Cioè fammi capire: i costi di un esercizio non deve pagarli il cliente?
Ma sai come funziona il commercio?
Bollette luce, gas, acqua, IMU, Tasi, smaltimento rifiuti speciali, spipendio dipendente, tassa sui frigo, commercialista, trasmissione dati, cassetto fiscale ecc vengono tutti pagati dal cliente, certamente non ce li mette di tasca proprio il commerciante.
Per mantenere attiva una attività le entrate devono esssere necessariamente superiore alle uscite e questo avviane solo modulando il ricarico sul cliente.
O credi che i soldi gli cadono dal cielo dritti in tasca al commerciante?
Su un recente volantino del mio gruppo c'era un Macbook air in offerta con un ricarico netto per me del 2,8%.
Sai quanti ne ho venduti?
0, perchè so che sopra i 400€ tutti pagano con pos, ed avere un ricarico netto del 1% sul prodotto non mi ripaga nemmeno delle spese di spedizione e dei costi del bonifico.
Se le banche non sono un ente caritatevole ( non dimenticare che i conto corrente legati alla carta hanno dei costi per il cliente e quindi loro guadagnano anche dal costo accessorio del pos) io non sono certo un miliardario che può regalare soldi a tutti quelli che entrano in negozio.
Riformiamo la legge, nessun obbligo di POS ma mettiamo che se commerciante o privato cittadino viene sorpreso a effettuare una transazione senza l'adeguata documentazione fiscale la pena pecuniaria sia pari a 100 volte l'importo della transazione e chiusura dell'attività per non meno di 6 mesi. In caso il reato sia ripetuto alla terza condanna scattano le manette con pena minima di 4 anni in modo da evitare giochini di condizionale.
A chi è onesto non cambia assolutamente niente e non costa niente.
Scommettiamo che si trovano problemi insormontabili anche così?
Il tuo problema non è il POS è che sei troppo piccolo. Stai scivolando fuori mercato a poco a poco a prescindere dal POS. Te lo dico non per aggredire od offendere sia chiaro ma come consiglio vero... se non cambi strategia potrà essere fra 5 anni o 10 ma avrai margini così ridotti che se anche non ci fosse il POS non ci sopravvivi più.
Il tuo problema non è il POS è che sei troppo piccolo. Stai scivolando fuori mercato a poco a poco a prescindere dal POS. Te lo dico non per aggredire od offendere sia chiaro ma come consiglio vero... se non cambi strategia potrà essere fra 5 anni o 10 ma avrai margini così ridotti che se anche non ci fosse il POS non ci sopravvivi più.
L'Italia è fatta anche di piccoli centri:
Il mio comune ha meno di 5000 abitanti eppure è il più grande nel raggio di 40 km ( in linea d'aria), che facciamo aboliamo tutte le attività commerciali che non hanno un bacino di utenza con la stessa densità di Firenze?
Ps puoi ben capire che con una tale densità di popolazione la possibilità di trovare lavoro da dipendente è uguale all'acquistare un congelatore per conservare i cibi al polo nord ( a meno tu non voglia usarlo come scalda vivande).
Vedi l'Italia non è limitata all'esperienza del singolo ( ed io la conosco bene lavorativamente) e per lavorare mi tocca spostarmi in un raggio di 130 km ( e tutte assistenze con fattura e zero scontrino) con pagamento o bonifico o contante.
Da parte mia posso affermare che il mio nero è inferiore alle 200€ annui e dovuti a lavoretti che non mi faccio pagare ed il cliente mi lascia 5/10/20 € di caffè.
Eppure io percentualmente pago le stesse tasse di un megastore a milano, e gli stessi costi fissi ( che se hai un giro grosso sono lo 0,001% degli utili, mentre se sei piccolo sono il 10/15%).
La mia visione utopistica è quella di pagare le tasse solo per quello che ti rimane:
Un dipendente dovrebbe pagare il 67% di tasse sul totale che gli rimane in tasca a fine anno, dovrebbe poter sottrarre anche il singolo caffe (80 cent da noi), il dentista infomma tutto.
