Microsoft annuncia una svolta significativa nel mercato europeo: molte novità per le licenze e gli ambienti cloud

Microsoft annuncia una svolta significativa nel mercato europeo: molte novità per le licenze e gli ambienti cloud

Microsoft ha annunciato molte novità relative al suo rapporto con i fornitori di servizi cloud europei e alle licenze dei vari software: le denunce presentate alle autorità antitrust sembrano aver sortito un effetto

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Market
MicrosoftBig del Cloud
 

Le preoccupazioni espresse dai fornitori europei di servizi cloud, e forse anche le denunce presentate presso le autorità antitrust, sembrano aver fatto il proprio effetto: Microsoft ha annunciato che cambierà molte politiche legate alle licenze in Europa e adotterà cinque principi chiave su cui costruirà la propria attività nel Vecchio Continente.

Cinque principi da Microsoft per operare nel mercato del cloud in Europa

Tramite un lungo articolo pubblicato sul blog aziendale, il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha annunciato significativi cambiamenti sia nel modo in cui Microsoft si rapporterà con i fornitori di servizi cloud in Europa, sia ad alcuni termini di licenza applicati a software come Windows Server e Microsoft 365 for Business ed Enterprise.

I cinque principi attorno a cui ruoterà la nuova strategia di Microsoft sono:

  • Ci assicureremo che il nostro cloud pubblico incontri le esigenze dell'Europa e sia al servizio dei valori europei
  • Ci assicureremo che il nostro cloud fornisca delle fondamenta per il successo degli sviluppatori di software europei
  • Lavoreremo con e supporteremo i fornitori di servizi cloud europei
  • Ci assicureremo che le nostre offerte cloud incontrino le esigenze di sovranità dei governi europei, in collaborazione con fornitori di tecnologia locali fidati
  • Apprezziamo che i governi europei stiano regolamentando [il mercato del]la tecnologia, e ci adatteremo a e supporteremo questo impegno

Lo stesso Smith riconosce che si tratti di principi piuttosto vaghi, ma scrive altresì che non sono esaurienti e che si tratta di un primo passo per imprimere immediatamente un cambiamento alla rotta dell'azienda e delle sue relazioni con i partner e i clienti, e che ulteriori cambiamenti potranno avvenire in futuro.

Microsoft annuncia cambiamenti per l'Europa nelle sue politiche sul cloud

A marzo alcune aziende europee, come OVHcloud, hanno annunciato un ricorso all'antitrust europeo per presunte pratiche scorrette. Al centro c'erano termini di licenza che venivano visti come eccessivamente restrittivi o in grado di dare un vantaggio indebito ad Azure, il servizio cloud della stessa Microsoft, per via di costi molto più elevati per i terzi. Un esempio su tutti era Microosft 365, i cui prezzi erano più elevati su cloud terzi rispetto ad Azure.

A essere scontenti sarebbero stati anche i clienti e proprio dopo la pubblicazione di esternazioni di malcontento era intervenuto lo stesso Smith, affermando che "ci sono decisamente delle preoccupazioni valide, è importante per noi capirne di più e apportare dei cambiamenti". Tali cambiamenti sono finalmente arrivati.

Smith scrive che Microsoft espanderà il suo programma Cloud Solution Provider, aprendolo a un maggior numero di operatori del settore e ampliandone l'ambito. Ciò significa che Microsoft darà la possibilità ai partner di offrire direttamente Windows e Office (inclusi Windows 11 e le versioni Business ed Enterprise di Microosft 365) come parte di soluzioni complete di desktop virtuali, nonché la possibilità di usare negli ambienti cloud dei partner licenze già detenute dai clienti. I prezzi non verranno cambiati per periodi più lunghi, così da renderli più certi e da permettere dunque a clienti e partner di costruire meglio le proprie strategie.

Microsoft afferma anche che prenderà a modello i Fair Software Licensing Principles ("principi per politiche di licenza del software eque"), sviluppati dal CIGREF e dal CISPE, e fornirà dunque a clienti e partner termini di licenza scritti più chiaramente e in grado di far capire meglio costi e limitazioni. Sempre seguendo questi principi, verrà espanso il programma Software Assurance, che permette ai clienti di acquistare nuove versioni del software, supporto, possibilità di spostare le licenze e altro ancora, così da includere la possibilità di spostare le licenze di Windows, Windows Server e Office anche sui servizi cloud europei. Windows Server, poi, verrà slegato dal numero di core fisici presenti sulla macchina ospitante e conterà invece soltanto i core effettivamente a disposizione della macchina virtuale su cui viene eseguito, così da rendere più semplice il suo uso in ambienti con hardware condiviso.

L'azienda creerà poi una squadra di assistenza dedicata ai fornitori di servizi cloud europei, così da supportarli e da raccogliere riscontri utili ad apportare eventuali ulteriori cambiamenti nella strategia.

Microsoft ha altresì annunciato che collaborerà con alcune realtà europee per creare dei servizi in grado di rispondere alle necessità di sovranità espresse ormai da molti governi europei.

Si tratta di cambiamenti davvero significativi nel complesso, forse in grado di rispondere, almeno parzialmente, alle esigenze espresse tanto dai fornitori di servizi cloud quanto dai clienti in Europa.

1 Commenti
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jepessen23 Maggio 2022, 19:09 #1
Beh, alla fine esporta licenze, quindi ci guadagna comunque. Ormai e' da anni che il business centrale di Microsoft non e' il prodotto, ma il servizio, quindi cerca sempre di migliorarlo...

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