Il Mobile World Congress resta a Barcellona: Milano non ce l'ha fatta
di Roberto Colombo pubblicata il 25 Luglio 2011, alle 09:31 nel canale TLC e Mobile
La città lombarda non ce l'ha fatta: assieme a Parigi e Monaco di Baviera non è stata capace di sconfiggere la capitale catalana. Il Mobile World Congress resta a Barcellona anche per il quinquennio 2013-2018 e la città diventa la prima Mobile World Capital
Alla scorsa edizione del Mobile World Congress c'è stato molto fermento intorno al possibile cambio di sede della kermesse dedicata al mondo della telefonia mobile. Era infatti in corso un giro di consultazioni di 18 mesi per trovare la migliore location per la principale fiera occidentale dedicata al mondo dei cellulari. La scelta dei giurati è stata però quella di mantenere la capitale catalana come sede dell'evento. In lizza per la finale c'erano anche Milano, Monaco di Baviera e Parigi, dopo un processo che ha visto analizzare ben 30 città. In molti speravano di vedere l'industria della telefonia atterrare in Lombardia, ma dovranno rivedere le proprie aspettative.
Barcellona resta la sede della fiera organizzata dalla GSMA e dal 2013 al 2018 sarà la prima 'Mobile World Capital' ospitando anche una serie di eventi a corollario della fiera e diventando un po' il fulcro dell'indistria cellulare. Sarà una macchina che muoverà un giro di affari di 3,5 miliardi di euro, con indubbi benefici al rilancio di tutta l'economia spagnola.
Tra i motivi della scelta viene citato il supporto dato in questi anni dalla città e dagli enti spagnoli e catalani preposti al commercio e al turismo, oltre alle "outstanding exhibition and conference facilities" offerte in questi anni, un giudizio che davvero non ci sentiamo di condividere. L'attuale fiera del Montjuic, che ha ospitato la fiera e la ospiterà anche nell'edizione 2012, è una struttura ormai datata, di cui operatori e giornalisti non mancano ogni anno di lamentarsi. In realtà dal 2013 la sede della fiera verrà spostata al nuovo polo fieristico Fira de Barcelona Gran Via, meno vicina al centro della città, ma caratterizzata da struttura di recente realizzazione, che tutti indicano come all'altezza della situazione.
Anche Milano avrebbe potuto competere da questo punto di vista, ma probabilmente non c'è stato lo sforzo politico per arrivare al risultato. La questione Expo 2015 sicuramente ha pesato sul giudizio dei giurati: sia considerando che la città meneghina vivrà già un grande evento in grado di mettere in moto importanti meccanismi economici, sia, forse, per gli intoppi che hanno caratterizzato l'avvio della macchina organizzativa dell'Esposizione Universale.
7 Commenti
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Si prospetta una figura RIDICOLA dell'Italia davanti a tutto il mondo.
..ci pernderanno per il culo pure in Afganistan..
Lungaggini burocratiche e perdite di tempo di inutili politicanti oltre il limite del ridicolo.
Tempi di relizzazione effettiva ridotti a BARZELLETTE per colpa di quei coglioni scaldasedie al governo e poi imprese che per stare nei tempi di consegna devono fare follie.
Hahaha semmai in regione, provincia e comune...
no! no! GOVERNO, regione, provincia e comune.
Ognuno per sua competenza ha contribuito o a non fare ciò che doveva o a farlo parzialmente e con ritardi scandalosi.
Poi i risultati sono stati zero, ma la macchina burocratica è stata fatta partire.
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