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ARM non è preoccupata dalla nuova tecnologia tri-gate a 22nm di Intel

di pubblicata il , alle 17:25 nel canale TLC e Mobile ARM non è preoccupata dalla nuova tecnologia tri-gate a 22nm di Intel

ARM non si dice preoccupata del nuovo processo produttivo a 22 nanometri affiancato dalla tecnologia tri-gate presentata da Intel

 

Pochi giorni fa abbiamo parlato, con questo articolo, della nuova tecnologia produttiva presentata da Intel in pompa magna. La possibilità di poter sfruttare questo rinnovato processo produttivo permetterà ad Intel di creare chip meno costosi, capaci soprattutto di consumare meno.

ARM, rivale di Intel nel segmento delle soluzioni a basso consumo energetico non si dice preocuppata dell'avvento di tale tecnologia. Secondo l'azienda, infatti, il solo processo produttivo non permetterà ad Intel di risultare competitiva e in grado di impensierire ARM su questo segmento di mercato. Le soluzioni ARM, inoltre, sono al momento impiegate su una vasta gamma di prodotti: è anche grazie alle altre aziende che sfruttano le licenze ARM che le ottimizzazioni energetiche vengono apportate.

"L'annuncio di Intel è importante e continua la storia di innovazioni che ha caratterizza Intel da sempre. L'ecosistema creato da ARM innova sotto molteplici punti, non solo sul processo produttivo, ma anche attraverso la microarchitettura e i design dei system on chip, che permette di ottimizzare una vasta gamma di prodotti", ha affermato Ian Drew, vice presidente del marketing per ARM in una intervista rilasciata a The inquirer.

Secondo le informazioni fornite da Intel il nuovo processo produttivo a 22 nanometri con transistor tri-gate permette di avere un incremento prestazionale pari al 37% rispetto ai normali transistor prodotti a 32 nanometri. La riduzione del consumo è inoltre del 50%, mantenendo il livello prestazionale identico.

Alcuni analisti stimano che la tecnologia a 22nm/tri-gate permetta di andare a migliorare il rapporto performance/watt di circa il 10-20%, rispetto ad un normale chip prodotto a 22 nanometri.

Insomma, a conti fatti, considerando anche il livello prestazionale che Intel è capace di garantire con i propri chip, ARM avrebbe di che preoccuparsi. La nota azienda britannica non sta però a guardare.

ARM ha infatti annunciato che i propri partner sono già al lavoro per lo svluppo di soluzioni SoC prodotte a 20 e 22 nanometri (con transistor tradizionali e non tri-gate),che garantiranno una consistente diminuzione dei consumi.

13 Commenti
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Dcromato12 Maggio 2011, 17:34 #1
Mah...fossi in loro ci starei attento...Intel fa paura sempre.
Mr Resetti12 Maggio 2011, 18:25 #2
@Dcromato: al momento il business di ARM e Intel è abbastanza differente. Sono pochi gli incroci sui loro cammini. L'unica notizia di rilievo, per altro non confermata, sarebbe quella del passaggio di Apple ad ARM per tutti i dispositivi portatili. I tablet Atom-based sono in netta minoranza rispetto a quelli su SoC ARM e tali rimarranno almeno per qualche anno ancora.
drak6912 Maggio 2011, 18:34 #3
Sono proprio curioso di vedere come finirà questa storia; secondo me intel puo farcela anche in questo campo, ma ovviamente bisogna aspettare per vedere come procedono i fatti.
Aegon12 Maggio 2011, 18:58 #4
Originariamente inviato da: drak69
Sono proprio curioso di vedere come finirà questa storia; secondo me intel puo farcela anche in questo campo, ma ovviamente bisogna aspettare per vedere come procedono i fatti.


Io spero vivamente che Intel non ce la faccia perché non voglio vedere lei e gli x86 anche nel settore mobile. Tanto anche con questa nuova tecnologia i loro processori non scenderanno di prezzo
ArteTetra12 Maggio 2011, 21:15 #5
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
La possibilità di poter sfruttare questo rinnovato processo produttivo permetterà ad Intel di creare chip meno costosi, capaci soprattutto di consumare meno.


Falso, l'ha scritto anche Bordin nell'approfondimento che i costi aumentano del 2-3 %.
ggy12 Maggio 2011, 21:27 #6
Sono l' unico che spera che intel dia filo da torcere a ARM??
Ci guadagneremmo sia l' integrazione dell' x86, che non sarà perfetta ma è lo standard dei PC odierni, sia un po' di sana competizione. Perchè non desiderarlo?

P.S.: Comunque, anche se spero che tale giorno arriverà, anch' io nutro serii dubbi che sia con i 22nm
fendermexico12 Maggio 2011, 22:00 #7
Originariamente inviato da: ggy
Sono l' unico che spera che intel dia filo da torcere a ARM??
Ci guadagneremmo sia l' integrazione dell' x86, che non sarà perfetta ma è lo standard dei PC odierni, sia un po' di sana competizione. Perchè non desiderarlo?


perchè molti non vogliono mettere i dissipatori zalman, con sistema a liquido, pure nel cellulare
MiKeLezZ12 Maggio 2011, 22:36 #8
Originariamente inviato da: Dcromato
Mah...fossi in loro ci starei attento...Intel fa paura sempre.
Che gli frega ad ARM della tecnologia produttiva dei transistor... sono una azienda che progetta processori e vende licenze, non che li costruisce... Comunque un 20% in meno non mi pare questo gran risultato, e l'architettura x86 rimane più inefficiente di quella ARM... Vedremo più prodotti Atom, ma da qui ad impensierire gli ARM ce ne passa
ArteTetra12 Maggio 2011, 22:54 #9
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
l'architettura x86 rimane più inefficiente di quella ARM...

Per un processore da cellulare sì, ma vorrei vedere come si farebbe a raggiungere un i7-2600 con un ARM. Secondo me sono due cose diverse, non confrontabili.

Interessante la differenza di significato usando "più inefficiente" invece di "meno efficiente"... è voluta?
LMCH12 Maggio 2011, 23:23 #10
Notare che la tecnologia tri-gate di Intel, gli altri produttori la chiamano multigate oppure FinFET (la versione base con un solo gate "verticale".

Ad esempio TSMC aveva già presentato la sua tecnologia FinFET in dicembre:
http://www.computerworld.com/s/article/9186919/TSMC_to_unveil_20nm_chips_with_FinFET_transistors_

Quindi Intel farà un salto notevole di prestazioni dal suo processo produttivo di punta attuale a quello successivo, ma il salto non sarà altrettanto grande se confrontanto con i processi di punta degli altri produttori di chip.

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