SPIDIdentita digitale
SPID: la Pubblica Amministrazione si fa trovare (ancora) impreparata
di Alberto Falchi pubblicata il 01 Marzo 2021, alle 15:21 nel canale InnovazioneIl primo marzo tutte le Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto consentire l'accesso ai loro servizi tramite SPID, CNS o CIE, come previsto dal Decreto Semplificazioni, ma siamo ancora in alto mare: solo 5.500 su oltre 20.000 sono a norma
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino come funziona bene. Ne ho qua uno nel cassetto della digicom che funzione solo con windows 7 e explorer11..
Compatibile con tutto, non c'è che dire...
Alla fine si tratta di una chiave privata memorizzata su una smartcard, bastava metterla su un mezzo fisico diverso, (es una pendrive usb come fanno i servizi di firma digitale di diversi provider).
La CRS è nata prima che uscisse il primo iPhone, rendiamoci conto dei limiti materiali e tecnologici dell'epoca.
La CIE supera questo problema usando NFC che ormai è presente anche su smartphone economici e implementa la stessa logica di CRS, tecnicamente e praticamente molto più solida di SPID.
oh mi raccomando, se devi vendere la macchina vai all'agenzia ACI pero' e se devi chiede l'esenzione inail prova con la pec
La cosa divertente é che vi masturbate a discutere della soluzione tecnica, mentre l'implementazione della stessa i cittadini dovranno come al solito attendere decenni prima di vederla operativa in salsa burocratichese
Visto che hai esordito chiedendo "che cazzo é sta SPID" e hai proseguito dicendo che in Francia lo steumento è migliore e più semplice, ti ho contestato su quello.
E hai prontamente cambiato argomento, ora non è lo strumento che conta ma come lo si usa. A proposito di seghe.
Teoricamente dovrebbe sostituire tutti i login alla pubblica amministrazione exp sito Inps, sito INAIL, sito agenzia delle entrate, cartelle cliniche online, siti dei comuni etc etc etc... Invece è ancora un vespaio di codici, PIN , password, puk
Ma anche no
ovvio migliorabile e quant'altro ma meglio che come eravamo messi fino a poco tempo fa
io non lo avrei delegato ad un provider (poste ecc..) e lo avrei anche legato di default a una PEC con cui poter scrivere e ricevere comunicazioni direttamente dalla PA senza dover spendere altri soldi per farsi la PEC da terzi
Oppure E-distribuzione di Potenza (ENEL) che ti chiede di inviare i documenti via fax e ti spedisce i preventivi con posta cartacea che viene puntualmente persa.
O il portale CIVA dell'INAIL che a giorni alterni funziona solo con il login da username e in altri solo con il login da SPID.
O il portale del Ministero di Giustizia (Processo Civile Telematico) che da sempre impiega 30 secondi per caricare una pagina e ogni tanto ti ritorna un bell' "internal server error", mentre tu hai urgenza di inviare dei documenti al Giudice.
Capiamoci ragazzi, l'IT nella pubblica amministrazione esiste unicamente come servizio da mettere a gara, nemmeno gli enti più grossi (penso alle grandi città, regioni, enti tipo INPS, che decine di migliaia di dipendenti e direzioni dedicate per i sistemi informativi) hanno reali competenze tecniche, i loro impiegati, funzionari e dirigenti servono esclusivamente a bandire gare per la fornitura di servizi e presiedere quelle fornitura, non c'è quasi nessuno di loro che sviluppa, che configura, che manutiene i sistemi.
Non stiamo a sindacare sul perchè, è così ed è anche una scelta che ha un senso (non entro nei dettaglio perchè sennò andiamo troppo OT).
Detto questo, le condizioni per le forniture di servizi informativi alla pubblica amministrazione hanno queste caratteristiche:
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[*]gare al massimo ribasso
[*]requisiti delle gare che tagliano fuori le PMI e permettono di partecipare solo ai grandi nomi della consulenza che in italia hanno strutture puramente commerciali e non tecniche, i quali quindi subappaltano a PMI tenendosi una buona fetta del ricavato come markup commerciale.
[*]tariffe di partenza della gara fissate su base Consip, che ad esempio prevedono tariffe orarie per figure senior IT (sviluppatori, analisti, sistemisti, insomma chi fa veramente il lavoro) inferiori ai minimo salariale dei più comuni contratti nazionali (CCNL), insomma meno di un garzone del panettiere.
[*]pagamenti per le aziende in subappalto (ovvero chi effettivamente sviluppo, configura i sistemi, fa i presidi, fa manutenzione correttiva) saldati generalmente entro 1-1,5 anni (ci sono aziende fuori dall'IT che faticano a strappare ai propri fornitori una riba a 30 gg) aggirando bellamente gli slogan che vorrebbero pagamenti della PA ai fornitori entro 30gg
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Ebbene ragazzi, in queste condizioni c'è da baciarsi i gomiti se esiste qualche servizio di PA, altro che lamentarsi se non funzionano bene o se tocca portare le scartoffie allo sportello...
Quando si parla di transizione digitale (giusto per citare l'ultima versione dello slogan) dimenticatevi le supercazzole sugli strumenti, identità digitale, SPID etc etc...
Se si vuole innovare il paese bisogna partire anzitutto da una revisione completa del codice degli appalti e delle tariffe (abolendo ad esempio quell'abominio assurdo di Consip, che come si è visto anzichè portare a un risparmio ha generato solo disservizi o nella migliore delle ipotesi gare deserte).
Oggi ci troviamo nella situazione per cui chi lavora nell'IT per la PA è strozzato e non riesce a uscirne, e chi invece non ci lavora vuole starne alla larga il più possibile; se si vuole incentivare lo sviluppo tecnologico della PA occorre attirare le aziende (non farle fuggire), snellire le procedure (anzichè renderle più complicate), ridurre i vincoli alle gare (perchè si è dimostrato che più vincoli portano solo a un peggioramento del servizio).
ovvio migliorabile e quant'altro ma meglio che come eravamo messi fino a poco tempo fa
io non lo avrei delegato ad un provider (poste ecc..) e lo avrei anche legato di default a una PEC con cui poter scrivere e ricevere comunicazioni direttamente dalla PA senza dover spendere altri soldi per farsi la PEC da terzi
Il fatto che sia "comodo" non significa che sia un buon servizio, soprattutto considerando la criticità dei dati a cui da accesso (la più alta in assoluto).
Sistema Pubblico di Identità Digitale > click
Il primo marzo tutte le Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto consentire l'accesso ai loro servizi tramite SPID, CNS o CIE, come previsto dal Decreto Semplificazioni, ma siamo ancora in alto mare: solo 5.500 su oltre 20.000 sono a norma
Eehhh, siamo in Italia..............
Il sistema è affiancato da eDNI (documento nacional de identidad electrónico*) che svolge la stessa funzione ma è integrato nella carta di identità e quindi non si ha bisogno del doppio servizio...
Questa cosa funziona da anni e tutto lo STato funziona con questi servizi. Ho di recente acquistato una macchina facendo il passaggio di proprietà tutto online, la DGT (dirección general de trafico) mi ha mandato i documenti a casa nel giro di una settimana. L'Italia è indietrissimo a riguardo...
Fate 2+2 e il motivo di questa arretratezza è presto spiegato.
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