Sostenibilità

PlanEat, la startup che combatte lo spreco alimentare, chiude un round da 2,7 milioni di euro

di pubblicata il , alle 15:36 nel canale Startup PlanEat, la startup che combatte lo spreco alimentare, chiude un round da 2,7 milioni di euro

A finanziarla sono stati gli attuali soci (StarTip, Mercurio Holding, HB4 e founder) e Sefea Impact SGR, realtà specializzata nell’impact investing. PlanEat ha chiuso il 2024 a circa 4,2 milioni di euro di fatturato e prevede di raggiungere un giro d’affari di circa 7 milioni alla fine di questo anno

 

PlanEat è una startup fondata nel 2020 da Nicola Lamberti, già noto per aver dato vita a 7Pixel, da cui è nato il portale trovaprezzi.it. Recentemente, l'azienda ha aumentato il capitale sociale di ulteriori 2.7 milioni di euro. Fra i finanziatori i soci già esistenti, StarTip, Mercurio Holding, HB4 e founder, ai quali si è aggiunta Sefea Impact.

PlanEat, la startup che combatte lo spreco alimentare

Lo spreco alimentare è un problema serio: solo in Italia ogni persona butta circa 700 grammi di cibo a settimana secondo l'Osservatorio Waste Watcher. Un dato in peggioramento, tra l'altro: il precedente anno, infatti, l'Osservatorio stimava in circa 500 grammi lo spreco alimentare pro capite in Italia. 

Planeat startuo

L'idea di PlanEat è semplice: proporre pasti pronti già lavati e porzionati correttamente, pronti da cucinare e a prezzi accessibili. Ma anche piatti già pronti per il consumo.

I risultati ottenuti fino a ora sono incoraggianti: dall’inizio delle attività, PlanEat ha salvato circa 82 tonnellate di cibo dalla spazzatura, evitato la produzione di circa 210 tonnellate di CO2 e risparmiato circa 50.000.000 di litri di produzione di acqua. Ad aprile l’azienda ha avviato il progetto di mensa scolastica “su ordinazione”, MenSana, attivo nella provincia di Pavia: attraverso il progetto è stato introdotto anche ai più piccoli l’idea della programmazione come strumento di contrasto allo spreco alimentare. 

Grazie ai nuovi investimenti, nei prossimi mesi l'azienda si concentrerà sul potenziamento della piattaforma tecnologica e sull'espansione dell'offerta su tutto il territorio nazionale. Non solo: l'azienda sta anche accelerando sullo sviluppo di una sorta di "mensa diffusa", connettendo ristoranti e dipendenti delle aziende limitrofe, sempre nell’ottica della programmazione e del controllo dello spreco alimentare.

Nicola Lamberti

Quando abbiamo dato vita a PlanEat l’obiettivo era evitare lo spreco alimentare. Partendo da un presupposto nuovo: offrire un pasto di qualità nelle giuste dimensioni e lavorando sulla prevenzione dell'esubero della quantità di cibo acquistata; il 62% del cibo sprecato  avviene dentro le pareti di casa ed è irrecuperabile", dichiara Nicola Lamberti, CEO di PlanEat. "Il nostro DNA parte da tecnologia e dall’informatica: ed è infatti questa piattaforma che ci ha consentito di ingegnerizzare il processo che garantisce i risultati di risparmio di spreco di cibo raggiunto finora. La sfida ora è scalare il modello della pianificazione oltre le aree che serviamo fisicamente e replicarlo in tutti gli ambiti possibili dagli aerei ai treni, dagli ospedali ai porti ai campeggi: contribuendo a creare una cultura della programmazione dei pasti che è tra gli elementi principali per salvare il cibo. Con una mensa scolastica del territorio e una fiera la sperimentazione è già partita”.

Ridurre lo spreco alimentare domestico non è solo una scelta sostenibile, ma un gesto concreto per il pianeta e per la comunità. Con PlanEat vogliamo accompagnare le persone verso un modo nuovo di fare la spesa: pianificato, consapevole e senza sprechi, con benefici ambientali e sociali misurabili. Ma anche verso un nuovo modo di fare impresa: PlanEat adotta un modello organizzativo innovativo e partecipativo, fondato sulla Holocracy, che valorizza il contributo di ogni persona e riflette un modo nuovo di fare impresa, più equo e orientato all’impatto. Abbiamo scelto di investire in PlanEat perché rappresenta pienamente la visione del Fondo Sì: ridurre le disuguaglianze sociali, promuovere il lavoro dignitoso e contribuire alla transizione verso modelli di consumo e produzione responsabili", afferma Mauro Zan di Sefea Impact SGR, realtà che entrerà nel CdA di PlanEat.

2 Commenti
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Notturnia07 Luglio 2025, 17:30 #1
mi sfugge e come "combatte lo spreco alimentare" ?

i prezzi non sono neanche male ma non è pronto da mangiare.. è tutto da cucinare.. pasta da bollire, etc.. quindi mi mandano gli ingredienti e io li cucino come faccio sempre consumando acqua, gas, etc..

https://planeat.eco/ricetta/linguin...omodori-secchi?

Istruzioni
1 Prendete una padella, aggiungete l'olio e fatelo scaldare a fiamma media per 1 minuto

2 Aggiungete le zucchine e salatele. Fatele cuocere per circa 8/10 minuti girandole di tanto in tanto

3 Nel frattempo mettete l'acqua in una pentola (4 bicchieri di acqua ogni 100 g di pasta), aggiungete il sale grosso (un cucchiaino corrisponde a circa 5 g) e portate a bollore

4 Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore aggiungete la pasta, moderate la fiamma (facendo attenzione a mantenere il bollore) e fate cuocere per 10 minuti

5 Nel frattempo mettete la ricotta in un contenitore dai bordi alti, aggiungete i pomodori secchi e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e frullate fino a che non avrete ottenuto una crema fluida

6 Trascorso il tempo di cottura della pasta versatela dallo scolapasta direttamente nella padella con le zucchine. Aggiungete la crema di ricotta e pomodori secchi, amalgamate delicatamente e servite il vostro cremoso primo piatto

Buon appetito!


boh.. complimenti per l'idea ma non sono piatti già pronti ma kit da cucinare
Alberto Falchi07 Luglio 2025, 18:16 #2
Lo spreco alimentare è il cibo buttato, non l'acqua o il gas che utilizzi per prepararlo ^_^.

Il vantaggio di questi servizi è che hai monoporzioni e, di conseguenza, difficilmente scadranno gli alimenti. Poi hai voglia a dire "se fai la spesa con oculatezza non getti niente". Vero, eh. Ma prova a farlo da single, o una famiglia di due persone, che magari non mangiano in casa tutti i giorni dato che per mille motivi sono spesso fuori. In quel caso, può essere utile avere monoporzioni che ti cucini in poco tempo.

Quello che si chiama tu si chiama delivery ;-)

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