Huawei: nel primo semestre 2019 fatturato in crescita del 23,2%. Venduti 118 milioni di smartphone

Huawei: nel primo semestre 2019 fatturato in crescita del 23,2%. Venduti 118 milioni di smartphone

I risultati finanziari di Huawei per il primo semestre 2019 erano molto attesi, dopo la vicenda del ban di Trump e la conseguente minaccia che Google possa interrompere la fornitura del sistema operativo Android per i futuri modelli del colosso cinese. I dati annunciati da Liang Hua, Chairman di Huawei, sono molto positivi: fatturato in crescita del 23,2% e 118 milioni di smartphone venduti

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Market
Huawei
 

Non si è ancora spenta l’eco delle vicende iniziate il 15 maggio scorso, quando il presidente USA Trump ha emesso un ordine esecutivo che fra le varie conseguenze ha impedito a Huawei di approvvigionarsi da fornitori americani e ha messo Google nella difficile posizione di dover interrompere la fornitura del sistema operativo Android per i futuri modelli di smartphone Huawei. A fine maggio abbiamo scritto che questa vicenda si innesta in un quadro geopolitico molto ampio, con Cina e USA contrapposte in una vera e propria guerra commerciale. Non era chiaro allora cosa sarebbe successo e, nonostante alcuni segnali di distensione, la situazione rimane ancora molto incerta.

Huawei: un primo semestre all’insegna della crescita

È in questo contesto che Liang Hua, Chariman di Huawei, ha presentato i risultati finanziari dell’azienda per il primo semestre 2019. Risultati molto positivi che vedono il fatturato crescere del 23,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un margine di profitto netto dell’8,7%.

Andando più nel dettaglio di questi risultati, la divisione carrier ha generato 21,3 miliardi di dollari e a tutt’oggi sono già stati siglati 50 accordi commerciali per il 5G. La divisione enterprise ha generato 4,59 miliardi di dollari, con un portafoglio di prodotti in espansione con soluzioni cloud e di intelligenza artificiale. La divisione consumer, che include gli smartphone a marchio Honor, continua ad essere la principale fonte di ricavi per Huawei, con 32,1 miliardi di dollari. Nel primo semestre 2019 Huawei ha venduto 118 milioni di smartphone, registrando una crescita in unità del 24%, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’ecosistema Huawei Mobile Services conta oltre 800.000 sviluppatori e più di 500 milioni di utenti nel mondo.

Liang Hua, dopo aver sottolineato che nelle settimane successive al ban di Trump non ci sono mai state interruzioni nella catena di produzione, ha dichiarato: “Il fatturato è cresciuto velocemente fino a maggio. Viste le solide basi che abbiamo messo nella prima metà dell’anno, continuiamo a vedere una crescita anche dopo essere stati aggiunti nella “entity list”. Questo non significa che non avremo difficoltà in futuro. Le avremo e potrebbero influenzare il ritmo della nostra crescita nel breve periodo. Ma manterremo la rotta. Siamo pienamente fiduciosi per il futuro e continueremo a investire come previsto, incluso un totale di 17,45 miliardi di dollari in R&D quest’anno. Supereremo queste sfide e siamo convinti che Huawei entrerà in una nuova fase di crescita dopo che il peggio sarà dietro di noi”. 

I risultati del primo semestre 2019 hanno quindi visto un impatto limitato delle vicende legate al ban di Trump. Le dichiarazioni del Chairman di Huawei lasciano presagire che le vere conseguenze si vedranno quindi solo nel secondo semestre. Durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati finanziari, Liang Hua ha ammesso chiaramente che Huawei è sotto grande pressione, ma che questa pressione tende a rinvigorire l’azienda e stimolare la passione delle persone più capaci. Il Chairman prevede che fra 2 o 3 anni si sarà formato un team spinto da grandi passioni che guiderà Huawei a una nuova fase di crescita.

Luigi De Vecchis Presidente Huawei Italia

Abbiamo assistito alla presentazione dei risultati finanziari nella sede italiana di Huawei a Milano, dove abbiamo incontrato Luigi De Vecchis, Presidente Huawei Italia. Oltre a ribadire l’impegno di Huawei in Italia, che come avevamo raccontato prevede ingenti investimenti in ricerca e sviluppo direttamente sul nostro territorio, ha voluto ribadire che in questo momento non è possibile fare previsioni certe su quale sistema operativo utilizzeranno i nuovi modelli di smartphone Huawei, dopo il Mate 20X 5G che è stato confermato avrà Android. De Vecchis ha comunque sottolineato come la stessa Google abbia scritto al governo americano per ribadire l’importanza della partnership con Huawei e come tutto il mercato della tecnologia sia oggi globale e interconnesso. Ogni forma di limitazione all’interazione fra i vari player mondiali non può che limitare l’innovazione e va a discapito di tutti, aziende e consumatori. Il tema è chiaramente politico e Huawei non può che adattarsi alle decisioni che vengono prese a quel livello. Come noi, del resto.

6 Commenti
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amd-novello30 Luglio 2019, 18:16 #1
Evvai huawei. Ho fatto prendere i loro terminali a diversi conoscenti e ne sono felici. Molto buoni. Il mio p10l dopo due anni sembra nuovo.
Sandro kensan30 Luglio 2019, 18:26 #2
Io tifo Huawei.
biometallo30 Luglio 2019, 19:46 #3
Francamente a me Huawei sta sulle balle sopratutto per la storia del bootloader non più sbloccabile se non tramite siti loschi a pagamento:

Huawei: stop allo sblocco del bootloader dei nuovi smartphone

Magari non metterò mai una "rom cucinata" sul mio Samsung, ma il fatto di poterlo fare e comunque un valore aggiunto che considero molto importante.
amd-novello30 Luglio 2019, 22:05 #4
imho fanno benissimo dal loro punto di vista.
biometallo31 Luglio 2019, 08:42 #5
Originariamente inviato da: amd-novello
imho fanno benissimo dal loro punto di vista.


E grazie al cactus, ovvio che dal loro punto di vista fanno bene, curano giustamente i loro di interessi mica quelli del consumatore, anche dal punto di vista delle compagnie ladrofoniche fanno benissimo a rimodulare ogni 3x2, "è scorretto per chi paga, ma no per chi incassa" (cit.) infatti sta agli utenti curarsi i propri interessi, e direi che certe politiche andrebbero penalizzate piuttosto che premiate, ma sono punti di vista e sicuramente faccio parte della minoranza, dato che se tutti la pensassero come me telefoni con la batteria incollata, senza sd card o che costano più di 200 euro non esisterebbero nemmeno...
amd-novello31 Luglio 2019, 12:25 #6
sulla batteria non concordo. ma di certo chi vuole fare il root o smanettare è da prefisso telefonico e non mi meraviglio che non venga calcolato.

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