Iran, a settembre il primo passo per mettere offline il paese
di Andrea Bai pubblicata il 10 Agosto 2012, alle 15:23 nel canale TLC e Mobile
Dal prossimo mese i ministeri e gli organi statali iraniani saranno messi offline. E' il primo passo verso l'istituzione di una intranet nazionale
107 Commenti
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L'energia nucleare, se fatta bene, è decisamente economica ed ecologica.
Non economica quanto il carbone o l'idroelettrico. Ma l'ordine di grandezza è quello.
Ma in Iran idroelettrico non ce n'è, e il gas comunque fluttua a seconda dei capricci della Russia e quindi non è una scelta intelligente per il mix energetico.
Il Nucleare decisamente di più, l'uranio si prende dal vicino (e amico) Kazakistan o direttamente in casa, e si evita di bruciare petrolio (ad ora l'Iran va a petrolio praticamente) che anche se ne hanno in abbondanza (secondo deposito al mondo) gli conviene tenerselo e venderlo a 100US$ al barile abbondanti piuttosto che bruciarlo per accendere lampadine.
Che il nucleare è costoso francamente è la prima volta che lo sento, caspita fin dove è arrivata la propaganda!
Per loro costruire la centrale alla fine non è neanche una scelta idiota, anche se è ovvio che non ne abbiano bisogno (così come ne avremmo bisogno noi), ed i movimenti sono stati abbastanza palesi verso quello (non volere comprare pastiglie già arricchite dalla Russia che si è offerta per vendergliele a prezzo di costo, ma mettere in funzione le proprie centrifughe, per quanto vecchie e inefficienti, ad esempio), ma il discorso è ben diverso.
Sì ma voi parlate di omosessuali come se fossero l'unico problema.
Abbiamo delle colleghe Iraniane ogni tanto che si presentano alle conferenze di Fisica Nucleare. Ovviamente con Chador nero di ordinanza, sempre sedute in fondo perchè gli è vietato socializzare più di tanto, e guardate a vista da due "Fratelli" maschi, che ovviamente non sanno una sega di Fisica ma vengono esclusivamente per tenere d'occhio il loro asset strategico.
Sisi, molto libero come paese...
L'energia nucleare, se fatta bene, è decisamente economica ed ecologica.
Non economica quanto il carbone o l'idroelettrico. Ma l'ordine di grandezza è quello.
Il Nucleare decisamente di più, l'uranio si prende dal vicino (e amico) Kazakistan o direttamente in casa,
Che il nucleare è costoso francamente è la prima volta che lo sento, caspita fin dove è arrivata la propaganda!
scusate l'ot
Beh per me il nucleare è costoso, e non è una mia personale interpretazione
Voglio ricordare che comunque l'uranio è un elemento non rinnovabile ed il costo aumenterà con rapporto inversamente proporzionale alla quantità.
Altra cosa, che noto non viene spesso tenuta in considerazione, riguarda i costi di trattamento e stoccaggio delle scorie scorie (costi da affrontare in eterno)
Beh per me il nucleare è costoso, e non è una mia personale interpretazione
Voglio ricordare che comunque l'uranio è un elemento non rinnovabile ed il costo aumenterà con rapporto inversamente proporzionale alla quantità.
Altra cosa, che noto non viene spesso tenuta in considerazione, riguarda i costi di trattamento e stoccaggio delle scorie scorie (costi da affrontare in eterno)
PER TE è una TUA personale interpretazione, fra l'altro non suffragata da dati ma solo da ipotesi.
Nella discussione apposita nella sezione Scienza e Tecnica si è sviscerato il problema.
L'energia nucleare, se fatta bene, è decisamente economica ed ecologica.
Non economica quanto il carbone o l'idroelettrico. Ma l'ordine di grandezza è quello.
Ma in Iran idroelettrico non ce n'è, e il gas comunque fluttua a seconda dei capricci della Russia e quindi non è una scelta intelligente per il mix energetico.
L'Iran ha enormi giacimenti di metano, non ha bisogno di esportarlo.
Che il nucleare è costoso francamente è la prima volta che lo sento, caspita fin dove è arrivata la propaganda!
