Supercomputer: abbattuta la barriera di 1 PetaFLOP

di pubblicata il , alle 08:29 nel canale Private Cloud Supercomputer: abbattuta la barriera di 1 PetaFLOP

Un istituto di ricerca giapponese avrà a disposizione il più potente supercomputer al mondo per ricerca scientifica nel campo della dinamica molecolare

 
91 Commenti
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Opteranium26 Giugno 2006, 12:13 #41

c'è un bellissimo libro...

Roger Penrose, "La mente nuova dell' imperatore", edizione BUR

in cui il nostro amico scienziato analizza il problema e - a quanto ho capito - conclude che non sia possibile rappresentare il cervello come un computer sofisticatissimo basato su algoritmi, un “sistema” computabile e riproducibile, che sarebbe l' intento dei cosiddetti sostenitori dell' IA forte.

ma nel libro si trovano anche moltissimi spunti di riflessione sulla sicenza, i suoi fondamenti e il suo rapporti nell società, il tutto condito da grandi citazioni e interessanti digressioni per spiegare ogni punto di vista.

lo consiglio a tutti coloro che abbiano una buona dose di coraggio (624 pagine), cultura scientifica solida (non si risparmiano diagrammi ed equazioni) e, ovviamente, voglia di imparare ;-)
mahrius26 Giugno 2006, 12:14 #42
"PetaFLOP"...
ogni miliardo di operazioni una scorreggia
sai che botti?...

sster26 Giugno 2006, 12:15 #43
programmi che sono in grado di battere gli uomini in giochi non ci sono solo negli scacchi, nella dama per esempio un computer ha battuto il campione del mondo 200 volte e solo una volta è riuscito a pareggiare.

Quello degli scacchi è solo l'esempio piu famoso ma il funzionamento è più o meno simile per tutti i giochi cambia naturalmente la complessità.
L'uomo cmq mantiene sempre il vantaggio dell'intuizione che gli permette di valutare le mosse più vantaggiose in maniera efficente quando la complessità del gioco aumenta, il computer spesso deve calcolare tutte le mosse possibili perdendo tempo anche con quelle che un uomo neache considererebbe.

non so se è vero ma ho letto che il numeto di partite differenti giocabili a scacchi è superiore a quello delle particelle visibili
cerbert26 Giugno 2006, 12:25 #44
Originariamente inviato da: mahrius
"PetaFLOP"...
ogni miliardo di operazioni una scorreggia
sai che botti?...


Che battutona!

Vogliamo trattare la notizia con la serietà che merita o tacere, grazie.
jpjcssource26 Giugno 2006, 12:37 #45
Originariamente inviato da: lnessuno
attualmente quello che dici è probabilmente vero... l'intelligenza artificiale non è ancora così sviluppata (o meglio, in un mondo virtuale fatto di numeri il computer è in grado di fare questo e altro senza alcun problema, si tratta solo di riuscire a fargli vedere il mondo reale in modo a lui comprensibile: bazzecole ). però secondo me le possibilità di gestire movimenti nello spazio, si tratta "solo" di trovare i giusti algoritmi e i sensori adatti per questo tipo di applicazione, secondo me


Infatti, bisogna ancora lavorare molto sul software, in modo che semplici azioni diventino semplici da calcolare come succede con il cervello umano. Possiamo a grandi linee dire che il cervello "gira" con il "software" più ottimizzato che esista, che gli permette di esegurie un'operazione con il minore dispendio di risorse possibli.

Riguardo a chi dice che il cervello umano ha i suoi limiti ovvero ha i suoi pro e contro rispetto ai computer, possiamo dire che il cervello umano (prendendo in considerazione i computer attuali) è:

flessibile
ottimizzato per svolgere compiti con il minor dispendi di energie possibili

è poco adatto invece a fare interminabili sequenze di calcoli come succede per esempio in ambito scientifico.

Se il cervello umano non avesse limiti chi si sarebbe mai messo ad inventare i computer?
nudo_conlemani_inTasca26 Giugno 2006, 12:37 #46
Ma F.E.A.R. scatta pure su questo SuperComputer?

Mi sa di si..
jpjcssource26 Giugno 2006, 12:57 #47
Originariamente inviato da: sster
programmi che sono in grado di battere gli uomini in giochi non ci sono solo negli scacchi, nella dama per esempio un computer ha battuto il campione del mondo 200 volte e solo una volta è riuscito a pareggiare.

