Tutela privacy

Le app di fitness sono un incubo per la Difesa: Strava rivela la posizione degli equipaggi dei sottomarini francesi

di pubblicata il , alle 12:49 nel canale Security Le app di fitness sono un incubo per la Difesa: Strava rivela la posizione degli equipaggi dei sottomarini francesi

Non è la prima volta che accade. Era già successo in passato all'esercito francese. Ma incidenti simili hanno coinvolto anche le truppe statunitensi e quelle italiane. Che sia necessari ripensare le regole e i controlli imposti dagli eserciti ai loro soldati?

 

Miliardi e miliardi investiti in sistemi di mascheramento, propulsori atomici ultrasilenziosi, comunicazioni cifrate e tecnologie varie per poi farsi sgamare da una comunissima app per il fitness. Questo è quello che è successo alla Marina Francese, che recentemente ha fatto una figura non proprio bellissima quando la posizione di alcuni dei suoi sottomarini nucleari è stata resa pubblica "a causa" di Strava, la nota applicazione per tenersi in forma. A dare la notizia è stata Le Monde.

Smartwach e app per il fitness: una minaccia per la Difesa?

Ile Longue è un luogo di enorme rilevanza strategica: da qui, infatti, partono quattro sottomarini chiave della Marina Francese. Ciascuno di essi, infatti, può portare fino a 16 missili nucleari. Sottomarini che non rimangono praticamente mai "parcheggiati" nel porto: tre di loro sono infatti sempre di pattuglia in varie zone del mondo. Quali? Ovviamente non ci è dato saperlo: l'efficacia di un sottomarino dipende interamente dalla sua capacità di nascondersi e rimanere invisibile per mesi. Così da poter colpire dove e quando serve in caso di eventi estremi. 

le monde strav

Purtroppo, alcune informazioni molto sensibili sono state rese inavvertitamente pubbliche. Come è stato possibile? Come spesso accade, per una leggerezza: nonostante la base sia iper-controllata da guardie armate, droni, cani e sistemi di sicurezza, e ci siano regole molto precise per i militari sull'uso di dispositivi elettronici, qualcosa è andato storto. Nello specifico, non sono stati controllati gli smartwach dei soldati. Molti di loro infatti utilizzano l'app Strava per tracciare gli spostamenti quotidiani. E tutte le informazioni sulle loro sessioni, così come la loro posizione, sono diventate di dominio pubblico. 

Nello specifico, le informazioni caricate su Strava hanno mostrato come vengono effettuate le pattuglie dei sottomarini nucleari, inclusi i tempi delle pattuglie e i percorsi degli addestramenti. Gli intervalli di tempo tra gli allenamenti caricati su Strava indicavano anche quando i militari erano in mare per le loro missioni. I soldati, infatti, usavano tutti nomi e cognomi reali, semplificando così ulteriormente il loro riconoscimento. 

La Marina Francese, contattata da Le Monde, ammette il problema, pur sottolineando che le informazioni rese inavvertitamente pubbliche non rappresentano un "grosso rischio" per la Difesa. Ma rimane un errore da non sottovalutare. Anche perché non è la prima volta che avviene qualcosa del genere, anche a eserciti di altri Paesi, Italia e USA inclusi.

Militari e geolocalizazione: quando le app di fitness fanno da spia

Come tantissime persone comuni, anche i militari hanno la passione per il fitness e tanti di loro utilizzano dispositivi come smarpthone e smartwatch connessi ad applicazioni per tracciare il numero di passi, il percorso effettuato, le calorie smaltite durante l'esercizio. Sebbene l'uso dei dispositivi elettronici sia sottoposto a severe norme da parte dei vari eserciti, sembra che queste non siano particolarmente efficaci.

Screenshot 2025-01-17 121114

Già nel 2018 La Repubblica riportava come sempre Strava aveva svelato alcune delle basi segrete, o quantomeno non ufficiali, in Medio Oriente. Mostrando come in zone apparentemente desertiche ci fossero persone che si allenavano. Non era necessario un genio per realizzare che con grande probabilità queste erano generati dai militari che si allenavano attorno al perimetro della base. 

Anche l'esercito USA si è trovato a dover fronteggiare simili problemi in passato, come riporta il Guardian. Anche in questo caso, al centro c'è l'app Strava, una delle più utilizzate a livello globale. 

Sia chiaro: la colpa non è certo dell'app Strava o di altre soluzioni simili, che fanno semplicemente quello per cui sono progettate. Il problema è al massimo nelle norme di utilizzo, o nei controlli (o meglio l'assenza di questi) sul personale militare. Considerato che oggi la geolocalizzazione è integrata in dispositivi di ogni tipo, anche semplici indossabili come gli smarthatch, servono maggiori controlli e politiche più severe per evitare che simili incidenti possano verificarsi ancora. 

6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
marcram17 Gennaio 2025, 13:30 #1
Manca completamente una coscienza della privacy.
Troppi ignoranti e menefreghisti in questo mondo...
Doraneko17 Gennaio 2025, 14:15 #2
Originariamente inviato da: marcram
Manca completamente una coscienza della privacy.
Troppi ignoranti e menefreghisti in questo mondo...


Concordo pienamente
demon7717 Gennaio 2025, 15:04 #3
Originariamente inviato da: marcram
Manca completamente una coscienza della privacy.
Troppi ignoranti e menefreghisti in questo mondo...


Vero, anche se da una parte bisogna pure dire che oggi come oggi tenere a bada le fughe di informazioni personali sta divnetando davvero un mestriere a tempo pieno..
TorettoMilano17 Gennaio 2025, 15:11 #4
Originariamente inviato da: demon77
Vero, anche se da una parte bisogna pure dire che oggi come oggi tenere a bada le fughe di informazioni personali sta divnetando davvero un mestriere a tempo pieno..


sinceramente mi sembra una situazione simile a quando voli in aereo, sappiamo tutti di dover mettere in modalità aereo il dispositivo
marcram17 Gennaio 2025, 15:27 #5
Originariamente inviato da: demon77
Vero, anche se da una parte bisogna pure dire che oggi come oggi tenere a bada le fughe di informazioni personali sta divnetando davvero un mestriere a tempo pieno..

Certo, ma ci sono gradi e gradi...
Un soldato che si porta dietro un'app di fitness con condivisione della posizione tipo social... andrebbe cacciato anche solo per limiti di intelligenza...
Giuss17 Gennaio 2025, 15:33 #6
In aereo serve per impedire eventuali disturbi radio alle apparecchiature di bordo.

In questo caso dovrebbero essere gli eserciti a imporre ai soldati in servizio di usare sono la dotazione ufficiale fornita, e non dispositivi personali di qualsiasi genere soprattutto se connessi

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^