Coronavirus: previsti effetti negativi sul mercato pubblicitario in Italia

Coronavirus: previsti effetti negativi sul mercato pubblicitario in Italia

BVA Doxa diffonde la sua più recente analisi circa gli effetti legati alla diffusione del coronavirus. Metà degli intervistati ha dichiarato che effettuerà diverse riduzioni in ambito pubblicitario, mentre altri coglieranno tale occasione per aumentare la propria presenza mediatica

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Market
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La pandemia di coronavirus ha avuto un impatto considerevole su diversi settori, soprattutto nel Bel Paese. Analizzando il particolare caso del mercato pubblicitario, ad esempio, scopriamo che molte aziende italiane saranno presto costrette a ridimensionare i propri investimenti, subendo riduzioni importanti sul lato marketing e su quello della comunicazione.

È quanto emerge dall'ultima ricerca di BVA Doxa volta a indagare gli effetti della diffusione del Covid-19. Il report delinea un quadro alquanto negativo, ma evidenzia anche come alcune realtà stiano andando in controtendenza.

BVA Doxa: tagli agli investimenti pubblicitari a causa del Covid-19

L'analisi di BVA Doxa è stata condotta su un campione di 301 aziende italiane di diverse dimensioni, con presenza nazionale e internazionale.

Il 49% degli intervistati ha dichiarato che ridurrà le consuete attività pubblicitarie, mentre il 45% taglierà le attività di marketing. Cambiamenti in arrivo anche per quanto concerne le politiche di sviluppo commerciale, almeno per il 39% delle aziende, così come per il lancio di nuovi prodotti (33%) e per le attività di ricerca e sviluppo (26%).

coronavirus covid-19 bva doxa report

Secondo BVA Doxa, tuttavia, alcune aziende starebbero sfruttando tali variazioni per incrementare o mantenere la propria presenza mediatica. Il 41% degli intervistati dichiara che reagirà alla crisi aumentando parte degli investimenti, quelli particolarmente strategici, spingendo sulle medesime attività di marketing ridotte, invece, da altre imprese.

Ciononostante, il quadro complessivo non lascia molto spazio a interpretazioni positive. Il 76% delle aziende intervistate da BVA Doxa ha confermato che la diffusione pandemica ha avuto un impatto negativo sul business, sin dal primo giorno di quarantena. Questi effetti sono considerati - da quattro aziende su cinque - decisamente preoccupanti, sia nei confronti delle aziende più piccole sia per quanto riguarda le realtà più grandi, quelle che contano oltre mille dipendenti.

Coronavirus: l'impatto sulla domanda e l'ascesa dello smart working

Il report in questione evidenzia un'ulteriore analisi riguardante la domanda di prodotti e l'export. Per due aziende su tre, infatti, l'emergenza sanitaria influirà negativamente sulla domanda dei prodotti e dei servizi a livello nazionale; quasi la metà degli intervistati (45%) prevede inoltre un calo significativo, pari a circa il 10%.

Sul fronte internazionale la situazione è leggermente diversa e, per certi versi, più incerta: il 34% delle aziende non sa cosa aspettarsi dai futuri scenari, mentre il 43% dichiara di aver notato delle ripercussioni negative anche sull'export dei prodotti.

smart working coronavirus italia 2020

Dati più incoraggianti riguardano invece lo smart working, fenomeno abbracciato ormai da molte aziende italiane, costrette ad attuare politiche di lavoro agile per rispettare le ultime disposizioni governative. In Italia, il 73% delle aziende ha introdotto lo smart working in maniera 'massiva', applicato quindi al maggior numero di persone; il 17% degli intervistati, invece, sarebbe riuscito ad attuarlo solo in maniera contenuta, limitandosi a determinate aree e funzioni, mentre un'azienda su dieci lo applica marginalmente.

In ogni caso, dal report di BVA Doxa emergono risultati molto interessanti sul fronte dello smart working. Il 90% delle aziende ha infatti promosso il lavoro agile, confermandone i vantaggi in termini di efficienza e di gestione ottimale dell'attività lavorativa. Infine, due aziende su cinque - provenienti principalmente dai settori finance e TLC - dichiarano che i recenti cambiamenti organizzativi verranno rispettati anche al termine del periodo di quarantena.

4 Commenti
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WhiteSnake66625 Marzo 2020, 08:44 #1
Dei veggenti cavolo!!!
futu|2e25 Marzo 2020, 08:47 #2
Veramente l'impatto è su tutta l'economia italiana e non solo....
nx-9925 Marzo 2020, 08:54 #3
Certo, vedere il video della raccomandazione di stare in casa e subito dopo cuccarsi la pubblicità dell'acqua che suggerisce di fare attività fisica all'aperto è una grave perdita.
recoil25 Marzo 2020, 09:02 #4
Originariamente inviato da: nx-99
Certo, vedere il video della raccomandazione di stare in casa e subito dopo cuccarsi la pubblicità dell'acqua che suggerisce di fare attività fisica all'aperto è una grave perdita.


a me settimana scorsa è arrivata la promozione per prenotare le mie vacanze in Sardegna per il weekend dal 3 Aprile, dei geni proprio

comunque impatti già si vedono, ieri uno dei clienti storici ha detto che la prossima fattura la paga a 120 giorni quindi molto più tardi del solito, diversi clienti dell'azienda di mia moglie hanno comunicato che non pagano perché non stanno incassando e quindi zero soldi e poi a catena loro non pagheranno i fornitori e così via...

la pubblicità la fai se puoi vendere, ora io me ne frego della moda ecc. ma mia moglie su Instagram ha i vari negozi e diceva che alcuni non spediscono nemmeno per le prossime settimane, quindi calerà pure la pubblicità perché molti degli acquisti sono di impulso e se quando fai l'ordine vedi che te lo mandano tra un mese ti passa la voglia
senza contare che siamo bloccati a casa, quindi che ti compri a fare vestiti nuovi?
gli unici che tengono sono ovviamente il cibo, cura della persona e della casa

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