Rapporto sullo stato di Internet: Italia male sulla banda larga, meglio sul mobile
di Nino Grasso pubblicata il 30 Giugno 2014, alle 11:28 nel canale TLC e Mobile
Akamai Technologies ha rilasciato il Rapporto sullo stato di Internet del primo trimestre 2014. Ci si prepara per lo streaming 4K, ma l'Italia è lenta ad evolversi sulla banda larga
Al centro delle soluzioni di Akamai troviamo l'Intelligent Platform, con cui la società riesce ad elaborare quotidianamente oltre 2 mila miliardi di interazioni online, proteggendo i clienti contro diverse tipologie di attacchi DDoS. La piattaforma consente alla società di sviluppare numerose statistiche a livello globale, fra cui velocità di connessione, traffico generale legato agli attacchi, problemi relativi alla connettività/disponibilità della rete e schemi di traffico tra i principali Web properties e fornitori di media digitali.
Analizzando l'enorme mole di dati, Akamai pubblica un Rapporto sullo stato di Internet a cadenza trimestrale, con cui delinea la qualità delle connessioni a banda larga e mobile in tutto il mondo, pubblicando i valori di crescita di ogni paese e i trend del momento che la Rete dovrà seguire negli anni successivi. Sul nuovo Rapporto del primo trimestre 2014 si legge che la velocità media di connessione a livello globale è cresciuta dell'1,8% e, mentre la media globale delle velocità di connessione di picco è scesa dell'8,6% nel primo trimestre del 2014, il trend su base annuale rimane positivo, con un aumento del 13%.
La velocità media di connessione a livello globale è di 3,9 MBit/s e ci si aspetta che nel prossimo trimestre venga superata la soglia dei 4 MBit/s. Sul Rapporto si legge che ben 9 dei primi 10 paesi in tutto il mondo hanno assistito a un aumento delle velocità medie: cresce dell'8% la velocità media in Corea del Sud che diventa di ben 23,6 MBit/s e si porta a 9 MBit/s di distanza rispetto alla seconda in posizione, il Giappone, con 14,6 MBit/s. Fra i paesi top 10 mostra un leggero declino (dell'1,9%) solamente la Repubblica Ceca, rimanendo comunque all'ottava posizione.
La velocità media di connessione aumenta del 24% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente, con un aumento sentito in tutti i Paesi, tranne sette, fra quelli analizzati da Akamai. Si passa da crescite sensibili come il 196% del Sudan - che arriva a 3,2 MBits/s - e il 145% della Corea del Sud, per arrivare alle meno corpose come nel caso di Panama, 0,7%. Per Akamai un trend generale positivo: "I risultati anno dopo anno rimangono positivi", scrive sul comunicato la società. "Dal primo trimestre del 2013, la media globale delle velocità di connessione di picco è aumentata del 13%. Tra i primi 10 Paesi/regioni i tassi di crescita annua vanno dallo 0,3% di Hong Kong (66 Mbit/s) a un impressionante 206% dell'Uruguay (45,4 Mbit/s)".
Aumenta dell'1,7% su base trimestrale l'adozione della banda larga a livello globale, che Akamai stabilisce in velocità medie di connessione superiori ai 4 MBits/s. Si raggiunge il 56% di crescita nel T1 2014, con percentuali variabili dallo 0,2% del Canada (con tasso d'adozione dell'82%) e il 1208% del Sudan (adozione del 21%). Su base annuale, l'aumento dell'adozione della banda larga è del 24%, con grandissimi miglioramenti in Kenya (1100%), Uruguay (3298%) e Sudan (5926%).
I paesi con le infrastrutture migliori si preparano al 4K, per cui sono richieste bande variabili fra i 10 e i 20 MBit/s con i flussi ABR 4K (Adaptive Bitrate). In quest'ottica, Akamai ha analizzato la percentuale di connessioni in grado di "viaggiare" ad una velocità superiore ai 15 MBit/s. In tutto il mondo, solamente l'11% delle connessioni è in grado di superare tale soglia: in primo posto troviamo la Corea del Sud, con il 60% delle connessioni, mentre il Giappone, in seconda posizione, vanta un distante 32%. Fra le prime 10, il valore più basso viene fatto registrare dalla Repubblica Ceca, con una "preparazione al 4K" pari al 17% delle complessive connessioni presenti. In tutto il mondo, sono 47 i paesi idonei per l'inclusione al 4K.