Se si parla di sprechi, attualmente lo spreco più grande in Iran è che non hanno sufficienti raffinerie, quindi esportano il greggio per poi ricomprarsi il prodotto raffinato (benzina, gasolio, ecc.).
Dotarsi di nuove raffinerie dovrebbe essere la loro prima priorità, seguita a ruota dall' estensione della rete di gasdotti.
A parte questo, il nucleare [U]così come viene utilizzato ora[/U] è dannatamente costoso.
E' economico solo se si considerano i costi di gestione di una centrale già costruita e ci si limita a scaricare le scorie nel cesso.
Se invece metti in conto i costi di costruzione, di processamento delle scorie e della futura dismissione i costi sono enormi.
Per questo chi attualmente costruisce centrali nucleari lo fa per motivi strategici (diversificazione delle fonti energetiche per chi non è autosufficiente, doppio uso con implicazioni a livello militare).
Ma anche chi si attiene ad un uso civile ci metterebbe relativamente poco a passare ad un uso militare.
Per rendere l'idea, se il pacifico Giappone decidesse di tirare un atomica a qualcuno che gli sta sulle palle, sarebbe in grado di farlo entro sei mesi (giusto il tempo di recuperare sufficiente plutonio dalle scorie delle centrali ed assemblare qualche bomba).
Vi sono si ricerche riguardo reattori più economici (che non richiedono centrali enormi, intrinsecamente sicuri, e che rendono più semplice il riprocessamento) ma per ora non mi sembra che nessuno ci investa sopra a sufficienza.
Davvero si sentono cose che non stanno 'nè in cielo nè in terra...
http://www.phme.it/2011/05/faq-sull...-nucleare-v1-0/
o_o
L'energia nucleare, se fatta bene, è decisamente economica ed ecologica.
Non economica quanto il carbone o l'idroelettrico. Ma l'ordine di grandezza è quello.
Ma in Iran idroelettrico non ce n'è, e il gas comunque fluttua a seconda dei capricci della Russia e quindi non è una scelta intelligente per il mix energetico.
Il Nucleare decisamente di più, l'uranio si prende dal vicino (e amico) Kazakistan o direttamente in casa, e si evita di bruciare petrolio (ad ora l'Iran va a petrolio praticamente) che anche se ne hanno in abbondanza (secondo deposito al mondo) gli conviene tenerselo e venderlo a 100US$ al barile abbondanti piuttosto che bruciarlo per accendere lampadine.
Che il nucleare è costoso francamente è la prima volta che lo sento, caspita fin dove è arrivata la propaganda!
Per loro costruire la centrale alla fine non è neanche una scelta idiota, anche se è ovvio che non ne abbiano bisogno (così come ne avremmo bisogno noi), ed i movimenti sono stati abbastanza palesi verso quello (non volere comprare pastiglie già arricchite dalla Russia che si è offerta per vendergliele a prezzo di costo, ma mettere in funzione le proprie centrifughe, per quanto vecchie e inefficienti, ad esempio), ma il discorso è ben diverso.
Sì ma voi parlate di omosessuali come se fossero l'unico problema.
Abbiamo delle colleghe Iraniane ogni tanto che si presentano alle conferenze di Fisica Nucleare. Ovviamente con Chador nero di ordinanza, sempre sedute in fondo perchè gli è vietato socializzare più di tanto, e guardate a vista da due "Fratelli" maschi, che ovviamente non sanno una sega di Fisica ma vengono esclusivamente per tenere d'occhio il loro asset strategico.
Sisi, molto libero come paese...
Invece hanno ragione, il nucleare al giorno d'oggi è piuttosto costoso. Se si hanno giacimenti enormi di petrolio o metano conviene sicuramente costruire centrali a combustibile fossile. Al giorno d'oggi la sola costruzione di un impianto di terza generazione può arrivare a costare più di 6 miliardi di euro. L'uranio poi, che è costoso di suo, deve subire diversi trattamenti altrettanto costoso prima di essere impiegato, e dopo deve essere stoccato pressochè in eterno.
