L'AGCM multa (ancora) Tim, Vodafone e Wind Tre per condotta aggressiva
di Riccardo Robecchi pubblicata il 10 Agosto 2018, alle 12:41 nel canale TLC e Mobile
Tutti e tre i principali operatori di telefonia hanno ricevuto una sanzione per condotta aggressiva: minacciavano gli utenti di iscriverli in una banca dati sugli utenti morosi se non avessero pagato, con possibili conseguenze significative
Una nuova sanzione è stata comminata verso i tre principali operatori di telefonia: TIM, Vodafone e Wind Tre. L'AGCM è infatti intervenuta per sanzionare un comportamento inappropriato nei confronti di clienti ed ex-clienti: le tre aziende minacciavano ritorsioni in caso di mancato pagamento di posizioni debitorie a volte inesistenti. La sanzione ammonta a 3,2 milioni di euro complessivi.
Le tre società hanno infatti messo in pratica condotte aggressive che consistevano nell'invio ai clienti presunti morosi di solleciti di pagamento con minacce di iscrizione nella banca dati S.I.Mo.I.Tel. in caso di mancato pagamento. Tale banca dati include le informazioni sui clienti morosi intenzionali, ovvero sui clienti che rifiutano di pagare il dovuto nonostante ne abbiano la capacità economica. Tale banca dati non risulta comunque ancora attiva. Il suo utilizzo è lecito e previsto dalla legge, ma non nei termini paventati dagli operatori.
La minaccia era quindi volta a creare pressione psicologica sui clienti: la prospettiva di essere iscritti nella banca dati prelude alla difficoltà (o impossibilità) nel concludere contratti con gli operatori di telefonia, ma gli operatori non specificavano né che la banca dati non fosse attiva né quali fossero le conseguenze, lasciandole dunque all'immaginazione (negativa) del cliente. Il problema sorge nel momento in cui una parte dei clienti non solo non risultava essere morosa intenzionale, ma addirittura non risultava in debito. La tattica si è rivelata vincente, poiché molti hanno preferito pagare per mantenere la tranquillità anche se non avevano alcun debito nei confronti degli operatori.
Il comportamento degli operatori è quindi al di fuori della legge e a totale discapito dell'utenza; significativo è il fatto che tutti e tre i maggiori operatori, ancora una volta, abbiano agito di concerto utilizzando le stesse tecniche negli stessi tempi. Le sanzioni comminate appaiono comunque molto lievi.
24 Commenti
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TI informiamo che la banca dati S.I.Mo.I.Tel non è ancora attiva. Pertanto, qualora, a causa di eventuali fatture non pagate, avessi ricevuto da parte di TIM una comunicazione contenente un possibile inserimento del tuo nominativo in tale banca dati, non tenerne conto.
Verifica le tempistiche di attivazione della banca dati e le precise condizioni per l'iscrizione dei nominativi morosi, nelle FAQ di seguito inserite.
[...]
TIM ha sottoscritto nel 2017 l’Accordo con gli altri Operatori telefonici aderenti al SIMoITel e a Giugno 2018 sottoscriverà il contratto con CRIF, gestore del SIMoITel.
TIM ad oggi è in attesa di aderire al SIMoITel ma informa già i suoi clienti riguardo il funzionamento di tale banca dati, con le indicazioni i presenti in questo sito.
https://www.tim.it/assistenza/per-i...a-dati-simoitel
Lo fanno solo perché questo è il paese delle banane dove i delinquenti vengono protetti. 3,2 mln... che chissà se verranno mai pagati dopo ricorsi e controricorsi...
Provassero a far la stessa cosa in un Paese civile.
100M di multa a botta (con 1-2 avvertimenti bonari in precedenza) e vedi come cambiano le cose.
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