Ma quali sono i numeri per le reti italiane? Il Bel Paese si trova nella quarantasettesima posizione a livello globale per quanto riguarda la velocità media delle connessioni a banda larga, con una media pari a 5,2 MBit/s, in crescita dello 0,4% su base trimestrale e del 22% su base annuale. Fra gli stati dell'EMEA è la Svizzera ad occupare la prima posizione (12,7MBit/s e quarta in tutto il mondo), seguita da Olanda (12,4 MBit/s e quinta a livello globale) e Svezia (11,2 MBit/s).
In Italia, solo il 4,3% delle connessioni viaggiano oltre i 10 MBit/s, con un valore addirittura in declino rispetto al trimestre precedente (-6,4%) ma in aumento rispetto all'anno scorso (56%). Il Bel Paese si trova fra i due stati dell'EMEA (insieme all'EAU) a mostrare un declino nel tasso d'adozione della banda larga su base trimestrale. Il 58% delle connessioni italiane vanta velocità medie oltre i 4 MBit/s, laddove in Svizzera, Olanda e Romania le percentuali sono rispettivamente 91, 88 e 87%.
Fra gli stati top dell'EMEA, l'Italia occupa una posizione poco entusiasmante anche per quanto riguarda la preparazione ai 4K, trovandosi alle ultime posizioni. Solamente l'1,6% delle connessioni supera i 15MBit/s in Italia, un valore superiore solamente a Turchia, Sud Africa e Emirati Arabi Uniti.
Molto meglio, in Italia, lo stato delle connessioni mobile: la velocità media è pari a 4,6MBit/s con picchi di 36,6MBit/s (secondo posto globalmente) e circa il 47% delle connessioni oltre ai 4MBit/s. Con queste cifre, il Bel Paese si piazza a metà classifica in EMEA, laddove gli altri stati non fanno registrare valori troppo più elevati: in prima posizione troviamo l'Austria con 6,1MBit/s e picchi da 32,2MBit/s, mentre in tutto il mondo è sempre la Corea del Sud a vantare le infrastrutture migliori, con 14,7MBit/s in media e picchi di 41,3MBit/s.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE ho una "banale" adsl di wind-infostrada...
P.S.: Peraltro il report internazionale parla, giustamente, di Mbps mentre nell'articolo vengono riportati erroneamente come MBps... Nino sempre più incommentabile.
Risultati già scritti...
A Roma sto bene con l'Alice 20 Mega, ma in Austria ho 100Mbit effettivi con 10 di upstream, ora è chiaro che con 1/10 della popolazione c'è più trippa per ogni gatto, ma non è che le aree rurali stiano tanto peggio eppure la conformazione del territorio non è meno complessa di quella italiana.
no il wireless ha comunque pesanti limiti rispetto al cavo, per cose serie bisogna per forza cablare
ho il wimax e fa pena... quasi sempre a 20-50KBps, poi ogni tanto applicano pure il traffic shaping e calano a 8KBps non riesco ad aprire neanche la pagina di google mail
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ho il wimax e fa pena... quasi sempre a 20-50KBps, poi ogni tanto applicano pure il traffic shaping e calano a 8KBps non riesco ad aprire neanche la pagina di google mail
che il wireless abbia limiti pesanti è ovvio e assodato quindi per industrie grosse fai cablare , ma il punto non è questo in italia. il punto è che i singoli cittadini non ne hanno accesso, prova a cablare tu un paesino di 5000 abitanti in fibra, e fallo invece col wireless, poi dimmi i costi
se tu hai il wimax e fa pena mi spiace per te, nella mia zona e anche più lontano cè il wimax e va benissimo. è come dire che se io ho fibra telecom e mi va di cacca tutta la fibra ottica è fuffa
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