poi mi citate l'uranio come costo... -_-
l'Uranio contribuisce al più al 5% sul costo dell'energia (di solito intorno al 3%)!!! Anche se dovesse decuplicare di prezzo l'influenza sul prezzo dell'energia sarebbe modesta... -.-'
Tanto per dirne una che non vi passa neanche per l'anticamera del cervello, Una delle incidenze sul prezzo più poderose invece, è il "costo del denaro", ovvero il costo degli interessi dei pagamenti dilazionati stipulati con le banche, che può far variare il prezzo di costruzione anche del 50% (e quindi il prezzo dell'energia anche del 30%). Nei paesi in cui la costruzione delle centrali è finanziata direttamente dagli stati a tassi agevolati (non nulli, comunque per il paese è un reddito prestare soldi, solo che anzichè fare il tasso tipico della banca elevatissimo si tengono ai tassi europei o di BOND o poco più
Ovvio che ci vuole un'opinione pubblica che approvi e capisca questo magheggio economico, da noi farebbero picchetto sostenendo che lo stato finanzia i privati...
Il Plutonio da centrale per fare bombe è assolutamente inadatto, non è sufficientemente ricco degli isotopi "nobili" indispensabili, una bomba avrebbe solo il 10/15% di probabilità di detonare e con un modesto impatto a volte praticamente da ordigno tradizionale. Bellicamente un suicidio (relativamente pochi danni in caso di detonazione, alto rischio di decoy e nessun danno, in ogni caso tremende conseguenze geopolitiche globali). Per una nazione è MOLTO più semplice,e soprattutto efficace, ricavare Uranio weapon-grade da ultracentrifugazione a catena, e l'Iran si è infatti tenuto bello stretto le sue centrifughe.
Rendetevi conto di parlare per sentito dire e che le vostre fonti potrebbero non essere proprio obiettive... O.o
Ho scritto con un collega un manuale di FAQ di lunghezza complessiva di una 50ina di pagine, ci ho messo quasi un anno, sentire certi scempi snocciolati con sufficienza, mi dà l'orticaria.
http://www.phme.it/2011/05/faq-sull...-nucleare-v1-0/
Mi sembrava di aver già esposto perchè una centrale nucleare per loro ha senso solo se stanno pensando di procurarsi le atomiche.
Comunque, visto che l'hai chiesto ...
Gli stati che cercano di dotarsi di centrali nucleari lo fanno essenzialmente per due motivi.
a) le centrali gli servono per dotarsi prima o poi pure di armi nucleari
b) non sono autosufficienti a livello energetico e quindi anche se produrre energia elettrica dal nucleare è molto più costoso e pericoloso delle altre alternative devono coprirsi le spalle da brutte sorprese a livello di forniture energetiche.
Lascio a te indovinare quale dei due casi è quello che corrisponde alla situazione dell'Iran.
Ora, un arma atomica da sola non basta, bisogna pure procurarsi i mezzi con cui colpire con essa i potenziali avversari, il mezzo più semplice è dotarsi di missili con sufficiente gittata.
Indovina quale è il paese medio orientale che da anni spende e spande per sviluppare missili bellici con portata sempre maggiore.
Nota che sebbene ai non addetti ai lavori un missile "ad uso civile" per lanciare satelliti o per missioni spaziali sembra molto simile ad uno "militare", ci sono moltissime differenze e quindi se vuoi sviluppare missili ad uso bellico ti ci devi impegnare pesantemente e spenderci molto per ottenere qualcosa di utilizzabile.
Ad esempio, nel caso di missili ad uso bellico deve essere possibile lanciarli il più in fretta possibile e se possibile tenerli "in condizione di pronti al lancio" per tempi prolungati, per questo tutti quelli che hanno la roba più tosta usano missili a propellente solido (molto più costosi da sviluppare quando sono grossi e molto più difficili da mettere a punto, ma che si lanciano in poco tempo e possono stare in "condizione di lancio" per anni).
Poi maggiore è la portata e più sono costosi, quindi oltre una certa portata o hai missili cruise con un sistema di guida ultra-affidabile e li usi per colpire obiettivi ad alto valore ... oppure usi missili balistici e ci monti sopra una testata atomica.
Indovina su quale delle due categorie gli Iraniani hanno concentrato i loro sforzi.
la russia (e l'unione sovietica prima di lei) è un paese che esporta petrolio.
eppure è dotata di centrali nucleari per la produzione di energia civile.
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