Pat Gelsinger è tutto di Intel, si è dimesso dal CdA di VMware

Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, si è dimesso dal consiglio di amministrazione di VMware con effetto immediato. Gelsinger, prima del ritorno nelle fila di Intel dal 15 febbraio, ha ricoperto la carica di AD di VMware dal 2012 fino al gennaio di quest'anno.

L'addio definitivo a VMware giunge per decisione dello stesso Gelsinger e si deve alle responsabilità che deve affrontare nella sua nuova posizione come CEO di Intel. "Siamo grati per i suoi molti anni di servizio nel consiglio di amministrazione e per il suo mandato come CEO di VMware", ha affermato VMware in una dichiarazione.

Il consiglio di amministrazione di VMWare è ancora alla ricerca di un successore di Gelsinger, con il direttore finanziario Zane Rowe che sta ricoprendo la carica di CEO ad interim. Nel frattempo, Dell Technologies, che possiede VMware con una quota dell'81%, ha annunciato la scorsa settimana l'intenzione di scorporare VMware e renderla una società a sé stante entro l'anno. Forse è anche per questo motivo che Gelsinger si è defilato e allo stesso tempo si spiega il motivo per cui VMware sta nicchiando nella ricerca del nuovo AD.

L'impegno in Intel assorbe Gelsinger in modo totalizzante, in quanto le sfide per rimettere in carreggiata il colosso dei microchip sono diverse: non solo vi è da rimettere in sesto e accelerare la roadmap tecnologica e di prodotto, velocizzando l'arrivo di nuove architetture e processi produttivi, ma soprattutto bisogna mettere in atto la nuova strategia IDM 2.0 annunciata nelle scorse settimane, con la quale Intel si candida a produrre chip anche per altre realtà in un momento in cui la domanda supera di gran lunga l'offerta.

"Intel è tornata", ha detto Gelsinger a margine dei risultati finanziari diffusi nei giorni scorsi. "Stiamo mettendo a terra la potenza di tutti i nostri cilindri. I nostri giorni migliori sono davanti a noi. Stiamo investendo per il futuro. Stiamo eseguendo. E siamo solo all'inizio".