Smart working: la sfida è tutta culturale

Smart working: la sfida è tutta culturale

Durante il webinar SMART WORKING: TECNOLOGIE, ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE dirigenti di importanti aziende hanno fatto il punto sulla situazione dello smart working in Italia. La tecnologia è matura, ma la mentalità deve cambiare

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Innovazione
Smart Working
 
14 Commenti
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yoyodong0007 Giugno 2020, 00:18 #11
Non è proprio così, lo smart working al momento non prevedete un orario di inizio e di fine fisso (ma ci sono comunque orari di reperibilità ma non si può superare il limite orario settimanale e mensile.
Detto questo io mi rendo conto che nella mia realtà sono alcuni errori della dirigenza a non far decollare appieno il telelavoro in alcuni ambiti.
recoil07 Giugno 2020, 15:42 #12
Originariamente inviato da: deggial
Secondo me chi parla di Smart working parziale 2/3 o 3/2 o altre combinazioni di giorni, confonde lo smart working con il lavoro da casa (e mi sa che anche i politici lo confondono).
Smart working significa lavorare e produrre per obiettivi e scadenze. Se finisco il mio lavoro settimanale in mezza giornata, semplicemente mi prendo una pausa, viceversa se non riesco posso anche lavorare 100 ore in una settimana. Si perde il concetto di 40 ore lavorative in 5 giorni settimanali.

Stesso discorso per andare in ufficio o stare a casa. Nessuno mi può imporre di andare in ufficio o di stare a casa... Se reputo che sia più produttivo andare in ufficio un tal giorno ci vado, anche fossero tutti i giorni della settimana, altrimenti me ne sto a casa.


dal punto di vista teorico è come dici tu, nella pratica almeno qui in Italia è molto difficile che si faccia smart working
è piuttosto un telelavoro, che poi visto il periodo di lockdown corrispondeva col lavorare da casa perché non potevi andare altrove, però sempre vissuto con orario 9-18
io ho un po' più di libertà di orario con grossa pausa pranzo per occuparmi della bambina e volendo potrei anche farmi una mattina in giro (spesa ecc.) e recuperare in seguito, ma cerco il più possibile di fare orario classico

io già prima della crisi mi ero interessato allo smart working cercando di farmi assumere da sw house che lo praticano e trattandosi di realtà distribuite per il globo erano veramente smart, perché non potevi avere il classico orario di ufficio dato che il tuo collega poteva essere in America o Asia quindi orari completamente diversi
è sicuramente possibile farlo, però richiede un'organizzazione dell'azienda che lo preveda perché le persone devono lavorare in completa autonomia, pochi meeting perché diventa difficile trovare orari compatibili con tutti e la comunicazione deve essere asincrona
il problema è che le aziende full remote non sono molte e c'è una concorrenza planetaria, per cui una posizione aperta può avere centinaia o migliaia di candidature, le speranze sono poche

nel mio caso avendo persone che lavorano con/per me non avrò mai il vero smart perché avrò sempre bisogno di essere in ufficio o online contemporaneamente agli altri, ma come dicevo farmi 2-3 giorni da casa (col caldo torrido andrei fuori città comunque...) sarebbe già un ottimo compromesso
deggial07 Giugno 2020, 23:26 #13
Originariamente inviato da: recoil
dal punto di vista teorico è come dici tu, nella pratica almeno qui in Italia è molto difficile che si faccia smart working
è piuttosto un telelavoro
, che poi visto il periodo di lockdown corrispondeva col lavorare da casa perché non potevi andare altrove, però sempre vissuto con orario 9-18
io ho un po' più di libertà di orario con grossa pausa pranzo per occuparmi della bambina e volendo potrei anche farmi una mattina in giro (spesa ecc.) e recuperare in seguito, ma cerco il più possibile di fare orario classico

io già prima della crisi mi ero interessato allo smart working cercando di farmi assumere da sw house che lo praticano e trattandosi di realtà distribuite per il globo erano veramente smart, perché non potevi avere il classico orario di ufficio dato che il tuo collega poteva essere in America o Asia quindi orari completamente diversi
è sicuramente possibile farlo, però richiede un'organizzazione dell'azienda che lo preveda perché le persone devono lavorare in completa autonomia, pochi meeting perché diventa difficile trovare orari compatibili con tutti e la comunicazione deve essere asincrona
il problema è che le aziende full remote non sono molte e c'è una concorrenza planetaria, per cui una posizione aperta può avere centinaia o migliaia di candidature, le speranze sono poche

nel mio caso avendo persone che lavorano con/per me non avrò mai il vero smart perché avrò sempre bisogno di essere in ufficio o online contemporaneamente agli altri, ma come dicevo farmi 2-3 giorni da casa (col caldo torrido andrei fuori città comunque...) sarebbe già un ottimo compromesso


beh infatti i primi a confondere smart working e telelavoro sono proprio i politici e politicanti italiani

detto questo, per lo smart working "perfetto" sarebbe possibile solo dopo un cambio radicale nella gestione dei progetti.
E' inutile che 1 o tanti dipendenti lavorino in smart se poi chi è sopra di loro è poco smart.
Sarebbe auspicabile una gestione del lavoro di tipo appunto "smart" o "agile"; ad esempio una gestione come SCRUM, che prevede (tra gli altri punti) il punto fermo di riunioni settimanali in cui c'è un confronto fra tutti i partecipanti, e poi ognuno lavora il suo compito per la settimana dopo, e si gestisce il tempo come crede.
deggial07 Giugno 2020, 23:32 #14
Aumento il mio contributo e introduco quello che forse è il maggior difetto dello smart working: si fa più labile la divisione tra spazi/tempi di lavoro e spazi/tempi privati e da dedicare alla famiglia.
Potendo lavorare da casa e a orari non standard, a me ad esempio porta a lavorare anche in momenti in cui dovrei dedicarmi alla famiglia (moglie, figli). Mi rendo conto che non è giusto nei loro confronti ma non riesco ad evitarlo a volte.

PS: io in realtà non lavoro in smart ma sono libero professionista da 10 anni e quindi vivo situazioni simili.

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