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Tolemaica, la startup che vuole rivoluzionare i processi di certificazione

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Startup Tolemaica, la startup che vuole rivoluzionare i processi di certificazione

Tolemaica è una startup che ha realizzato una serie di servizi attorno alla sua tecnologia Iac, che consente di dare valore legale a immagini, audio e video acquisiti tramite smarthone, tabletl, droni o altri dispositivi di uso comune

 

Siamo costantemente circondati da flussi digitali ma, per assurdo, la maggior parte delle informazioni che ogni giorno acquisiamo non sono certificate, cioè valide ai fini legali. Di per sé questo non è un problema, ma lo può diventare quando le foto scattate da uno smartphone, così come registrazioni audio, geolocalizzazione o altri dati vengono usati all’interno di documenti ufficiali, come possono essere le multe emesse dalle forze dell’ordine, o i controlli di conformità eseguito in un cantiere. La necessità di soluzioni che consentano di garantire l’autenticità delle informazioni acquisite permetterebbe di snellire numerosi processi burocratici, limitando allo stesso tempo i potenziali tentativi di frode.

Tolemaica è una startup fondata nel 2015 a Napoli che ha sviluppato una tecnologia pensata proprio per garantire l’autenticità delle informazioni acquisite tramite smarpthone o altri dispositivi digitali. Al centro di tutto c’è la tecnologia brevettata Instant Automatic Certification che garantisce valore legale ai dati acquisiti, si tratti di fotografie, video, dati di posizione o registrazioni audio.

In breve tempo, Tolemaica si è riuscita ad affermare, vincendo il bando della Regione Campania Startup Innovative 2017 e, l’anno successivo, il Premio Innovazione SMAU 2018. Il cammino prosegue grazie anche al supporto di Area Science Park e il suo incubatore Innovation Factory, che portano la startup a partecipare al CES 2020 insieme alle altre realtà innovative che costituiscono la Missione Italiana al CES, e che la porteranno anche all’edizione 2022 del CES, prevista per questo gennaio.

Come funziona la tecnologia Instant Automatic Certification di Tolemaica?

Come ci spiega Domenico De Luca, founder e CEO di Tolemaica, il concetto di certificare e firmare documenti di vario genere così da renderli legalmente validi non è una novità. Quello che ha fatto l’azienda che ha fondato, però, è stato l’unire i puntini e realizzare una piattaforma che semplificasse questi processi, integrando le tecnologie necessarie e semplificando le operazioni per l’utente finale, automatizzando ogni fase del processo.

La tecnologia Instant Automatic Certification fa proprio questo: consente di certificare in maniera automatica e istantanea i dati (foto, video, audio, posizione geografica), appoggiandosi a un ente certificatore esterno che a tutti gli effetti fa da garante. Per l’utilizzatore, il sistema è completamente trasparente: acquisisce i documenti con naturalezza e li invia all’ente tramite l’app, così da certificare legalmente il dato. Il funzionamento interno dell’app, invece, è più complesso. Non appena i dati vengono acquisiti, per esempio scattando una foto, le informazioni vengono elaborati in una specifica area di memoria del dispositivo, area non accessibile all’utente finale, che quindi non potrà in alcun modo modificare i dati originali. Questi dati verranno quindi inviati immutati via PEC all’ente certificatore (come Aruba o InfoCert), che si occuperà della loro validazione appoggiandosi a tecnologie come blockchain o timestamping.

tolemaica1Un aspetto molto importante del processo progettato dalla startup è che i dati vengono certificati prima di venire “tradotti” o convertiti in altre forme: così facendo, è infatti possibile gestire le informazioni anche quando transitano per altri sistemi, come due o più blockchain differenti.

Instant Automatic Certification: i casi d’uso della tecnologia di Tolemaica

Inizialmente Tolemaica si è concentrata sulla certificazione delle sole immagini per poi espandere l’utilizzo della tecnologia anche verso altri ambiti. A oggi, sono quattro le soluzioni disponibili. OwnClick è un servizio di certificazione delle foto dedicato ai privati, disponibile sottoforma di app per iOS e Android. Le immagini acquisite tramite quest’app hanno pieno valore legale e possono venire usate come prove giudiziarie, per esempio per certificare abusi edilizi, incidenti stradali, lo stato di avanzamento dei lavori di un progetto e molto altro.

DataClick ha fondamentalmente le stesse funzioni di OwnClick, con l’unica differenza che si tratta di un’applicazione destinata al mondo business. DataSound invece sposta il concetto di certificazione sull’audio e anche in questo caso si tratta di un’app per PC e smartphone destinata a professionisti, aziende e Pubbliche Amministrazioni. Può venire usata per dare valore legale alle registrazioni audio di impegni contrattuali, relazioni commerciali, che potranno essere usate anche come prove per contenziosi giudiziari.

DataByblos, infine, è uno strumento sviluppato per garantire il diritto d’autore: chi detiene il copyright di un’opera, sia essa un testo, un algoritmo, un brano musicale potrà caricare la sua opera sulla piattaforma, che ne garantirà la paternità. Tolemaica ha inoltre messo le sue API a disposizione degli sviluppatori, che potranno così integrare i servizi di certificazione all’interno dei loro processi interni.

Fra gli attuali clienti di Tolemaica ci sono realtà importanti come Sky, che la usa per certificare le trasmissioni non autorizzate e che adottandola ha risparmiato tempo e denaro nella gestione dei contenziosi. Alcuni bar, infatti, utilizzano il normale abbonamento domestico al posto di quello business all’interno dei loro locali. Grazie alla tecnologia di Tolemaica, gli ispettori dell’azienda possono semplicemente fotografare quanto accade nel locale e avere una prova certificata che in quello specifico orario le trasmissioni di Sky erano a favore del pubblico e non utilizzate per scopi privati.

Fra gli altri clienti di Tolemaica Terna, che utilizza la tecnologia per le rilevazioni effettuate nei siti sensibili, mentre Ferrovie dello Stato la sfrutta per certificare tramite droni l’analisi dello stato di avanzamento dei lavori nei suoi cantieri. Il Comune di Avellino, infine, l’ha adottata per certificare i rilievi effettuati dalla Polizia Locale.

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