Quello degli scacchi è solo l'esempio piu famoso ma il funzionamento è più o meno simile per tutti i giochi cambia naturalmente la complessità.
L'uomo cmq mantiene sempre il vantaggio dell'intuizione che gli permette di valutare le mosse più vantaggiose in maniera efficente quando la complessità del gioco aumenta, il computer spesso deve calcolare tutte le mosse possibili perdendo tempo anche con quelle che un uomo neache considererebbe.

non so se è vero ma ho letto che il numeto di partite differenti giocabili a scacchi è superiore a quello delle particelle visibili


Ok fino a che deve affrotare un umano in una disciplina dove vince chi è il più bravo nei calcoli logici non c'è storia, ma se non è così ricordiamo che un computer non può liberamente fare un bluff (ovvero fare azioni che cercano di confondere o sviare l'avversario), inoltre non è capace di fare mosse apparentemente illogiche, ma che un giocatore umano fa proprio per tendere un trabocchetto all'avversario (o almeno può fare queste furbate solo nella quantità limitata per cui è stato programmato).

Per farti un esempio prendiamo un campo di battaglia medioevale......il generale umano finge di ritirarsi anche se ha ancora tutte le possibilità per vincere, allora il generale computer fa la mossa più logica, ovvero lancia la cavalleria per dare insegure gli avversari e dargli il colpo di grazia.
Il generale umano ha fatto una mossa illogica, poteva combattere contro l'avversario ed aveva la possibilità di batterlo a viso aperto, ma si è ritirato per tendere un'imboscata alle truppe avversarie che si lanciano all'inseguimento scoprendosi le spalle sempre di più.
Con un tranello del genere il generale umano può vincere la battaglia ancora più pesantemente che in campo aperto e con meno vittime grazie all'effetto sorpresa.

Per far un altro esempio in un videogioco di macchine il computer può essere reso imbattibile perchè le capacità di calcolo di un computer gli permettono di segure sempre traiettorie perfette sulla pista e calcolare perfettamente e senza errori le accelerazioni, le frenate ecc...., in un FPS essere invece l'avversario può essere anche bravissimo a combattere, ma io posso sempre batterlo con l'astuzia, ovvero muovendomi sulla mappa in maniera illogica, prenderlo alle spalle e fraggarlo ancora prima che lui possa mettere in atto la sua mira infallibile.
Night7626 Giugno 2006, 13:03 #48
Secondo me, il problema reale dei computer di apprendere e adattarsi come suggeriva qualcuno di voi si può riassumere in 2 punti.

1) Contatto con il mondo che lo circonda (un supercomputer NON HA assolutamente nessun senso del mondo che lo circonda). Con la tecnologia attuale credo che gli stimoli sensoriali che potrebbero essergli fornito sono a malapena la vista, l'udito e in modo limitato il tatto.

2) Comprensione del mondo esterno. Anche se dotato dei sensi elencati al punto uno, il supercomputer non avrebbe il vantaggio evolutivo di ogni specie biologica. Noi partiamo con un vantaggio che forse trascuriamo molto spesso. Il nostro cervello ha già precaricati tutti i software che ci permettono di trasformare le informazioni che ci arrivano dai 5 sensi in informazioni facilmente elaborati. Es. se i nostri occhi vedessero il mondo con un diverso spettro ... che ne so infrarosso o peggio ancora ... ma mantenesse lo stesso software di elaborazione delle immagine credete che riuscirebbe ad adattarsi tanto facilmente ? Forse tra qualche generazione ..... Sempre restando in tema credo esistano alcuni software validi per alcuni dei nostri programmi sensoriali quali il riconoscimento vocale, il riconoscimento di oggetti nello spazio e alcuni per il riconoscimento del linguaggio. Purtroppo credo siano una minima parte dei sottoprogrammi necessari perchè un computer sia a contatto con il mondo reale forse quando saranno completati tutti questi software ......


vicus26 Giugno 2006, 13:35 #49
Sono 1 milione di miliardi di operazioni al secondo...LoL...ossia 1.000.000.000.000.000 di operazioni in un solo secondo...LoooL


Penso che per unità di tempo intenda un battito di clock e non un secondo.
JohnPetrucci26 Giugno 2006, 13:41 #50
Leggere paragoni tra il cervello umano e un supercomputer mi lascia esterefatto, non ci vuole molto a capire che siamo su piani diversi e non convergenti nel modo più assoluto.
Una macchina specifica per un determinato ruolo e superveloce in tal senso resta cmq una macchina incapace di paragonarsi alla complessità emozionale e umana di un cervello, cerchiamo di distinguere tra patate e cipolle!

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