WindTre5G per le aziende
Le tante facce di WINDTRE BUSINESS: i servizi di analytics per aziende e Pubblica Amministrazione
di Redazione pubblicata il 22 Novembre 2024, alle 11:01 nel canale TLC e MobileLeonardo Cotronei, Head of Marketing Corporate 5G, IoT & Data Analytics di WINDTRE, ci spiega come l'azienda sfrutta le sue celle telefoniche per acquisire informazioni chiave e offrire servizi di data analytics ai clienti, garantendo il pieno rispetto della privacy
“Continuiamo a essere leader di mercato per le SIM human, quelle presenti negli smartphone. Significa avere una quantità di dati con un valore inestimabile”. A parlare è Leonardo Cotronei, Head of Marketing Corporate 5G, IoT & Data Analytics di WINDTRE, che sottolinea come grazie a queste informazioni la telco si sia posizionata come leader nel settore del Data Analytics. Un percorso che ha richiesto alcuni anni, ma che ora è giunto a maturazione, e consente all’azienda di trasformare questa enorme mole di dati in informazioni utili per il business.
Ma di quali dati si parla? Ovviamente di quelli ricavabili dalle interazioni fra le SIM e le antenne di WINDTRE, come per esempio informazioni su come si spostano le persone. Parliamo naturalmente di dati aggregati e anonimizzati, non legati al singolo individuo. WINDTRE BUSINESS si è resa conto di quanto queste conoscenze potessero avere valore sul mercato, e ha quindi deciso di aprirsi alle aziende, in particolare quelle che ragionano in ottica data-driven, ma anche alle Pubbliche Amministrazioni.
Ma non sono gli unici dati su cui fa leva la telco. L’azienda, infatti, arricchisce queste informazioni appoggiandosi ad altre fonti, “cosi da creare ulteriore valore”. Ma non si limita a cedere le informazioni ai propri clienti: “diamo anche dashboard, consulenza nell’interpretazione del dato. E diamo anche customizzazione”, spiega Cotronei.
Il nodo della privacy
C’è un problema non da poco quando si maneggiano e si “vendono” a soggetti terzi informazioni che potrebbero essere anche sensibili: la privacy. Come si può conciliare la riservatezza delle informazioni con la necessità di usarle per estrarre valore? Prima di tutto anonimizzando totalmente il database. Ma anche nell’aggregazione. “Noi vediamo muovere masse di persone ma l’anonimizzazione è assoluta”, afferma Cotronei. “Partiamo dalle celle mobili, tracciamo i codici riconducibili alle SIM e li anonimizziamo contestualmente”.
Insomma, i dati vengono immediatamente trattati per evitare che possano ricondurre a singoli individui. E infatti quello che deriva sono semplicemente delle mappe di calore, cioè indicatori numerici che fanno comprendere quante persone hanno adottato un determinato comportamento. Informazioni che, per esempio, possono tornare utili per comprendere come e quando si spostano i pendolari. Cotronei sottolinea come questa anonimizzazione del dato alla fonte sia il cardine dell’approccio di WINDTRE BUSINESS al trattamento delle informazioni. E le garanzie sulla privacy sono fondamentali anche per i rapporti con i clienti, in particolare le PA, che ancor più delle imprese private sono tenute a rispettare pedissequamente le norme vigenti.
Smart retail e smart city: così i dati trasformano negozi e città
“Individuare un target definito di utenti su cui investire risorse è la chiave di volta per le catene di negozi”, spiega Cotronei. “Per farlo, abbiamo cercato il miglior modo per ricostruire la customer journey del cliente”. Partendo dai dati outdoor, cioè quelli acquisiti dalle celle radiomobili, WINDTRE BUSINESS ha sviluppato ulteriori tecnologie basate sull’analisi dei video negli spazi interni. Un progetto che ha richiesto maggiori sforzi per garantire la privacy, dal momento che in questo caso vengono trattate anche le informazioni acquisite dalle videocamere, ma la telco è riuscita a mettere in piedi una soluzione di analytics che rispetta pienamente il GDPR e le altre norme sulla privacy.
Un altro ambito di applicazione di questi analytics è quello della costruzione di politiche di advertising. “Possiamo indirizzare campagne media sugli utenti che mostrano determinati pattern di comportamento”, informazioni che possono aiutare i negozianti a capire cosa esporre nelle proprie vetrine per massimizzare le vendite in ogni specifica zona.
Con la PA, invece, i principali progetti sono relativi all’ambito delle smart city. Con una piattaforma che, al contrario di altre, è sensorless, cioè priva di sensori. Del resto, come detto prima, le informazioni sono ricavate dalle celle radiomobili. Il vantaggio? Un significativo risparmio economico per i Comuni, perché i sensori non solo hanno un costo, ma poi richiedono manutenzione.