Anche il CEO di Ericsson costretto a dirlo in prima persona: 'Le reti 5G non diffondono il Covid-19'
di Roberto Colombo pubblicata il 13 Maggio 2020, alle 17:41 nel canale TLC e MobileEricsson ha presentato in forma virtuale alcune delle demo previste per il Mobile World Congress di Barcellona e anticipato alcuni dettagli del Rapporto sulla Mobilità previsto per giugno. Ha preso la parola anche il CEO di Ericsson, Börje Ekholm che, tra le altre cose, ha dovuto ribadire che il 5G non diffonde il Covid-19
Durante il Mobile World Congress di Barcellona gli stand dei grandi marchi della telefonia mobile sono certamente quelli maggiormente sotto i riflettori, per l'interesse del pubblico alla ricerca delle notizie sull'ultimo smartphone top di gamma, ma spesso le chicche più interessanti sono quelle che emergono dalla visita degli enormi stand dei produttori di apparecchiature per infrastruttura di rete. Nei miei MWC una tappa obbligata è sempre stata quella al booth Ericsson, che da solo occupa metà del padiglione in cui è ospitato, dando spazio ogni anno a diverse demo su applicazioni delle tecnologie legate alle telecomunicazioni.
Ricordo, ad esempio, quella volta che ho guidato in 5G un'auto che girava su un circuito a diversi chilometri di distanza. Quest'anno la pandemia Covid-19 ha fatto annullare tutti gli eventi pubblici della prima parte dell'anno e il Mobile World Congress è stata tra le prime manifestazioni di caratura mondiale a essere annulla: niente MWC 2020, niente demo.
Ericsson ha organizzato una visita virtuale ad alcune delle demo che sarebbero state portate a Barcellona e ha colto l'occasione per sostituire con una videoconferenza anche la classica conferenza stampa del Presidente e CEO di Ericsson, Börje Ekholm. Tra le demo è stata interessante quella che mostrava all'opera un modulo per telecomunicazioni integrato in un'auto, in grado di seguire il veicolo in tutto il suo ciclo di vita, cambiando pelle a ogni passaggio. All'interno della fabbrica al servizio della tracciabilità della produzione e dell'IoT industriale prima e della logistica poi, pronto per scaricare firmware e applicazioni prima della vendita e per fornire servizi connessi agli utenti, per gestire la manutenzione e, infine, utile anche nelle fasi di riciclo del veicolo a fine vita.
Lockdown: le telecomunicazioni sono essenziali
Nel suo intervento il Presidente e CEO di Ericsson, Börje Ekholm, ha toccato molti temi, primo fra tutti l'importanza che in questo periodo di lockdown hanno ricoperto le telecomunicazioni e le sfide che i diversi palyer del settore hanno dovuto affrontare per rispondere alle mutate esigenze della società. Ad esempio in questi mesi c'è stato uno forte spostamento del traffico dalle aree industriali e commerciali a quelle residenziali: da sola Ericsson ha spostato in telelavoro ben 85.000 dipendenti. Tale spostamento ha certamente portato le reti a raggiungere punti critici, con la sfida per i tecnici delle telecomunicazioni di dover agire non più dai centri di controllo, ma da remoto essi stessi.
Naturalmente si è parlato molto di 5G. Ekholm ha messo in evidenza come dai dati a disposizione di Ericsson emerga che i clienti sono disposti a pagare fino al 20% in più per avere il 5G, ma a patto che la differenza sia realmente percepibile in termini di qualità e soprattutto sotto il profilo dei nuovi servizi che possono essere abilitati.
Durante la conferenza sono intervenuti altri manager di Ericsson, tra cui Patrik Cerwall, che ogni anno cura il Rapporto sulla Mobilità di Ericsson, che ha svelato alcune anticipazioni sulla versione che sarà pubblicata il giugno prossimo. Anche Cerwall ha parlato molto dello spostamento del traffico dovuto al lavoro agile da casa, ma ha anche sottolineato come il lockdown abbia portato a un'impennata del traffico voce su 2G, 3G e VoLTE, per il più massiccio utilizzo delle telefonate per tenersi in contatto con parenti, amici e colleghi. In questo periodo di pandemia da coronavirus, le telecomunicazioni sono state percepite maggiormente dai consumatori come essenziali e avere un connessione affidabile non è più una ciliegina sulla torta, ma diviene un fatto fondamentale, visto da essa dipendono le comunicazioni lavorative, ma anche l'e-learning dei bambini e sempre di più anche servizi di teleassistenza e telemedicina. Ericsson ha rivisto al rialzo le stime di abbonamenti 5G entro il 2025: la stima passa da 2,6 miliardi a 2,8 miliardi di SIM 5G attive entro quella data.
I virus non viaggiano sulle onde radio
Interessante il fatto che il CEO di Ericsson abbia speso diversi minuti a sfatare il mito che è circolato in queste settimane, ossia che il Covid-19 possa essere diffuso dalle reti 5G. Citando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che 'I virus non possono viaggiare su onde radio e sulle reti mobile e che il Covid-19 si sta diffondendo anche in molti paesi che non hanno nemmeno reti mobili 5G'. Ekholm si è detto stupito nell'apprendere di queste teorie cospirazionali, ma che esse rendono evidente il clima di paura in cui vive la società oggi. Per il CEO il fatto che tecnici che operano sul campo abbiano ricevuto minacce ed sia stato appiccato il fuoco ad alcuni pali con le antenne è davvero difficile da capire.
Tema cruciale per Börje Ekholm sarà la disponibilità di spettro per le reti di nuova generazione, in modo che possano davvero rappresentare l'ossatura per nuovi tipi di servizi e la spina dorsale dell'Industria 4.0. Secondo il CEO i governi dovrebbero pensare maggiormente a costruire una ampia rete di nuova generazione, piuttosto che cercare di monetizzare in tempi brevi con le aste sulle radiofrequenze. Ekholm porta il caso di Cina e Giappone, che non fanno pagare lo spettro e hanno alcune delle reti più fitte al mondo, con, di conseguenza, servizi di connettività tra i migliori al mondo.
8 Commenti
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Purtroppo c'è ben poco da allenare, bisognerebbe creare una classificazione specifica per questo genere di individui.
Perché limitarsi ad una classificazione, potreste direttamente deportarli in lager appositi per termovalorizzarli
Purtroppo di fronte a certe manifestazioni generali di intransigente "intelligenza", vengono forti e fondati dubbi sulla teoria dell'evoluzione Secondo me nulla ha il sacramento dell'infallibilità, solo perché imposto dall'alto del potere dominante. Poi esiste indubbiamente, a proposito di classificazioni, un genere di forma mentis che ama essere succube di autorità più o meno autoreferenziali, amando nel contempo anche le proprie catene.
Mi auguro per te che tu possa vivere nei pressi di una di queste antenne/reti, così che tu possa essere finalmente soddisfatto e felice io per esempio preferisco una fitta selva di alberi a una di antenne non preoccupatevi sempre degli altri, ognuno fin quando potrà, farà come meglio crede, senza insultare, ridicolizzare, né imporre nulla a nessuno che la pensi diversamente.
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