Hai guadagnato 60000€ lordi in un anno, tolte tutte le uscite ( inps, spese sanitarie, divano nuovo, bolletta luce, gas acqua, tasi ecc) ti rimangono 3000€, bene su quei soldi paghi il 67% di tasse.
Il dipendente capirà che richiedere lo scontrino significa pagare meno della metà un prodotto e nessuno potrebbe evadere nel piccolo ( incluso il commerciante), ma questo in italia non può funzionare perchè si avrebbe una riduzione delle entrate derivante da tassazione diretta ed indiretta perchè il 70% delle tasse in Italia è a carico del piccolo che lavora quasi 10 mesi per lo stato e due mesi e 1 sett per se stesso portando la reale tassazione non al 67% presunto, ma ben oltre il 70%
Ma sai come funziona il commercio?
Bollette luce, gas, acqua, IMU, Tasi, smaltimento rifiuti speciali, spipendio dipendente, tassa sui frigo, commercialista, trasmissione dati, cassetto fiscale ecc vengono tutti pagati dal cliente, certamente non ce li mette di tasca proprio il commerciante.
Per mantenere attiva una attività le entrate devono esssere necessariamente superiore alle uscite e questo avviane solo modulando il ricarico sul cliente.
O credi che i soldi gli cadono dal cielo dritti in tasca al commerciante?
Su un recente volantino del mio gruppo c'era un Macbook air in offerta con un ricarico netto per me del 2,8%.
Sai quanti ne ho venduti?
0, perchè so che sopra i 400€ tutti pagano con pos, ed avere un ricarico netto del 1% sul prodotto non mi ripaga nemmeno delle spese di spedizione e dei costi del bonifico.
Se le banche non sono un ente caritatevole ( non dimenticare che i conto corrente legati alla carta hanno dei costi per il cliente e quindi loro guadagnano anche dal costo accessorio del pos) io non sono certo un miliardario che può regalare soldi a tutti quelli che entrano in negozio.
Forse non mi sono spiegato e me ne scuso.
Non sto dicendo che il commerciante debba rimetterci di tasca propria, ma non mi sembra corretto dire: "Ti faccio lo sconto del 2% se paghi in contanti".
Più semplicemente si aumenta il prezzo in generale di quel 2% e poi si riporta al prezzo "originale" che si voleva far pagare.
Diciamo che è una sorta di inganno.
Un po' come quegli sconti inventati in questo periodo in cui aumentano il prezzo del bene e poi con lo sconto ti trovi a ripagarlo quello che era prima dei saldi (e ti dico che queste pratiche scorrette le ho dovute anche effettuare quando sono stato per una brevissima parte della mia vita un commesso di informatica ) .
Personalmente preferisco che mi venga detto chiaramente che se pago con bancomat/carta di credito, mi applichino una maggiorazione.
Trovo la cosa più onesta e logica (come su internet quando ti aumentano se paghi con paypal).
Il mio comune ha meno di 5000 abitanti eppure è il più grande nel raggio di 40 km ( in linea d'aria), che facciamo aboliamo tutte le attività commerciali che non hanno un bacino di utenza con la stessa densità di Firenze?
Dal punto di vista morale io non discuto. Io ti dico che dal punto di vista commerciale che lo si voglia o meno le attività nei piccoli centri andranno a morire quasi per la totalità. Se perfino la grande distribuzione non regge l'impatto dei servizi online figurati il negozietto. Quanti anni pensi ci vogliano ancora perché con la crescita a doppia cifra di amazon e simili per i piccoli sia semplicemente insostenibile rimanere aperti?
Vedi l'Italia non è limitata all'esperienza del singolo ( ed io la conosco bene lavorativamente) e per lavorare mi tocca spostarmi in un raggio di 130 km ( e tutte assistenze con fattura e zero scontrino) con pagamento o bonifico o contante.
Da parte mia posso affermare che il mio nero è inferiore alle 200€ annui e dovuti a lavoretti che non mi faccio pagare ed il cliente mi lascia 5/10/20 € di caffè.
