Google pagherà (alcune) tasse in Italia: arriva Google Cloud Italy Srl

Google pagherà (alcune) tasse in Italia: arriva Google Cloud Italy Srl

Google annuncia l'apertura di nuove regioni del suo servizio di cloud computing in Italia e, a sorpresa, anche l'apertura di una società, Google Cloud Italy Srl, che si occuperà di pagare le tasse per i servizi cloud e Workspace

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Market
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Google ha annunciato che aprirà una filiale italiana che si occuperà dei servizi cloud nel nostro Paese. E pagherà anche, così, le tasse al fisco italiano. L'annuncio arriva assieme a quello dell'apertura di due nuove regioni in Italia, a Milano e a Torino.

Apre Google Cloud Italy Srl: Google pagherà le tasse in Italia (o almeno l'IVA per il cloud)

Google aveva promesso investimenti nel nostro Paese e così annuncia che aprirà due regioni del suo servizio di cloud computing a Milano e a Torino. Le due nuove regioni andranno a fornire servizi nei due capoluoghi, dove c'è sempre più richiesta di servizi cloud in virtù del forte progresso nella trasformazione digitale delle aziende grandi e piccole presenti sul territorio.

L'aspetto però forse più importante è un altro. E riguarda le tasse, tema da sempre piuttosto scottante. Il punto è che da sempre le grandi aziende come Google, Apple, Microsoft e così via non pagano le tasse in Italia, ma in altri Paesi dell'UE come Lussemburgo (dov'è Amazon, ad esempio) o Irlanda (dov'era, fino a poco fa, Google Cloud). In questo modo, questi colossi riescono a pagare molte meno tasse di quante dovrebbero se lo facessero nel Paese dove vendono il servizio o il prodotto.

In questo equilibrio delicatissimo si sta, però, muovendo qualcosa. L'Unione Europea aveva annunciato un anno fa la volontà di introdurre tasse sui giganti della tecnologia e, più di recente, era stato trovato un accordo per fissare un'imposta minima valida tra i principali Paesi.

In questo scenario che appare in rapida evoluzione, Google ha comunicato ai suoi clienti via email che "istituiremo una persona giuridica dedicata per fornire i servizi cloud nel paese: Google Cloud Italy S.r.l. ("Google Cloud Italy"). Di conseguenza, tutti gli account Google Cloud e Google Workspace (precedentemente noto come G Suite) e i contratti dei clienti e partner con un indirizzo di fatturazione in Italia saranno migrati da Google Ireland Ltd a Google Cloud Italy nel corso delle prossime settimane [...]. Inoltre, inizierai a ricevere una fattura elettronica con IVA italiana (in aggiunta alla fattura commerciale di Google) per soddisfare i requisiti locali."

Ci saranno pochi cambiamenti per i clienti italiani, con le più grandi differenze nel fatto che Google emetterà la fattura elettronica e applicherà l'IVA italiana. Una differenza importante sarà che d'ora in poi Google pagherà le tasse in Italia, almeno per quanto riguarda il cloud e Workspace e almeno per quanto riguarda l'IVA. Il colosso della ricerca non è l'unico a seguire questa strada: anche Netflix ha recentemente comunicato ai suoi clienti via email l'apertura della propria filiale italiana con partita IVA locale.

L'opinione pubblica sta cambiando e sta muovendosi verso una richiesta di maggiore responsabilità da parte dei colossi del Web americani, che finora hanno coltivato i propri interessi sfruttando buchi nella legislazione dei vari Paesi e dell'Unione Europea e sottraendo così importanti risorse al gettito fiscale locale. E se ciò è perfettamente comprensibile nell'ottica dell'azienda che deve fare i propri interessi, è altrettanto vero quanto diceva John Donne: nessuno è un'isola. Non lo sono nemmeno le grandi aziende tecnologiche che devono operare all'interno della vituperata società e, si potrebbe dire, devono anche darvi il proprio contributo, visto che ne colgono tutti i vantaggi.

Quello di Google, così come di Netflix, è un primo passo verso una maggiore equità verso le aziende e i cittadini italiani che pagano le tasse in Italia. Vedremo se anche gli altri grandi nomi seguiranno e come.

10 Commenti
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r134810 Dicembre 2021, 14:12 #1
Piccola precisazione: anche AWS fattur tutto in Italia, Google non sta facendo nulla di nuovo.
dalvik10 Dicembre 2021, 14:14 #2
Originariamente inviato da: r1348
Piccola precisazione: anche AWS fattur tutto in Italia, Google non sta facendo nulla di nuovo.


E perchè tutti si lamentano che non pagano le tasse in italia?
frankie10 Dicembre 2021, 15:13 #3
Altra piccola precisazione: Molti enti vogliono che i dati rimangano in Italia (o al massimo europa), ecco questa è una logica conseguenza del relativo servizio. Sarà solo immagine, ma così può diventare un servizio totalmente nazionale. Se qualcuno lo vuole, adesso c'è!
zappy10 Dicembre 2021, 15:15 #4
Originariamente inviato da: dalvik
E perchè tutti si lamentano che non pagano le tasse in italia?

perchè G/A/A/F fatturano a te e incassano 100. Poi si fanno fatturare il "servizio" dalla loro filiale in lussemburgo/irland/malta/cayman e dicono
noi per fornire il servizio e incassare 100 dal sig. dalvik, abbiamo "comprato il servizio" dalla filiale estera, spendendo 99, quindi abbiamo guadagnato "solo" 1, e paghiamo le tasse su 1 anzichè su 100...

in effetti il fatto che aprano una filiale in italia NON vuol dire che davvero paghino tutto quello che devono pagare in italia, anzi.
dalvik10 Dicembre 2021, 15:50 #5
Originariamente inviato da: zappy
perchè G/A/A/F fatturano a te e incassano 100. Poi si fanno fatturare il "servizio" dalla loro filiale in lussemburgo/irland/malta/cayman e dicono
noi per fornire il servizio e incassare 100 dal sig. dalvik, abbiamo "comprato il servizio" dalla filiale estera, spendendo 99, quindi abbiamo guadagnato "solo" 1, e paghiamo le tasse su 1 anzichè su 100...

in effetti il fatto che aprano una filiale in italia NON vuol dire che davvero paghino tutto quello che devono pagare in italia, anzi.


Chiaro, grazie.

p.s: ma la (M) non l'hai messa perchè per loro è diverso?
Pro5.3910 Dicembre 2021, 16:05 #6
mah sono dell'opinione che non bisognerebbe dare la possibilità di fare la scelta giusta , la devi fare se no non ti conviene economicamente.
Unrue10 Dicembre 2021, 16:11 #7
Domanda, ma è così difficile far pagare le tasse in base a dove offri i servizi, a prescindere di dove hai la sede fiscale che alla fine è solo un trucco amministrativo?

Con servizi fortemente delocalizzati come il cloud che senso ha ormai la sede fiscale? Non è mica un'officina.
TigerTank10 Dicembre 2021, 17:06 #8
Tanto alla fine paghiamo sempre noi, nel senso che più tassano i big(anche se giustamente) e più si rifanno sui costi agli users/clienti.
agonauta7810 Dicembre 2021, 21:28 #9
Operazione di facciata, niente di nuovo. Le tasse le pagano già
zappy11 Dicembre 2021, 11:09 #10
Originariamente inviato da: dalvik
Chiaro, grazie.

p.s: ma la (M) non l'hai messa perchè per loro è diverso?

la M l'ho solo dimenticata (e chissà quante altre).

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