Le startup italiane al CES 2022: industria, IA e Spazio
di Riccardo Robecchi pubblicata il 06 Gennaio 2022, alle 17:01 nel canale StartupAl CES 2022 sono numerose le startup italiane che si presentano al mondo con prodotti e servizi innovativi negli ambiti dell'industria, dell'intelligenza artificiale e dello Spazio: ecco ASC27, Picosats, Proxima Robotics, RIC3D, TUC e Xnext
Sono molte le startup italiane che sono attive nello sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale e altrettante sono quelle che si concentrano sull'industria e l'innovazione tecnologica in tale (ampio) settore. Ce ne sono poi anche alcune, come Picosats, che stanno portando innovazione nel mondo dello Spazio. Al CES 2022 ce ne sono ben sei che espongono i loro prodotti e le loro idee in questi ambiti alla platea internazionale, grazie alla missione italiana e al supporto di Innovation Factory, incubatore di Area Science Park, e ITA, la Italian Trade Agency.
ASC27: intelligenza artificiale e cybersicurezza per le aziende
ASC27 è una startup con sede a Roma che offre diversi prodotti e servizi nel campo dell'intelligenza artificiale, con soluzioni specifiche per la cybersicurezza. L'azienda offre servizi per diversi casi d'uso, dall'estrazione di dati da contenuti video fino al controllo del rispetto del distanziamento sociale.
ASC27 produce anche dispositivi fisici: tra questi ci sono Metrology360, una videocamera che effettua riprese a 360° per ottenere informazioni sul luogo di un incidente stradale usando l'IA per effettuare l'analisi della scena e ricostruirla digitalmente, e AuthSPiNe, un dispositivo per effettuare l'autenticazione in via sicura.
L'azienda è partner dell'Inception Program di NVIDIA, che sostiene le startup impegnate nello sviluppo di prodotti e servizi che usano l'IA, tra le altre cose.
Picosats: i satelliti di piccole dimensioni per il domani
Da dispositivi che solo gli Stati e poche altre realtà potevano permettersi, i satelliti stanno diventando sempre più oggetti che anche aziende di dimensioni relativamente contenute possono permettersi. La startup italiana Picosats, fondata a Trieste, promette di cambiare le dinamiche di questo mercato con dei nano-satelliti modulari dal costo (relativamente) ridotto e dai tempi di sviluppo più contenuti rispetto a quelli tradizionali.
Avevamo già avuto modo di intervistare la CEO di Picosats, che ci aveva raccontato come il modello a moduli leggeri della sua azienda possa rivoluzionare il settore e renderlo più accessibile, più performante e più sostenibile.
Proxima Robotics: la navigazione autonoma applicata ai robot
Nata come spin-off dell'Università di Pisa, Proxima Robotics punta a offrire un sistema per rendere possibile la navigazione autonoma di robot in vari ambiti, dalla logistica fino alla pulizia, passando per l'agricoltura e le costruzioni. L'azienda ha già collaborato con altre realtà italiane nello sviluppo dei primi prodotti, tra i quali: NexBot, un robot automatico per la pulizia di ampie superfici come aeroporti e ospedali; Jobot, un robot per lo spostamento di piccoli carichi all'interno di magazzini; MecGeos, che si occupa di trasportare la strumentazione per i rilevamenti topografici.
RIC3D: soluzioni per la medicina e il turismo
RIC3D opera nell'ambito medico e, secondariamente, in quello turistico con software realizzati appositamente. La startup lucano-milanese è attiva nello sviluppo di soluzioni per la medicina, da database creati appositamente per archiviare le radiografie fino alla creazione di modelli digitali di organi, stampabili poi in 3D per ottenere riproduzioni fedeli su cui effettuare pianificazioni o addestramenti prima delle operazioni.
L'azienda ha altresì creato Tratoo, un duo di applicazione per smartphone e sito web per creare percorsi personalizzati per i turisti che seguano interessi specifici come, ad esempio, quello eno-gastronomico o quello per la moda. All'interno della piattaforma le aziende locali possono promuovere la propria attività, anche grazie all'ausilio della realtà aumentata.
TUC Technology: l'USB per il settore automobilistico
TUC Technology ha sviluppato una piattaforma per centralizzare l'elettronica all'interno dei veicoli, semplificando così il loro sviluppo. Di fatto si tratta di uno standard per rendere le componenti interne delle automobili modulari: ad esempio, con il sistema di TUC è possibile avere veicoli in cui i sedili e i dispositivi elettronici come i cruscotti e l'infotainment sono rimovibili e sostituibili facilmente.
L'obiettivo dichiarato di TUC è di diventare l'equivalente dello standard USB nel mondo automobilistico, grazie al fatto che il connettore da lei sviluppato combina il sostegno strutturale, l'alimentazione e lo scambio di dati, semplificando così nettamente la progettazione delle varie componenti e la loro installazione all'interno dei veicoli.
Xnext: la nuova generazione dei sistemi di ispezione a raggi X
Xnext si occupa di produrre sistemi di ispezione basati sui raggi X che sfruttano (anche) l'intelligenza artificiale per individuare anomalie, ad esempio nella produzione industriale di cibo o farmaci, o nel riciclo dei materiali. I dispositivi prodotti da Xnext, chiamat XSpectra, sfruttano l'IA per individuare automaticamente anomalie come, ad esempio, i noccioli nelle confezioni di olive snocciolate, o residui di materiali all'interno delle lavorazioni industriali.
XSpectra è il risultato di più di dieci anni di ricerca e di quasi 15 milioni di euro di investimenti, grazie anche al sostegno del programma Horizon 2020 dell'Unione Europea.
Alcune startup che fanno parte della missione italiana non erano fisicamente presenti all’Eureka Park. Le difficoltà legate all’emergenza sanitaria non hanno permesso ad alcuni imprenditori di andare a Las Vegas, ma ci è sembrato comunque giusto citare tutte le startup che hanno seguito il percorso di crescita organizzato da Innovation Factory e ITA.
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