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Sostenibilità e Innovazione: i criteri ESG come driver per lo sviluppo
di Redazione pubblicata il 21 Novembre 2024, alle 17:01 nel canale InnovazioneI criteri ESG stanno ridisegnando il panorama aziendale, spingendo le imprese a considerare l’impatto ambientale, sociale e della governance nelle loro attività. Gli studi professionali si stanno attrezzando per ampliare il proprio ruolo consulenziale e supportare le aziende nella transizione verso la sostenibilità
L’evoluzione del contesto industriale e produttivo non si ferma solo ai bilanci economici e patrimoniali. Oggi le aziende devono anche misurare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale, il benessere sociale e una governance responsabile.
Questo scenario apre nuove prospettive e le imprese dovranno farsi affiancare dai loro consulenti, gli studi professionali, i più attrezzati di competenze specifiche e strumenti tecnologici avanzati.
Ma cosa sono esattamente i criteri ESG? Matteo Zordan, Lead Technology Product Manager di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, li definisce così: “ESG è l'acronimo di «Environmental, Social and Governance» e rappresenta un insieme di criteri che aziende, investitori e stakeholder utilizzano per valutare le performance non finanziarie di un'organizzazione, in particolare rispetto alla sostenibilità e alla responsabilità sociale”.
I tre pilastri ESG sono quello ambientale (Environmental) che misura l'impatto delle attività aziendali sull’ambiente, inclusi il consumo di risorse naturali, la riduzione delle emissioni di CO2, la gestione dei rifiuti e l’inquinamento. C’è poi il pilastro sociale che valuta l’impatto sulle persone e sulle comunità, trattando temi come i diritti dei lavoratori, la diversità, l'inclusione e la sicurezza dei prodotti. La terza e non meno importante colonna dei criteri ESG è la governance la cui analisi si concentra su come l'azienda è gestita, prendendo in considerazione la trasparenza, l'etica aziendale, le politiche anticorruzione e la composizione del consiglio di amministrazione.
Perché i criteri ESG sono sempre più cruciali nella conduzione di un’impresa produttiva?
L’adozione dei criteri ESG non è solo una questione etica: è un approccio strategico per gestire rischi e creare valore a lungo termine. Le aziende che eccellono in questi ambiti tendono a essere più sostenibili, resilienti e attrattive per gli investitori.
Gli investimenti basati su criteri ESG stanno crescendo rapidamente, riflettendo una maggiore consapevolezza da parte dei mercati finanziari e dei consumatori. In questo panorama di sviluppo i consulenti dell’impresa, gli studi professionali, i commercialisti, possono giocare un ruolo chiave nell’aiutare le aziende a integrare i criteri ESG nelle loro strategie. Le normative europee già operative, che presto diventeranno obbligatorie, rendono questo supporto indispensabile, soprattutto per le PMI che spesso mancano di risorse interne dedicate alla sostenibilità.
Questa, peraltro, è una vera e propria occasione per i commercialisti di ridefinire il proprio ruolo, non più limitato alla gestione contabile e fiscale, ma esteso a una consulenza strategica di alto livello. La capacità del consulente di dotarsi di competenze specifiche e strumenti tecnologici adeguati è fondamentale per rispondere a questa nuova domanda di mercato.
Matteo Zordan sottolinea come il passaggio verso l’ESG richieda un cambiamento culturale sia per le aziende che per gli studi professionali. Se da un lato ci sono resistenze legate ai costi iniziali e alla complessità normativa, dall’altro le opportunità sono immense. Un supporto efficace agli imprenditori in questo campo consoliderà il ruolo di partner strategico dei professionisti nei confronti dell’azienda garantendo non solo la conformità normativa ma puntellando anche la creazione di valore e la reputazione delle aziende. Il futuro lega i professionisti e le aziende in modo sempre più stretto. I criteri ESG rappresentano una sfida complessa, ma anche un terreno fertile sul quale sviluppare nuove competenze e servizi. Lavorare sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale non è solo una necessità normativa, ma un passo verso un modello economico più equo e sostenibile.