HPE e Nutanix insieme per il cloud ibrido con HPE GreenLake e Nutanix Enterprise OS

HPE e Nutanix insieme per il cloud ibrido con HPE GreenLake e Nutanix Enterprise OS

HPE e Nutanix annunciano un accordo che porta le due aziende a collaborare: HPE proporrà Nutanix Enterprise OS come sistema sulle sue soluzioni HPE GreenLake, mentre la seconda proporrà HPE GreenLake ai propri partner

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Private Cloud
HPE
 

HPE e Nutanix hanno siglato un accordo di collaborazione a livello globale all'interno del quale HPE offrirà il Nutanix Enterprise Cloud OS tramite le soluzioni GreenLake, mentre Nutanix offrirà le soluzioni HPE GreenLake ai suoi clienti e partner. Questa collaborazione mette a disposizione dei clienti delle due aziende un sistema interamente gestito di cloud privato o ibrido e permette di acquistare un servizio completamente integrato.

HPE e Nutanix insieme per il cloud ibrido

HPE stringe una partnership con Nutanix

HPE GreenLake è una famiglia di soluzioni fornite da HPE per far sì che le aziende possano utilizzare una piattaforma gestita interamente da HP similmente a quanto avviene con i tradizionali cloud pubblici, ma lasciando il controllo all'azienda che acquista il servizio. GreenLake prevede, infatti, anche l'installazione dei server in loco. Le soluzioni HPE GreenLake sono di tipo "pay as you go" e prevedono dunque il pagamento solo di quanto effettivamente utilizzato.

Nutanix Enterprise Cloud OS è invece una soluzione di virtualizzazione che comprende sia un hypervisor sviluppato dall'azienda che gli strumenti di controllo e di gestione dell'infrastruttura. Punto di forza di Enterprise Cloud OS è quello di proporre un approccio simile a quello del cloud pubblico, con la semplicità di gestione e di manutenzione tipici di tale piattaforma, per il cloud privato.

La partnership tra HPE e Nutanix consente alle aziende clienti di sfruttare un ambiente di cloud ibrido interamente gestito  e fornito "as a service", ma che risiede nelle strutture dei clienti. L'utilizzo dell'hypervisor AHV di Nutanix garantisce una grande flessibilità di impiego, da applicazioni big data ad applicazioni come SAP od Oracle.

Una ricerca di IDC commissionata da Nutanix afferma che l'impiego della soluzione software di quest'ultima garantisca una riduzione del 60% nei costi operativi in un periodo di 5 anni, mentre HP afferma che l'uso delle sue soluzioni gestite consente di ridurre il carico di lavoro dell'IT per il supporto e incrementa la produttività del 40%.

L'utilizzo di una soluzione di cloud ibrido integrata e in forma "as a service" come quella proposta da HPE e Nutanix libera dai vincoli delle piattaforme tradizionali, nonché dai vincoli imposti dalle tradizionali soluzioni di virtualizzazione che impongono costi di licenza e di manutenzione maggiori.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di HPE.

6 Commenti
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Tasslehoff09 Aprile 2019, 17:54 #1
Certo che in HP sono proprio dei geni, prima si buttano a pesce su OpenStack, poi IBM acquisisce RedHat e quindi cambia soluzione e si butta su Nutanix (su cui non ho esperienza diretta, ma ho avuto feedback agghiaccianti da alcuni colleghi).

Che il cloud puro sia stia sgonfiando è un dato di fatto, da una parte l'approccio dei microservizi aumenta enormemente la complessità e rende il problem solving terribile, dall'altra l'approccio tradizionale a macchine virtuali ha dei costi insostenibili.

Resto del parere che tolte le grandi realtà globali (social network e pochi servizi di multinazionali IT) il mondo non abbia affatto bisogno della scalabilità che può garantire l'approccio a microservizi su cloud, è la moda del momento ma tempo 6 mesi e si sgonfierà tutto.
Quello che serve sono semplici vm con servizi ridondati per garantire continuità di servizi e una buona CDN (Cloudflare o Akamai) giusto per i servizi con più accessi.
Per tutto questo la classica coppia di istanze Vmware (anche con server in affitto presso qualche grosso provider) basta e avanza.

