TIM, Wind, norme per il roaming UE violate: ecco come chiedere il rimborso
di Nino Grasso pubblicata il 05 Luglio 2016, alle 18:01 nel canale TLC e Mobile
L'associazione per i diritti dei consumatori Aduc tuona ancora contro TIM e Wind per le pratiche adottate in ambito roaming UE: la società inoltre consiglia cosa fare per ottenere i rimborsi delle opzioni attivate senza consenso
È ancora una volta l'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) a parlare della questione del roaming UE con toni non del tutto pacati: "I gestori italiani sono poco inclini ad abbassare le tariffe, si sa. E così, nonostante dal 30 aprile 2016 telefonare dall'Europa doveva costare di meno, Telecom e Wind avevano fatto in modo che così non fosse", scrive in una nuova nota l'associazione riferendosi ad un argomento che abbiamo già trattato sulle nostre pagine.
TIM e Wind avevano aderito alle nuove direttive in fatto di roaming europeo in maniera non del tutto adeguata: TIM attivando opzioni a pacchetto come tariffa base, Wind offrendo la tariffa a consumo solo a richiesta. All'interno di questa situazione poco chiara è intervenuta l'Agcom, che ha diffidato entrambi gli operatori telefonici obbligandoli a comunicare le nuove strategie adeguate alle norme UE prima del 30 giugno.
Come abbiamo già scritto, TIM ha risolto (in parte) la situazione eliminando Europa Daily Basic e offrendo una tariffa a consumo. Secondo l'Aduc però non basta: "Alla pagina sul roaming dall'estero infatti figurano diverse opzioni ma non la tariffazione a consumo, informazione relegata in un angolino sperduto della pagina, assolutamente insufficiente ad informare adeguatamente il consumatore sull'esistenza di questa possibilità", si legge nella nota.
Diversa la situazione di Wind, che invece definisce opzione la tariffa a consumo e "Tariffa Base dall'estero" il pacchetto tariffario per cui la società è stata diffidata da Agcom, ma dovrebbe essere l'esatto opposto. Aduc quindi chiede che "l'intervento dell'Agcom non debba esaurirsi qui", ma invita l'associazione a spingere i due gestori telefonici ad offrire chiarezza sull'argomento ai propri clienti.
L'Aduc si chiede infine: "Che ne è dei soldi spesi in opzioni flat per chiamate, SMS e connessioni dati dal'estero - attivate senza consenso del cliente - per chi ha viaggiato dal 1 maggio al 4 luglio 2016?"
Chi si è ritrovato con "Europa Daily Basic" di TIM o con "Offerta per la nuova regolamentazione valida in Unione Europea" di Wind può di fatto chiedere un rimborso degli importi pagati in eccedenza ai massimi tariffari previsti dalle norme UE attraverso una raccomandata AR di messa in mora o via PEC. Per le procedure dettagliate vi invitiamo a visitare questa pagina del sito dell'Aduc.
16 Commenti
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Per queste entità approvate per comodi privati da gente inetta e corrotta, non esiste la morale: esiste il guadagno!Se fare un'operazione X porta un vantaggio del 50% sul fatturato pur essendo illecita ma che la sua sanzione è solo un 5%, risulta ovvio che si fa, Anche senza passare per consigli d'amministrazione; lo decide un algoritmo automatico.
(Come per le banche)
Eventuali enti o istituzioni atte al controllo e protezione cliente che non tengono conto di questo, sono marce alla base. Usano il sistema a suo favore per far vedere la propria utilità e incassano qualcosa,
Girando il mondo, si scopre che le telco, sono sempre le stesse; si cambiano di vestito e si mettono la maschera e si nascondono dietro le leggi del paese dove operano.
Per esperienza personale so che fino al 2013 in un paese sudamericano, nel corso degli anni erano riuscite a far valere che la sim prepagata, avesse una scadenza del credito di 30 gg. e 3 mesi per il numero se nn veniva ricaricata.
Al cambio del presidente accumuandosi la insofferenza del popolo, oggi vivge la legge che il credito prepagato NON HA SCADENZA e nemmeno il numero.
Qui in europa le cose sono diverse, perchè non ci sono interessi diretti a sanare questo obbrobrio.
Ma tanto scrivere o parlarne su forum, chat o quant'altro, non serve a nulla.
basta agganciarsi a un operatore estero per pagare?
a me in passato è capitato diverse volte girando in montagna di prendere operatori svizzeri stando vicino al confine, se avessi avuto wind mi sarebbero partiti 2 euro tutte le volte??
a me in passato è capitato diverse volte girando in montagna di prendere operatori svizzeri stando vicino al confine, se avessi avuto wind mi sarebbero partiti 2 euro tutte le volte??
Di solito quel tipo di tariffe ti addebitano il costo solo al primo utilizzo, che può essere sms, chiamate (sia fatte che ricevute) o dati.
Se il roaming è disattivato, se non telefoni, se non rispondi, se non invii sms, semplicemente collegandosi alla rete estera non si paga nulla.
Con la raccomandata ar si rischia di spendere più di quello che ti dovrebbero rimborsare; la PEC le compagnie telefoniche nemmeno la leggono (parlo per esperienza).
Ma si sa, abbiamo un garante che garantisce le telco, e non tutela per nulla il cittadino; quello che dovrebbe bastare (visto che tra l'altro sono wind e telecom in errore, e non l'utente che è una vittima dei loro errori) sarebbe una telefonata al servizio clienti (magari registrando la chiamata, come fanno loro) per chiedere i soldi, e un sovrapprezzo per ogni giorno che passa dalla chiamata al rimborso effettivo
Guarda, l'ho detto anch'io tante volte ed altrettante l'ho letto da altri utenti qui sul forum. Ma sono solo parole al vento. Non ho idea di come si possa fare per cambiare le cose, anche perche' spesso tutti gli operatori fanno cartello
basta allegare questa esplicativa immagine
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