Broadcom cambia ancora il programma per i partner: chi è fuori deve passare i clienti alla concorrenza
di Riccardo Robecchi pubblicata il 16 Luglio 2025, alle 17:11 nel canale Market
Broadcom ha annunciato un nuovo cambiamento nel programma per i partner: entro la fine di ottobre chi verrà escluso dovrà dismettere tutte le proprie attività e passare i propri clienti alla concorrenza
Era solo un anno e mezzo fa quando Broadcom aveva annunciato cambiamenti significativi al programma per i partner: erano stati tagliati fuori i partner più piccoli, così come gli operatori cloud di dimensioni più ridotte. L'azienda ha ora annunciato nuovi cambiamenti che restringono ancora di più i criteri per essere partner e di fatto elimina la possibilità per i cloud più piccoli di sopravvivere.
Broadcom cambia ancora una volta il programma per i partner

Broadcom ha comunicato ai partner che effettuerà cambiamenti significativi nel suo programma a un anno e mezzo dal precedente stravolgimento. All'epoca l'azienda aveva imposto limiti in particolare ai fornitori di servizi cloud: le aziende che avevano licenze per meno di 3.500 core avrebbero infatti dovuto passare tramite partner più grandi all'interno di un programma "white label".
Il nuovo programma per i partner sarà disponibile solo su invito e Broadcom ha comunicato che ridurrà significativamente il numero di partner, per cui già da ieri molte aziende sono state avvisate che non saranno più partner. Interactive, un partner di Broadcom in Australia, ha pubblicato un elenco delle novità, che riportiamo integralmente:
- Riduzione dei partner: il nuovo programma riduce significativamente il numero di partner autorizzati, essendo un programma accessibile solo su invito. Di conseguenza, il 15 luglio 2025 i partner VCSP [VMware Cloud Service Provier, NdR] che non sono stati invitati a partecipare al nuovo programma riceveranno una comunicazione di mancato rinnovo.
- Periodo di transizione fino al 31 ottobre 2025: i partner non invitati potranno continuare a effettuare transazioni fino al 31 ottobre 2025. Dopo tale data, potranno solo fornire servizi relativi ai contratti di impegno VCSP esistenti per il resto del periodo di validità. Non saranno accettati nuovi contratti di impegno o rinnovi per tali partner.
- Cessazione del programma White Label: Broadcom sta inoltre eliminando il modello White Label il 31 ottobre 2025. Ai contratti White Label si applicano le stesse condizioni commerciali transitorie sopra indicate.
- Impatto immediato: i partner in uscita sono invitati a collaborare con i partner VCSP autorizzati per garantire una transizione senza intoppi ai clienti che desiderano rinnovare un servizio alla fine del loro termine attuale.
- Passaggio a hyperscale private compute: Broadcom sta ridefinendo la sua visione del computing privato [ovvero l'uso di server in locale o in un cloud privato, NdR], in base alla quale VMware Cloud Foundations 9 supporta un numero limitato di piattaforme cloud private hyperscale in ogni regione. Un futuro in cui i clienti acquistano infrastrutture gestite da partner come Interactive per supportare le loro esigenze di elaborazione.
Le novità sono significative, in particolare per le tempistiche molto rapide (appena tre mesi) di implementazione e per il fatto che Broadcom va esplicitamente a tagliare i partner più piccoli, proseguendo con la logica di eliminazione di clienti e partner di dimensioni ridotte che l'azienda aveva annunciato di voler seguire già da prima dell'acquisizione. In questo caso però, visto che i partner davvero piccoli erano già stati eliminati, si parla di partner di dimensioni medie in senso assoluto.
È interessante notare che le novità sembrano valide in tutto il mondo, a eccezione dell'Europa. Nel Vecchio Continente, Broadcom pare aver scelto di non intervenire, come già era accaduto con il minimo di 72 core per licenza che era stato annunciato per poi essere annullato pochi giorni dopo. Un ulteriore aspetto da considerare è che Broadcom aveva affermato, durante le trattative con l'Unione Europea, che VMware è concorrente del cloud pubblico; bloccare i fornitori di servizi di dimensioni più piccole in Europa, dunque, potrebbe creare attriti con le autorità antitrust.
Ancora non c'è stato un comunicato pubblico da parte di Broadcom sul tema. Parteciperemo a Explore, la conferenza annuale di Broadcom dedicata ai servizi targati VMware che si terrà dal 25 al 28 agosto, e quella sarà l'occasione per avere un'idea più chiara di quali saranno i cambiamenti e delle loro motivazioni.











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7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBen fatto Broadcom, dovrebbero scrivere un manuale su come affossare con successo un business acquisito
L'investimento non è poi così grosso, basta uscire dall'ottica storica di vmware + veeam e si possono fare cose fantastiche.
Io ho abbandonato VMware dai tempi del cambio di licenza di esx. Con tutte le alternative open non vedo perché pagare la tassa VMware. Se devo pagare qualcuno, a quel punto pago AWS per ECS/EKS
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