IntelWIND
Intel acquista Wind River ed entra nel software mobile
di Paolo Corsini pubblicata il 05 Giugno 2009, alle 16:53 nel canale TLC e Mobile
Si rafforza la posizione di Intel quale fornitore di soluzioni hardware e software complete per il mercato embedded e dei dispositivi mobile
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa torno a dire che stai pensando troppo al mercato embedded. Intel è forte del fatto che in ambito consumer il sistema operativo monopolista gira solo su x86, un mercato molto chiuso con praticamente un solo concorrente (mentre in campo embedded windows CE gira su tutto, e gli altri SO pure). Adesso Google sta cercando di attaccare MS proprio nel terreno del SO consumer, soprattutto per le applicazioni mobili, e lo sta facendo con un "coso" basato su Linux e quindi in grado di girare ovunque. E guarda caso l'architettura per dispositivi mobili più usata non è x86 ma ARM (un mercato apertissimo, perché ARM è una "proprietà intellettuale" concessa in licenza a qualunque produttore di silicio, perciò con un sacco di concorrenza). E guarda caso le prestazioni dei SoC ARM (che tra l'altro consumano intrinsecamente e inevitabilmente meno degli x86) stanno pericolosamente crescendo. E guarda caso Wind River ha un mucchio di know-how su ARM e su Linux e sta attivamente lavorando al supporto di Android sui nuovi SoC ARM. La torta del settore mobile (dallo smartphone fino al netbook) è molto grossa e in fortissima crescita, e una delle carte da giocarsi è quella del supporto software dei diversi dispositivi. Wind River è fortissima nel supporto software dei dispositivi complessi ad alta integrazione, come questi SoC ARM. Più esplicitamente: secondo me Intel si sta costruendo un'"assicurazione sulla vita" per l'ipotesi che Google riesca in qualche modo a spuntarla su MS nel floridissimo e crescente mercato dei dispositivi per il computing e il networking mobile. Questo non significa che disdegni il settore embedded industriale (e avionico e militare, dove Wind River conta), ma sbagli l'analisi pensando che la motivazione principale della mossa di Intel risieda in quel settore.
Non solo l'unico a fare analisi di questo tipo, leggi ad esempio questo articolo: http://www.electronicsweekly.com/bl...nge-for-wi.html
In effetti l'anti-trust non si è ancora prununciata e l'operazione di acquisizione deve ancora essere perfezionata, ma mi stupirei se mettessero i bastoni fra le ruote del colosso Intel. Certe imprese sono praticamente intoccabili dalle autorità del loro paese (vedi il fallimento del tentativo di divisione coatta delle attività SO e applicativi di MS, molti anni addietro, e vedi pure il fatto che la stessa Intel è stata sanzionata in mezzo mondo per la concorrenza sleale nei confronti di AMD, ma NON in USA). Peraltro noi italiani in questa materia dobbiamo solo tacere e vergognarci...
[QUOTE]In una frenata di emergenza, mi piacerebbe che il sistema ABS si attivasse in realtime, non qualche millisecondo dopo per lasciare spazio all'"antivirus".
Vabbé, come battuta ci sta anche, ma tecnicamente è un'affermazione un po' confusa.
Iniziamo col dire che in campo automotive i sistemi di automazione "primari" (come può essere la centralina dell'ABS/ESP, quella di gestione del motore, quella degli air-bag, ecc.) non vengono realizzati con microcomputer ma con microcontrollori (che puoi immaginare come dei piccoli SoC pieni di I/O e che funzionano SENZA sistema operativo), e in genere sono pure versioni speciali (in esecuzione appunto "automotive"
E naturalmente WxWorks non è winzozz, ed ha un livello di affidabilità che gli consente di essere impiegato in ambiti estremamente critici (per esempio, è stato impiegato in aereomobili, astronavi, sistemi d'arma, ecc.), ma non sono al corrente di impieghi per sistemi di automazione primaria in campo automotive, dove è molto più semplice ed economico utilizzare microcontrollori più o meno specializzati. In ogni caso, non c'è motivo di ritenere che WxWorks sia meno affidabile se gira su un x86 rispetto ad un ARM, ad esempio, posto che i due chip siano prodotti con le medesime specifiche di affidabilità e ambientali.
Per quanto riguarda il "real-time" in generale, ripeto che le CPU Intel sono già ampiamente utilizzate. Ti faccio qualche esempio: i PLC più evoluti e potenti oggi sono "soft-PLC", sistemi composti da un'ambiente di sviluppo (in genere conforme allo standard IEC 61131) e da un runtime che quasi sempre gira su x86, con SO che può essere generalmente Windows CE, Windows XP embedded o Linux. L'hardware di solito è "a forma" di PLC e dotato di tutte le funzionalità di I/O necessarie in quell'ambito, ma la parte "CPU" è di fatto un'architettura PC x86 (processore, chip-set, RAM, GPU integrata, ecc.); guarda ad esempio i prodotti di quest'azienda, una delle tante che producono soft-PLC: http://www.beckhoff.com/.
Precisazione: winzozz CE è un SO nativamente real-time, mentre né winzozz XP né Linux lo sono. Con questi ultimi due si ricorre ad un sistema brutale ma efficace: si installa un componente real-time software che prende il controllo dell'HW e gira "sotto" al SO stesso (preemptive rispetto allo scheduler del SO); questo sistema è responsabile dell'esecuzione del o dei task applicativi real-time e dell'esecuzione, a priorità più bassa, dello scheduler originale del SO il quale a sua volta schedula i normali task del sistema (dove può girare la parte HMI dell'applicazione).
uh, lo fa anche il mac se/30 a volte
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