Eppure io percentualmente pago le stesse tasse di un megastore a milano, e gli stessi costi fissi ( che se hai un giro grosso sono lo 0,001% degli utili, mentre se sei piccolo sono il 10/15%).
Vedi che concordi con me... te pensa che perfino i megastore stanno andando in crisi perché l'online sta demolendo anche la grande distribuzione. Ripeto fra 10 anni pensi che riuscirai ancora a sostenere costi che diventeranno sempre più gravosi quando avrai amazon o chi per loro che vende lo stesso prodotto che vendi te a meno di quello che tu lo paghi al tuo fornitore? O fornendo servizi compresi che te non puoi permetterti?
Un dipendente dovrebbe pagare il 67% di tasse sul totale che gli rimane in tasca a fine anno, dovrebbe poter sottrarre anche il singolo caffe (80 cent da noi), il dentista infomma tutto.
Hai guadagnato 60000€ lordi in un anno, tolte tutte le uscite ( inps, spese sanitarie, divano nuovo, bolletta luce, gas acqua, tasi ecc) ti rimangono 3000€, bene su quei soldi paghi il 67% di tasse.
Con la spesa pubblica italiana è letteralmente impossibile. Siamo in deficit con la fiscalità odierna. Se facessimo come dici il deficit dello stato sarebbe insostenibile. Possiamo spendere meno certo... però a quel punto devi decidere cosa tagliare e chi far arrabbiare. Non mi dire che ottimizziamo senza tagliare ed evitando gli sprechi perché questa è davvero utopia... tutti i politici lo dicono e devo ancora vedere il primo che ci riesce.
E ribadisco che quindi non perché ti voglia male o non creda che lavori bene ma veramente come consiglio ti dico inizia a pensare a un piano B perché le piccole attività sono dirette verso il baratro.
Trovo la cosa più onesta e logica (come su internet quando ti aumentano se paghi con paypal).
Peccato che sia un reato con tanto di sanzione. O aumentano tutti i prezzi o non aumentano nessuno. Aumentare il prezzo in caso di pagamento con carta da diversi anni è vietato.
"Non possono essere applicate commissioni aggiuntive al prezzo di un bene o servizio solo perché si paga con un determinato strumento (carta di credito, prepagata, etc.). Lo ribadiscono le norme inserite dal 13 giugno 2014 nel Codice del Consumo. Già negli anni scorsi abbiamo denunciato per questo compagnie aeree e agenzie di viaggio online che a più riprese sono state sanzionate dall’Antitrust: purtroppo però la pratica illecita e scorretta continua."
Fonte: https://www.altroconsumo.it/soldi/c...i-carta-credito
E ribadisco che quindi non perché ti voglia male o non creda che lavori bene ma veramente come consiglio ti dico inizia a pensare a un piano B perché le piccole attività sono dirette verso il baratro.
Per il momento no grazie, quando amazon e google e apple e microsoft saranno in grado di fornire servizi al cliente in sede ( configurazioni e riparazioni varie) ci ripenso, ma sicuramente in troppi si pentiranno di non potersi permettere più un bene qualsiasi perchè troppo costoso:
le piccole PI in Italia sono oltre 5,3 milioni ( il 25% degli occupati totali) delle quali oltre 4 sono PI senza dipendenti, vorrei vedere come lo stato italiano potrebbe recuperare il gettito fiscale del 70% sul totale e fare un piano di sussidio per oltre 1,7 milioni di famiglie se non si sveglia .
Consideriamo anche che il gettito fiscale negli ultimi 10 anni è sceso a gronte di un aumento della tassazione perchè il 20% delle piccole PI ha smesso di operare e meno della metà ha trovato un occupazione stabile, mentre un buon 30% è andata in pensione quindi non solo ha smesso di versare oboli, ma è a carico dell'inps.
Questi sono numeri che dovrebbero far riflettere e far capire che l'essere etici e moralisti spesso ci trasforma in oppressori e amorali.
