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Team Ducati: i segreti della tecnologia Lenovo a supporto di piloti e tecnici

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Innovazione Team Ducati: i segreti della tecnologia Lenovo a supporto di piloti e tecnici

Edge9 va al Mugello, all'interno del box del team Ducati Lenovo, per scoprire come la tecnologia della multinazionale supporta il team corse nella corsa al podio. Con gli edge server ThinkSystem SE350, che seguono la carovana nei GP, e l'infrastruttura di calcolo, installata presso la sede di Borgo Panigale

 

I dati sono la chiave per il successo. Nel business e anche negli sport, di ogni tipo, ma soprattutto in quelli motoristici. Poter analizzare nel dettaglio come si è comportata una moto durante le sessioni di prova e di gara è fondamentale per aiutare il pilota a limare quegli ultimi centesimi e a massimizzare le potenzialità del suo veicolo. Lo sa bene Ducati, che ha stretto una collaborazione con Lenovo per far leva sulla tecnologia e aiutare i suoi piloti (sia quelli del team ufficiale sia quelli dei team clienti) a essere sempre sulla cresta dell'onda. 

Ducati Mugello Pecco Bagnaia

Per capire meglio come viene adoperata la tecnologia nel MotoGP siamo andati al Mugello, ospiti nei box del team Ducati Lenovo, dove abbiamo potuto vedere da vicino tutte le tecnologie coinvolte e come piloti e ingegneri fanno leva sui dati. 

MotoGP e tecnologia: la telemetria in tempo reale è bandita

Mettersi a bordo pista, a pochi metri dalle potentissime MotoGP che sfrecciano rombando a più di 300 all'ora, è un'esperienza affascinante. Ma non è da meno poter accedere ai box di un team immediatamente dopo la sessione di prove, per vedere come agiscono i tecnici. 

ducati mugello box

La prima cosa che fanno è collegare un cavo alla moto e scaricare il più velocemente possibile i dati dell'ultima sessione, così da poterli analizzare in edge e da permettere al pilota di ripartire immediatamente. Perché al contrario di quanto avviene in altri sport, come la Formula 1, in MotoGP la telemetria in tempo reale è bandita dal regolamento. I piloti, così come i meccanici, sono fondamentalmente ciechi mentre la moto è in pista, e le uniche informazioni che hanno in tempo reale sono i tempi sul giro e gli intertempi. Per avere dettagli sugli altri 60 parametri registrati dai sensori, è necessario attendere la sosta ai box. È quindi fondamentale riuscire a elaborare il più velocemente possibile queste informazioni, e per questo motivo si utilizzano dei server edge. 

Ducati telemetria

Nello specifico, il team Ducati Lenovo utilizza i ThinkSystem SE350, macchine compatte, facilmente trasportabili e, soprattutto, robuste. La potenza? Non è una discriminante, come ci spiega Massimiliano Bertei, Chief Technology Officer di Ducati Motor Holding, perché quella erogata da queste macchine è più sufficiente, nonostante vengano utilizzate anche per simulare le strategie di gara. Sono altri gli aspetti che contano, a partire dalla robustezza: questi server devono sopportare senza battere ciglio temperature estreme. E anche eventuali schizzi d'acqua, oltre che gli inevitabili "scossoni" durante i frequenti spostamenti da un circuito all'altro. 

Piloti privi di dati in pista? Non proprio

In realtà, come ci spiega Luigi Dall'Igna, General Manager di Ducati Corse, il regolamento lascia spazio a qualche indicazione. Non veri e propri dati telemetrici, ma suggerimenti che possono essere fondamentali. "La moto non può mostrare al pilota dati come la temperatura degli pneumatici - spiega il manager - ma si attivano delle spie che indicano quando una delle gomme è al di fuori dei parametri ideali. O lo avvisano che se non cambia la mappa del motore, non riuscirà a terminare la gara". 

dalligna ducati

Con Remote Garage i box sono meno affollati

Remote Garage è una tecnologia che è stata implementata nel 2020, quando ancora erano in vigore le misure per il distanziamento sociale. Grazie a Remote Garage, è stato possibile far lavorare da remoto il 35% dei tecnici. Chi non seguiva i team durante gli spostamenti poteva offrire supporto direttamente dalla sede di Bologna, avendo a disposizione gli stessi identici dati scaricati dalle moto dai tecnici a ogni sessione. Giusto il tempo di trasferirli via Internet. 

L'approccio è stato molto efficace ed è piaciuto, tanto che il team continua a sfruttare Remote Garage anche oggi. Con il vantaggio di risparmiare denaro e ridurre le emissioni legate agli spostamenti. Ma anche di rendere un po' meno affollati i box, che non è cosa da poco: nonostante buona parte dei tecnici seguissero il team dalla sede principale, infatti, i garage erano comunque affollatissimi, visti anche gli spazi piuttosto ridotti. 

L'unico problema relativo a Remote Garage non è dovuto alla tecnologia in sé, ma alla connettività: se circuiti come il Mugello sono dotati di un'infrastruttura di rete adeguata, in altre parti del mondo non è scontato riuscire a trasferire in tempi brevi tutti i dati. Di quale mole di informazioni parliamo? Circa 100 GB per ogni week end di gara

L'infrastruttura IT di Ducati, dall'edge al data center

Come già detto, ThinkSystem SE350 di Lenovo accompagnano i team di Ducati a ogni appuntamento del motomondiale. I dati vengono poi inviati in sede in tempo reale, ove possibile, dove i tecnici nel quartier generale possono storicizzarli e conservarli per elaborazioni future sul supercomputer, anche questo realizzato da Lenovo per l'azienda di Borgo Panigale.

ducati telemetria

Interessante notare come questo HPC svolge svariati compiti, non solamente legati alle corse: questa infrastruttura di calcolo viene infatti utilizzata anche per lo sviluppo delle moto (quindi simulazioni, in particolare tramite applicazioni di CFD, fluidodinamica computazionale), sia da gara sia stradali

Il futuro della tecnologia Ducati

Abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Dall'Igna e Gabriele Conti, Electronics Systems Director di Ducati, cercando di capire quali potrebbero essere i prossimi sviluppi. Come già detto, la potenza di calcolo dei server edge non rappresenta un limite, almeno per il momento.

I due tecnici, però, guardano con interesse all'intelligenza artificiale, che in futuro potrebbe essere di supporto al team, per esempio per simulare in maniera più efficace le possibili strategie da adottare. Perché a oggi i piloti si prendono sempre parecchi rischi: meglio montare pneumatici che garantiscono migliori tempi sul giro ma si degradano più velocemente, rischiando di non arrivare a fine gara? Meglio puntare su mappature più estreme o conservative? L'IA, in queste situazioni, potrebbe rivelarsi un ottimo alleato nel prendere più velocemente le decisioni. Perché la velocità, non solo quando si è in sella alla moto ma anche quando si danno indicazioni ai piloti, è la chiave del successo. 

pecco pista

Quello che difficilmente vedremo, almeno in tempi brevi, è un simulatore di moto per i piloti simile a quelli già usati nel settore automobilistico. Se infatti è oggi relativamente semplice simulare il comportamento di una vettura in pista, quando si parla di due ruote è tutto estremamente più complesso. Non conta solamente il comportamento della moto, ma anche la postura e i movimenti del pilota, la sua inclinazione. Tutti parametri che oggi, secondo i tecnici di Ducati, non è semplice integrare all'interno di una simulazione di alto livello. 

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