My 2 cents.
Bradiper09 Aprile 2019, 21:17 #2
Cioè non ci ho capito una mazza, ma certi articoli non andrebbero su testate del settore? Magari rivolto ai professionisti? Preferivo una bella recensione di una mb o VGA o CPU... Che sto ammasso di paroloni inutili per me e penso per il 95 % dei lettori.
Dane09 Aprile 2019, 21:48 #3
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Certo che in HP sono proprio dei geni, prima si buttano a pesce su OpenStack, poi IBM acquisisce RedHat e quindi cambia soluzione e si butta su Nutanix (su cui non ho esperienza diretta, ma ho avuto feedback agghiaccianti da alcuni colleghi).


ti sei scordato SimpliVity.... :-)
Cipollino09 Aprile 2019, 22:52 #4
Originariamente inviato da: Dane
ti sei scordato SimpliVity.... :-)


Avevo fatto un POC di simplivity tre anni fa, Il sistema era valido, ma non mi convinceva la “schedina” proprietaria.

Alla fine abbiamo preso Nutanix ad inizio 2016 , sei nodi in metro cluster, 120k spesi bene a mio avviso, ho davvero ridotto la maintenance ed il tempo speso nell’infrastruttura ed il sistema performa molto bene, anche la data reduction.
Il supporto è eccezionale, coperti su tutto, anche sull’hypervisor ed anche in Italiano nelle working hours.

Non capisco questa mossa con HPE, era l’unico big brand a mancare, ma sembra che il servizio sia totalmente diverso.

Per quanto riguarda il cloud, l’ho pesato più volte, ma per la realtà in cui lavoro è sempre risultato più costoso rispetto all’acquisto e ciclo di vita quinquiennale.
Solo con la posta siamo passati ad o365 smantellando il buon vecchio domino, alla fine come admin sono contento, mentre gli utenti preferivano il lotus )
stuffedyellowelephant10 Aprile 2019, 06:36 #5
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Certo che in HP sono proprio dei geni, prima si buttano a pesce su OpenStack, poi IBM acquisisce RedHat e quindi cambia soluzione e si butta su Nutanix (su cui non ho esperienza diretta, ma ho avuto feedback agghiaccianti da alcuni colleghi).

Che il cloud puro sia stia sgonfiando è un dato di fatto, da una parte l'approccio dei microservizi aumenta enormemente la complessità e rende il problem solving terribile, dall'altra l'approccio tradizionale a macchine virtuali ha dei costi insostenibili.

Resto del parere che tolte le grandi realtà globali (social network e pochi servizi di multinazionali IT) il mondo non abbia affatto bisogno della scalabilità che può garantire l'approccio a microservizi su cloud, è la moda del momento ma tempo 6 mesi e si sgonfierà tutto.
Quello che serve sono semplici vm con servizi ridondati per garantire continuità di servizi e una buona CDN (Cloudflare o Akamai) giusto per i servizi con più accessi.
Per tutto questo la classica coppia di istanze Vmware (anche con server in affitto presso qualche grosso provider) basta e avanza.

My 2 cents.


Devo dire che lavoro con Nutanix da quando il brand è arrivato in Italia e di agghiacciante ho trovato:
1) i tempi di installazione brevissimi rispetto a qualsiasi altra infrastruttura, anche iperconvergente;
2) il supporto, che quando apri una segnalazione, anche di livello normale, ti risponde in massimo 2 ore con qualcuno già pronto in webex e, se vuoi, in italiano, per seguirti "follow the sun" finchè non risolvono il problema.
3) la semplicità di scale e di upgrade, tutto a caldo

A me sinceramente non sembra niente male.
C'è da dire che, se il supporto lo darà HPe, saranno dolori.
Slater9110 Aprile 2019, 08:51 #6
Originariamente inviato da: Bradiper
Cioè non ci ho capito una mazza, ma certi articoli non andrebbero su testate del settore? Magari rivolto ai professionisti? Preferivo una bella recensione di una mb o VGA o CPU... Che sto ammasso di paroloni inutili per me e penso per il 95 % dei lettori.


Edge9 è la sezione di Hardware Upgrade rivolta ai professionisti. Dunque si può dire che che l'articolo sia andato su una testata del settore.

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