Un dipendente dovrebbe pagare il 67% di tasse sul totale che gli rimane in tasca a fine anno, dovrebbe poter sottrarre anche il singolo caffe (80 cent da noi), il dentista infomma tutto.
Hai guadagnato 60000€ lordi in un anno, tolte tutte le uscite ( inps, spese sanitarie, divano nuovo, bolletta luce, gas acqua, tasi ecc) ti rimangono 3000€, bene su quei soldi paghi il 67% di tasse.
67% di tasse su quello che avanza dopo aver pagato tutte le spese (inps compreso) ad un dipendente???
Se mi mettono una tassazione del genere, faccio prima a vivere di elemosina e aspettare un sussidio di disoccupazione piuttosto che il reddito di cittadinanza
Seguendo il tuo esempio...
Ipotizziamo che un dipendente abbia un lordo di 25.000 euro (più o meno la media nazionale credo).
Se questo riesce a spendere 10.000 euro, avrà un reddito imponibile di 15.000 euro sui quali applicando il 67% della tua ipotesi, significa trovarsi dopo un anno di lavoro ben 4.950 euro di risparmi.
Con un sistema simile praticamente dovresti vivere alla giornata perchè non riusciresti mai ad avere un minimo di risparmio tale da poter per esempio chiedere un mutuo (o credi che ti danno il 100% con tanta facilità???)
"Non possono essere applicate commissioni aggiuntive al prezzo di un bene o servizio solo perché si paga con un determinato strumento (carta di credito, prepagata, etc.). Lo ribadiscono le norme inserite dal 13 giugno 2014 nel Codice del Consumo. Già negli anni scorsi abbiamo denunciato per questo compagnie aeree e agenzie di viaggio online che a più riprese sono state sanzionate dall’Antitrust: purtroppo però la pratica illecita e scorretta continua."
Fonte: https://www.altroconsumo.it/soldi/c...i-carta-credito
In parte lo sapevo (anche se forse lo avevo relegato in un angolino buio della memoria)... ma hai fatto bene a ribadirlo... quindi niente decade la mia soluzione, anche se l'avrei trovata meno ipocrita rispetto ad avere uno "sconto" del 2% che guarda caso coincide con le commissioni che non si pagano con il contante (il solito giochino all'italiana di confondere le parole )
Semplicemente come avviene per le TV... un tempo si riparavano e c'era il tecnico che veniva a casa. Oggi chi le ripara più? La TV è diventata troppo complessa e volutamente poco riparabile e semplicemente anche la figura del tecnico è sparita.
Ma infatti non è che veda un futuro roseo per l'Italia. Non abbiamo a parte la moda, enogastronomia e turismo granché. Il nodo sarà vedere se questi settori cresceranno a sufficienza da sostenere il paese o se andremo verso il fallimento. Purtroppo mi sento di propendere per la seconda.
Se mi mettono una tassazione del genere, faccio prima a vivere di elemosina e aspettare un sussidio di disoccupazione piuttosto che il reddito di cittadinanza
Seguendo il tuo esempio...
Ipotizziamo che un dipendente abbia un lordo di 25.000 euro (più o meno la media nazionale credo).
Se questo riesce a spendere 10.000 euro, avrà un reddito imponibile di 15.000 euro sui quali applicando il 67% della tua ipotesi, significa trovarsi dopo un anno di lavoro ben 4.950 euro di risparmi.
Con un sistema simile praticamente dovresti vivere alla giornata perchè non riusciresti mai ad avere un minimo di risparmio tale da poter per esempio chiedere un mutuo (o credi che ti danno il 100% con tanta facilità???)
Ma va, questo non va bene per un dipendente, mentre per una PI è giusto il 73% totale su un fatturato lordo di 100000€ che spesso diventano meno di 35000€ di utili ai quali vanno aggiunti i costi reali di malattie, ferie e tfr vari?
Vedi una piccola PI che fattura 100000€ annui è gia fortunata, ma secondo molti è impossibile e incassano molto di più quindi devono per forza evadere.
Il reddito di cittadinanza poi è l'apoteosi del Tutti Froci Col culo degli altri
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